
Francesca Leone, Volto di Primo Levi, 2015, tecnica mista su tela

Aldo Mondino, Succot, 2004, olio su linoleum

Antonio Meneghetti, Mistico, 2011, misto su tela

Emilio Isgro’, Pentateuco 31, 2006, acrilico su legno

Nicole Riefolo, Albero della scienza, 2015

Moshe Gordon, Ricordo, 2013, libro antico e carta

Vik Muniz, Moses (Charleton Heston) (Pictures of Chocolate), 1999

Francesco Vezzoli /Ufficio Stampa Equa

Jessica Carroll, Casa delle api, 2010. Vetro, rame, pece greca e cera d’api

Luigi Mainolfi, Tobaco, 2010, terracotta

Barbara Nejrotti, Segni Terreni, 2015. Cucito su tela e piei in feltro
Dal 25 gennaio al 29 maggio 2016 il prestigioso Palazzo Mazzetti di Asti ospiterà la grande mostra collettiva “Ricordi Futuri”.
Gli elementi di questo percorso espositivo, inaugurato in occasione della Giornata della Memoria (ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio), sono di provenienza diversa, nazionale ed internazionale, con una particolare attenzione al tema dell’ Olocausto, ma anche con un occhio rivolto alla cultura e alla tradizione. astigiana.
Il fil rouge che collega le opere degli artisti in mostra, ben 37, è in primis l’idea della memoria e del ricordo che lega ogni uomo alle proprie origini e tradizioni, unico strumento di conoscenza che l’ uomo ha a disposizione per creare una sorta di ponte fra passato, presente e futuro.
La collettiva, suddivisa in nove sezioni, comprende diversi ambiti della vita umana e diverse discipline: si parte dall’arte figurativa e concettuale, per passare attraverso le percezioni sensoriali di oggetti (giocattoli, libri, scritti, architettura), fino ad arrivare a suoni, immagini, video interviste, fotografie, sculture e dipinti.
“Una mostra di racconto, composita” ‐ osserva il curatore Ermanno Tedeschi – “che si sviluppa attraverso un linguaggio tecnologico immersivo ed opere ad elevato impatto emozionale”.
“Ricordi Futuri”
Dal 25 gennaio al 29 maggio 2016
Palazzo Mazzetti, Corso Vittorio Alfieri, 357 – Asti