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Rimini diventa la palestra all’aperto più grande del Mediterraneo

Numerose aree create ad hoc per rimanere in forma hanno trasformato la città nella capitale del benessere. L’iniziativa è di My Equilibria, l’azienda italiana leader mondiale nelle soluzioni di allenamento outdoor

My Equilibria, l’azienda italiana leader mondiale nelle soluzioni di allenamento outdoor, ha avviato un grande progetto culturale di wellness a Rimini. Un’iniziativa unica nel suo genere, che somma installazioni fisiche di aree di allenamento con contenuti in formato digitale.

Il «Wellness Park» di My Equilibria prevede zone dove praticare sport come il padel, il tennis, la camminata, la corsa e il ciclismo. Non manca l’area olistica con le «wellness stones» per gli amanti dello yoga e l’iconico «Wellness Tree», l’albero per l’allenamento installato in oltre dieci Paesi al mondo. Lo si trova sulle spiagge di Miami, Barcellona, Singapore, Auckland, oltre ai parchi di Milano, Firenze e all’interno del Coni a Roma.

Nel Wellness Park di Rimini c’è un’area declinata al femminile, la «Lady’s fitness», più quella «My longevity», per coloro che vogliono invecchiare bene. Attraverso questo importante progetto, Rimini si pone tra le prime città al mondo a dedicare uno spazio così imponente allo “star bene”.

gian-luca-innocenziGian Luca Innocenzi, fondatore e Ceo di My Equilibria

«Il nostro progetto è unico al mondo. Operiamo in tutti i continenti e possiamo affermare che nessuna città può vantare un progetto così completo e capillare, utile non solo al benessere della popolazione ma anche all’immagine della sua città ed alla sua attrattività turistica» commenta Gian Luca Innocenzi, fondatore e Ceo di My Equilibria.

«Come italiani» aggiunge Innocenzi «siamo orgogliosi che questo primato lo abbia Rimini. Il wellness non è solo attrezzi per la palestra, ma è una cultura da diffondere, affinché le persone siano incentivate a muoversi e godere degli spazi all’aperto. Per questo, il Wellness Park di Rimini è completo, democratico e inclusivo. Reali valori da diffondere, altrimenti tutto di riduce solo a marketing e comunicazione».

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Redazione