L'Uefa smentisce Abete: "Non previsto l'Europeo a porte chiuse"
Dopo l'annuncio del vice presidente (italiano), la precisazione su come si giocherà in Francia a giugno e luglio
Annuncio e smentita. Tutto nel giro di qualche ora, a conferma che sul tema sicurezza intorno all'Europeo di Francia ci sono diverse opinioni e sensibilità. Dopo che Giancarlo Abete, uno dei vice presidenti del massimo organismo europeo, aveva confermato l'ipotesi della disputa di una o più partite a porte chiuse su decisione delle autorità, valutando il calendario di Euro 2016 caso per caso, ecco la smentita dell'Uefa.
"Siamo totalmente fiduciosi che tutte le misure di sicurezza necessarie saranno messe in campo per garantire un campionato sicuro e festoso e, dunque, non è prevista la disputa di partite a porte chiuse" ha risposto l'Uefa. Niente decisioni già prese e l'intenzione di tenere duro, anche per non dare un segnale di resa ai terroristi.
Allarme terrorismo: così l'Europeo sarà blindato
L'allerta è ovviamente altissima anche negli uffici di Nyon e il passaggio successivo della dichiarazione Uefa lo conferma: "Stiamo lavorando per affrontare eventuali momenti di urgenza con molteplici scenari relativi a una situazione di crisi". Tra gli scenari al momento viene esclusa la chiusura degli stadi, ma al via della manifestazione mancano ancora tre mesi e non si può prevedere cosa accadrà da qui al 10 giugno, giorno della partita inaugurale.