Le voci degli Chic fanno rivivere l'eta dell'oro della disco music
Ufficio stampa Disco Diva
Musica

Le voci degli Chic fanno rivivere l'eta dell'oro della disco music

Norma Jean Wright e Luci Martin, voci di brani immortali come Le Freak, Everybody Dance e Good Times, sono state le ospiti più attese della nona edizione del festival Disco Diva a Gabicce

Mentre la critica musicale celebra periodicamente (e giustamente) i grandi del rock, troppo spesso si dimentica o non presta sufficiente attenzione ai giganti della black music. Categoria in cui ha un ruolo di primo piano Nile Rodgers, chitarra, mente e cuore degli Chic, oltre che produttore di alcune delle più grandi hit degli ultimi quarant’anni per Madonna, David Bowie,Diana Ross e Duran Duran. Gli Chic, la band più raffinata della disco music anni Settanta, sono nati dall’incontro provvidenziale tra il cantante/compositore Bernard Edwards e il chitarrista Nile Rodgers, le cui quotazioni sono di nuovo schizzate alle stelle nel 2013 grazie alla partecipazione all'album-capolavoro Random Access Memories dei Daft Punk. Rodgers iniziò la sua carriera in un gruppo di hard rock, per poi passare al jazz. Edwards lo convinse a orientarsi su sonorità più contemporanee, che affondassero le radici nel rhythm & blues.

I due amici, dopo un’esperienza come coristi nei New York City, formarono un gruppo loro, la Big Apple band. Poiché esisteva già una band con lo stesso nome, Rodgers ed Edwards optarono per un nome breve e facile da ricordare: Chic. La band aveva tre voci femminili: Alfa Anderson, Norma Jean Wright e Luci Martin. Quest'ultime due sono state le protagoniste della serata più attesa di Disco Diva, la manifestazione di Gabicce dedicata alle varie sfaccettature della disco music, giunta alla sua nona edizione. Le due vocalist sono state accompagnate dal vivo dalla band degli Adika Pongo, uno dei migliori gruppi italiani specializzati nel repertorio disco anni Settanta/Ottanta. La band romana, dopo aver scaldato il pubblico di Gabicce Monte con tributi a Donna Summer, Aretha Franklin, Abba, Bee Gees e Tina Turner, ha introdotto l'ingresso delle due cantanti, che hanno prestato la loro voce a tutti i maggiori successi degli Chic: un'occasione più unica che rara per rivivere dal vivo quei brani indimenticabili.

L'inizio dello show è scoppiettante, con la hit Everybody Dance, che, più che una canzone, è il manifesto programmatico degli Chic: creare musica coinvolgente e raffinata al tempo stesso, con la quale è impossibile rimanere fermi al proprio posto. Il groove resta coinvolgente con My forbidden lover, dall'album Risqué del 1979, campionato innumerevoli volte, anche da artisti del calibro di Luther Vandross (Shine), Black Eyed Peas (Fashion Beats) e Alcazar (Sexual Guarantee). «Ovunque voi siate, di Roma, Milano o Gabicce, grazie per averci invitato a cantare qui. Volete divertirvi stanotte? Adesso suoneremo un brano del nostro secondo album C'est Chic, I want your love. E voi, volete il mio amore?». Anche I want your love, un brano ricco di passione e sensualità sopra un tappeto di archi e di tubular bells, è stato campionato tantissime volte, oltre ad essere coverizzato da Lady Gaga e Jody Watley. Nonostante siano passati tanti anni da quelle incisioni, gli impasti vocali di Norma Jean Wright e Luci Martin sono ancora puntuali e ricchi di pathos, anche se, naturalmente, l'estensione non è più quella, formidabile, degli anni Settanta. Grande entusiasmo, e non potrebbe essere altrimenti, la suscita Dance Dance Dance, primo singolo degli Chic che, oltre a spopolare nelle discoteche, diventò un successo pop in tutto il mondo, vendendo un milione di dischi in appena un mese.

La canzone ha una struttura che diventò ben presto un marchio di fabbrica del gruppo capitanato da Nile Rodgers: un giro di basso registrato a un livello di hertz molto inferiore al consueto, al quale si contrappongono le voci squillanti delle cantanti, che invitano il pubblico a scatenarsi in pista. Stessa situazione anche nel 2023, quando le canzoni degli Chic sono dei riempipista a cui non si può resistere, con le cantanti che si divertono a interagire con il bassista Alessandro Benedetti e con il chitarrista Alberto Lombardi, che riescono a cavarsela egregiamente nell'ingrato compito di non far rimpiangere la premiata ditta Edwards & Rodgers. «Questa è la mia prima canzone da solista, Saturday, ma voi, in realtà, non dovete aspettare perchè oggi è sabato!», sottolinea Norma Jean Wright, più loquace della sua compagna di tanti concerti Luci Martin. Dopo tanti brani dance, i ritmi rallentano nella memorabile Thinking of you, uno dei brani più belli dell'intera discografia delle Sister Sledge (gruppo parallelo degli Chic), nel quale gli archi e le percussioni si rincorrono, cantata da Frances degli Adika Pongo con i cori delle due voci originali degli Chic.

Gran finale con il medley-riempipista Greatest dancer, We are family e una trascinante versione di Good Times, interpolata con Rapper's Delight della Sugarhill Gang, che avevano campionato il brano degli Chic a pochi mesi dalla sua uscita. Nel bis si aggiunge anche Christine Wiltshire, la voce di brani disco indimenticabili come Keep On Jumpin' e Weekend, per una versione collettiva di Freak Out, un brano che scatena l'entusiasmo del pubblico che affolla Piazza Valbruna di Gabicce. Quest’ultima canzone, una delle più conosciute degli Chic, ha una storia singolare. La cantante Grace Jones aveva invitato Rodgers e Edwards allo Studio 54, la discoteca più esclusiva di New York, per discutere di un’eventuale collaborazione. I due, però, dal momento che non figuravano nella lista degli invitati, furono cacciati in malo modo dagli addetti alla security. Infuriati, Rodgers ed Edwards scrissero di getto una canzone, piena di insulti contro lo snobismo del club. L’imprecazione del ritornello, in cui mandavano a quel paese i buttafuori, fu trasformata in Freak out e divenne, con sei milioni di copie, il 45 giri più venduto nella storia della Atlantic. Il quarantennale successo degli Chic, sia nei concerti di Nile Rodgers che in quelli di Norma Jean Wright e Luci Martin, è la dimostrazione che la musica dance, per essere davvero coinvolgente, deve essere suonata, cantata e arrangiata a regola d'arte: solo così, nella pista da ballo e nelle radio, possono tornare le "good times". Disco Diva, con il concerto delle voci originali degli Chic, ha fatto centro ancora una volta, ospitando anche nella prima serata il più importante rappresentante nel mondo della italo disco, Gazebo (ben 12 milioni di dischi venduti in carriera) e facendo ballare il pubblico, nella serata conclusiva, con i dj set, tra gli altri, di due dei più importanti rappresentanti della club culture italiana nel mondo, i dj Daniele Baldelli e Raf. L'appuntamento con il festival della disco music è al 2024, con l'edizione del decennale a cui parteciperanno alcuni dei numerosi artisti che hanno preso parte alle scorse edizioni della kermesse dedicata alla musica da ballo degli anni Settanta/Ottanta.

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Gabriele Antonucci