Davide Astori, Fiorentina. Faro del Cagliari che faceva bene in Serie A, si è spento nella Roma giallorossa che non hai mai creduto fino in fondo nelle sue qualità. Il passaggio alla Fiorentina nello scorso agosto pareva già da ultima spiaggia. Poi, la rivoluzione. Astori segue le disposizioni di Paulo Sousa e prende in mano la retroguardia viola con il piglio del campione vero. Se n’è accorto anche Conte, non poteva non succedere.
Daniele Baselli, Torino. Dieci milioni di euro o giù di lì per il doppio colpo in entrata Baselli-Zappacosta, tra i giovani più interessanti del massimo campionato. Quasi da non credere. L’Atalanta cede e il Torino acquista. Per la gioia del tecnico Ventura e di tutto il popolo granata, che non si è affatto pentito dell’entusiasmo dimostrato sotto il sole estivo. Per la cronaca, Baselli non ha ancora sbagliato una partita.
Lucas Castro, Chievo. Toglietegli tutto, ma non il suo Lucas. Per il tecnico dei clivensi, Maran, l’arrivo del centrocampista argentino è stato una benedizione. Perché l’ex genio della lampada del Catania sa fare di tutto un po’. Sa dribblare, sa impostare l’azione, e sa calciare. Di più, sa anche fare legna quando necessario. Giocatore spesso sottovalutato, ha dimostrato fin qui di avere talento da vendere.
Cuadrado, ala destra colombiana di proprietà del Chelsea
Lucas Digne, Roma. Ecco il difensore che serviva come il pane alla retroguardia giallorossa orfana di Benatia e Castan. Terzino milleusi, veloce di piedi e di testa, è l’ultima scommessa vinta da Walter Sabatini, diesse che con i giovani ci vede sempre benissimo. Folgorante con la Fiorentina, il giocatore francese ha sempre fatto il suo e pure di più. Dal Psg in prestito con diritto di riscatto, è l’affare che non si può rimandare. C’è vita oltre Maicon.
Stevan Jovetic (Inter) – Il montenegrino è legato ai nerazzurri da un contratto che scade nel 2019 ma il feeling con Milano non è mai sbocciato.
Nikola Kalinic, Fiorentina. Chi lo conosce bene come Zvonimir Boban, ex gloria del Milan e oggi finissimo dicitore delle cose del pallone, era convinto che fosse soltanto questione di tempo. Perché il 27enne attaccante croato, in forza al Dnipro fino alla scorsa estate, i numeri per emergere in un grande campionato li aveva tutti. Bravo davanti la porta, ma ancora di più a creare gli spazi per i compagni e a fare densità in mezzo al campo, è il giocatore che sta trascinando la Fiorentina di Sousa. Con lui in campo, tutto è più facile.
Nicola Leali, Frosinone. Gli hanno detto para e porta pazienza. E lui ha preso nota, seguendo senza sbagliare una virgola i suggerimenti di chi ha saputo fin qui tenere a freno le legittime speranze di un portiere con i fiocchi, attento e capace come pochissimi altri. Da quattro stagioni a spasso per l’Italia su disposizione della Juventus, proprietaria del suo cartellino e probabile destinazione futura quando Buffon deciderà di fare un passo indietro, difende la porta del Frosinone con risultati straordinari.
Matias Vecino, Fiorentina. Da buon giocatore a componente quasi insostituibile del meccanismo perfetto ingegnato da Sousa per far correre la squadra viola. Dopo l’ottimo campionato con la maglia dell’Empoli al servizio di Sarri, la consacrazione sull’Arno nel club che l’aveva portato in Italia dall’Uruguay nel gennaio 2013. In mezzo al campo, abbina con esiti da applausi qualità e quantità. Inventa e custodisce. Propone e cuce. Con lui nel motore, la Fiorentina si è scoperta bella e possibile.
Le idee contano spesso più di storia e soldi. Lo dicono da tempo gli uomini del pallone alle prese con il calciomercato della Serie A. Perché spendere tanto per ottenere poco è un vizio che il pallone di casa nostra non si può più permettere. E allora, via all’usato sicuro, fatto talvolta di piccoli nomi che garantiscono risultati meravigliosi. E’ andata così anche nell’ultima sessione di mercato, con giocatori pagati poco che hanno reso come e più di tanti illustri colleghi che promettevano traguardi reboanti. Dopo dodici giornate di campionato, ecco la lista dei dieci migliori acquisti della scorsa estate in rigoroso ordine alfabetico. Per loro, è stato fin qui un campionato da fuochi d’artificio.