
Roberto Baggio è nato a Caldogno, in provincia di Vicenza, il 18 febbraio del 1967.

Roberto Baggio con la maglia della Juventus impegnata a Bergamo per la sfida di Serie A contro l’Atalanta, 22 settembre 1991.

Con la maglia della Juventus Roberto Baggio ha giocato 141 partite segnando 78 gol e vincendo il pallone d’oro del 1993.

Roberto Baggio era arrivato al Milan nell’estate 1995 per 18 miliardi di lire.

Roberto Baggio batte un calcio d’angolo a San Siro con la maglia del Brescia nel 2000.

Roberto Baggio ha giocato 56 presenze con la maglia dell’Italia segnando 27 reti.

Arrigo Sacchi e Roberto Baggio ai mondiali del 1994, la delusione più grande nella carriera del Divin Codino.

Nel suo contratto con il Brescia Roberto Baggio ha voluto inserire una clausola di svincolo automatico nel caso di esonero di Carletto Mazzone.

Peruzzi e Vieri scherzano con Roberto Baggio ai tempi della nazionale azzurra in un’amichevole del 2004.

Roberto Baggio e Franco Baresi in campo con la maglia del Milan nel 1996.

L’ultima partita di Roberto Baggio, a San Siro nel 2004.

Roberto Baggio resta uno dei giocatori italiani più conosciuti al mondo, soprattutto in Asia e Usa.

Il momento più duro della carriera di Baggio: il rigore sbagliato nella finale mondiale del 1994.

Los Angeles, 17 luglio 1994 – Finale Mondiale: Baggio ha appena sbagliato il rigore decisivo. Taffarel esulta

Roberto Baggio in panchina con Franco Baresi e Luigi Di Biagio in un’amichevole a Tokio del 2013.

Roberto Baggio e Stefano Borgonovo, due grandi amici con l’amore per la Fiorentina.

Roberto Baggio occupa la 16ª posizione (primo italiano) nella classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata da World Soccer nel 1999.

Roberto Baggio è anche ambasciatore FAO nel mondo.

Roberto Baggio in una partita amichevole con ex calciatori azzurri a Tokio nel 2013.

Roberto Baggio con il premio nobel per la pace Aung San Suu Kyi e Francesco Rutelli nel 2013.

Paolo Maldini e Roberto Baggio festeggiano il 2-1 contro la Bulgaria al mondiale americano del 1994

1997: Roberto Baggio in maglia rossonera contrastato a centrocampo da Zinedine Zidane

Ottobre 2000, Giubileo degli sportivi: Papa Wojtyla e Roberto Baggio.

Roberto Baggio prova a superare il portiere cileno Tapia nel Mondiale del 1998
Buon compleanno Roberto Baggio. Una delle stelle più luminose nel firmamento del calcio italiano compie 50 anni il 18 febbraio. Nato a Caldogno, in provincia di Vicenza, Baggio aveva iniziato a giocare a calcio nella squadra della sua città per poi essere ceduto al L.R. Vicenza nel 1980 per 500 mila lire.
Un talento puro, esempio perfetto del numero dieci ideale che segna, dribbla, fa assist, inventa e stupisce.
In carriera si innamorano di lui tutti: a Firenze, a Torino con la Juventus, a Milano ma anche a Vicenza, Bologna e Brescia, province dove sceglie di legarsi alla gente e dare spettacolo senza troppo pressing mediatico.
Nel palmares brucia più di ogni altra cosa il titolo di vice-campione del mondo, ricordo della finale mondiale persa a Los Angeles contro il Brasile nel 1994 con un errore dal dischetto dopo aver portato la squadra azzurra in finale praticamente da solo con 5 reti.
Un neo che comunque non macchia una bacheca invidiabile: pallone d’oro nel 1993, settimo realizzatore di sempre in serie A e vincitore di due scudetti (1994-1995 e 1995-1996), una Coppa Italia (1994-1995) e una Coppa UEFA (1992-1993). Ambasciatore FAO e fervente buddhista, Baggio resta uno dei calciatori italiani più amati nel mondo, un talento puro che resterà per sempre nella hall of fame del calcio mondiale. Ancora auguri Divin Codino!
