Totti-Blasi: la crisi annunciata e quegli ipocriti "lo sapevano tutti"
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Totti-Blasi: la crisi annunciata e quegli ipocriti "lo sapevano tutti"

L'addio iper mediatico dell'amore tra l'ex Capitano della Roma e la conduttrice è diventata un soap. Dal "si fa ma non si dice" al "si sa ma non si dice", un ossimoro nell’epoca dei social che intercettano ogni spostamento dei vip e lo danno in pasto ai follower

Nell’abbuffata di notizie e indiscrezioni sul crash finale della storia tra Francesco Totti e Ilary Blasi, c’è un passaggio chiave raccontato da diverse fonti che è più di un semplice episodio. Novembre 2021, Totti ha un incidente in auto, Noemi Bocchi – all’epoca una perfetta sconosciuta, oggi star indiscussa del gossip estivo in qualità di nuova fidanzata dell’ex Pupone - è a una festa e appena lo scopre molla tutto e corre dal “suo” Francesco. «Mezza città scopre che i due hanno una relazione clandestina», hanno scritto in questi giorni diversi quotidiani e siti, ricostruendo le tappe che hanno portato alla crisi irreversibile della coppia, alla fine delle nozze e poi ai due comunicati stampa che lunedì hanno certificato l'addio ipermediatico di un amore ventennale. Ciò che colpisce della vicenda che risale a otto mesi fa, quando ufficialmente il matrimonio Totti-Blasi non era sfiorato da venti catastrofici, sta tutto in quel «mezza città scopre che i due hanno una relazione clandestina».

Oggi, col senno di poi, è tutto un diluvio di dettagli e di “eh, ma nell’ambiente lo sapevano tutti”. Così rispuntano fuori scatti di metà febbraio della Lamborghini nera di Totti da 200mila euro avvistata sotto casa della Bocchi, un bolide molto conosciuto tra i tifosi giallorossi tanto che «la foto della macchina parcheggiata circolò sui social accompagnata da molti interrogativi cosa ci faceva il capitano lì?», come riporta Il Messaggero. E via con gli avvistamenti in un ristorante di San Severa, le indiscrezioni sulle fughe a Monte Carlo e a Tirana. Siamo passati dal “si fa ma non si dice” al “si sa ma non si dice”, un ossimoro nell’epoca dei social che intercettano ogni singolo spostamento dei famosi, lo zoomano, lo danno in pasto ai follower e lo sminuzzano rendendolo virale. Capita a celebrità di serie c e morti di fama di ogni genere, non si capisce come sia stato possibile che Totti e la Blasi superassero indenni tutto ciò. Complicità giornalistica? Abilità dei loro entourage nel silenziare i rumors? Stratagemma per non inimicarsi gli agenti e gli uffici stampa dell’ex coppia d’oro che ha incarnato all’ennesima potenza il binomio calciatore-valletta (nel frattempo diventata una delle conduttrici più pagate della tv italiana)? La risposta più veritiera probabilmente l’ha data Roberto D’Agostino: «Lo sapevano tutti ma nel giornalismo sportivo vige spesso la legge dell’omertà». In quello televisivo le cose non vanno molto diversamente.

Certo, fa impressione pensare alla valanga di intercettazioni, dettagli hot e gossip di ogni genere che hanno travolto mezzo arco parlamentare e istituzionale, da Berlusconi in giù, col privato vivisezionato e dato in pasto alla stampa internazionale. Per Totti e Blasi è stato diverso, chissà perché. Due pesi, due misure per "la coppia reale romana". Hanno giocato un campionato a sé, con regole più clementi, compresa una incomprensibile: «Hanno aspettato che Ilary terminasse il programma, l’Isola dei famosi, si sono presi del tempo, dopo che esplose il caso qualche mese fa, per organizzare tutto, sistemare anche i vari legittimi rapporti economici», rivela un amico della coppia (subito pubblicamente redarguito dalla sorella della Blasi con un eloquente «credo che “certi” amici farebbero bene a stare in silenzio»). Come se un programma tv valesse più della vita vera. E in tutto questo come si è comportato il gossip? Semplicemente seguendo la legge del gossip: sì le indiscrezioni contano, ma sono le prove fotografiche a fare la differenza: senza scatti fotografici non si va da nessuna parte. Tant’è che le foto hanno dettato i tempi della separazione: appena Chi ha avuto tra le mani quelle di Totti che entrava a casa della Bocchi, poche ore dopo sono arrivati i comunicati stampa che hanno messo la parola fine a una storia evidentemente già finita da un pezzo. Perché, come spiega Alberto Dandolo, penna al vetriolo di Oggi, «la loro fedeltà era da anni la storia di Pulcinella, come racconta chi li conosce bene. Tutti sapevano, da Roma a Milano, della libertà da loro scelta per far sopravvivere l’immagine del loro amore». Poi aggiunge un’analisi interessante e tutto sommato definitiva: «Entrambi negli ultimi anni hanno scelto di essere privatamente liberi e pubblicamente schiavi della loro immagine. Ma, per sorte o per danno, a un certo punto hanno capito che non è peccato essere e vivere inseguendo semplicemente loro stessi».

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Redazione