pretty woman
(Getty Images)
Televisione

Intramontabile Pretty Woman: dopo trent'anni è ancora record di ascolti

Ieri sera la 31esima replica del film con Julia Roberts e Richard Gere è stata vista da 2.529.000 telespettatori, tallonando la serie di Canale 5. È la "killer application" dei palinsesti. Ma come ha fatto la fiaba di Vivian e Edward a diventare un cult che piace ancora?

Pretty Woman è la killer application di Rai1. Passano gli anni, trentatré per l’esattezza, la tv si fa sempre più frammentata ma il film con Julia Roberts e Richard Gere resta una delle poche granitiche certezze di una generalista in affanno. Ecco, dunque, che ieri sera il cult movie è stato seguito da 2,5 milioni di spettatori con il 15,2% di share, tallonando il debutto della seconda stagione di Luce dei tuoi occhi, la serie con Anna Valle e Giuseppe Zeno, che ha vinto con 2,7 milioni e il 16,5% di share. Ma sono i numeri di Pretty Woman ad essere impressionanti: giunto alla 31esima replica, non sembra ancora aver stufato i telespettatori. Anzi. Se venisse riproposto tra sei mesi, strapperebbe probabilmente share clamorose.

Certo, siamo lontanissimi dai fasti della prima visione: era 13 aprile del 1992 quando Rai1 lo trasmise per la prima volta e il film inchiodò davanti alla tv 10.388.000 di spettatori, con il 37,08% di share. Una vita fa, una tv fa. Nel frattempo, è tutto cambiato, dalla fruizione al numero di canali digitali (esplosi in maniera esponenziale), dalla concorrenza delle piattaforme e lo streaming al “palinsesto fai da te”. Un combinato disposto che ha eroso progressivamente la platea della tv generalista: ieri sera, complice anche Milan-Napoli su Prime Video, in prima serata davanti alla televisione c’erano appena 19.086.000 spettatori. Eppure, ci sono dei capisaldi che resistono: Sanremo, le partite della Nazionale, i grandi eventi (vedi l’exploit di Eurovision 2022), i programmi di Maria De Filippi e poi una manciata di film in replica. Come Sissi, Via col vento, Ghost, Sister Act e ancora Una poltrona per due e Mamma ho perso l’aereo, Pretty Woman pare inscalfibile: la curva di tenuta è clamorosa – certo, in tre decenni non sono mancati gli alti e i bassi – e con pochi euro Rai1 si garantisce una serata tranquilla e vittoriosa. Per la gioia degli inserzionisti pubblicitari. E dei telespettatori. Ma perché il film piace tanto? E come ha fatto a diventare un classico?

Banalmente, perché è una favola moderna e senza tempo. La storia è semplice: una sera a Hollywood, l’affascinante uomo d’affari Edward Lewis conosce casualmente Vivian Ward, una prostituta. Lei ha bisogno di soldi e lui di una donna che lo accompagni nei suoi incontri di lavoro: quello che inizialmente è un rapporto puramente professionale, un po’ alla volta si trasforma in una storia d’amore. Ma impossibile. I due si piacciono ma sanno che fuori dal grande albergo dove soggiornano non potranno mai essere una coppia. Un po’ alla volta però le cose cambiano, il cuore di Edward si scioglie e con un colpo di scena finale, quello che sembrava un addio si trasforma in un nuovo inizio. Piacciono dunque l’evoluzione dei personaggi, la rivalsa della Cenerentola moderna («Dimmi solo un nome di una a cui è andata bene», chiede Vivian alla sua amica e collega prostituta. «Quella gran culo di Cenerentola!», le risponde), il riscatto sociale e la capacità di far sognare (è il cinema, bellezza). Per fortuna, lo script originale di Pretty Woman è stato modificato: inizialmente il film si sarebbe dovuto intitolare 3000 dollari (la tariffa decisa da Edward per una notte insieme a Vivian) e avere un impianto più drammatico, con la prostituta tossicodipendente che si redime grazie all’uomo d’affari. Le cose sono andate diversamente anche sul fronte della scelta dei protagonisti: per il ruolo di Edward erano stati provinati John Travolta sia Sylvester Stallone, per quello di Vivian invece Meg Ryan, Michelle Pfeiffer e Sarah Jessica Parker. La scelta ricadde su Julia Roberts e Richard Gere, tra i quali scattò una complicità immediata e subito premiata: al cinema incassò oltre 463 milioni di dollari, nelle tv di tutto il mondo è tra i film più visti e replicati. Il pubblico continua a gradire anche perché sa che di Pretty Woman non si è ma fatto e mai si farà un sequel. Del resto, perché rovinare tutto?

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Francesco Canino