
Keira Knightley arriva ai 78simi Academy Awards al Kodak Theatre, 5 marzo 2006, Hollywood, California.

Keira Knightley agli Irish Film & Television Awards a Dublino, 30 luglio 2003.

Keira Knightley, 28 giugno 2004, New York City.

Keira Knightley ai tempi del film “The Jacket”, in posa al Sundance Film Festival, 23 gennaio 2005, Park City, Utah.

Keira Knightley sul red carpet della Mostra del cinema di Venezia per “A Dangerous Method”, 2 settembre 2011.

Le attrici Carey Mulligan e Keira Knightley alla prima di “Non lasciarmi” al 54° BFI London Film Festival, 13 ottobre 2010.

Le attrici Sienna Miller (a sinistra) e Keira Knightley sul red carpet del Cineworld di Edimburgo, all’anteprima mondiale del film “The Edge of Love” di John Maybury, 18 giugno 2008.

Keira Knightley posa con i compagni di set Viggo Mortensen (a destra) e Michael Fassbender alla prima di “A Dangerous Method” a Londra, 31 gennaio 2012.

Keira Knightley, 16 febbraio 2015, Beverly Hills, California.

Keira Knightley sul red carpet degli 87simi Oscar, 22 febbraio 2015, Hollywood. Keira candidata come migliore attrice non protagonista per “The Imitation Game”.

L’attrice Keira Knightley e il il marito, il compositore James Righton, ai Critics’ Choice Movie Awards a Los Angeles, 15 gennaio 2015.

Keira Knightley alla prima britannica di “Jack Ryan – L’iniziazione” a Vue Leicester Square a Londra, 20 gennaio 2014.
Qual’è la differenza tra un potenziale stalker e un ammiratore appassionato? Dove si trova la linea che separa l’affetto dalla psicosi? Si può arrestare un ragazzo colpevole di aver gridato “Mi vuoi sposare?” alla sua beniamina? A quanto pare sì vista la vicenda che riguarda un giovane fan di Keira Knightley, finito in manette dopo aver lanciato dei fiori sul palco di Broadway dove l’attrice recitava. Spettacolo interrotto per qualche istante mentre l’uomo chiedeva “Mi vuoi sposare?”
La Knightley, spaventata, a sipario chiuso, ha denunciato l’ammiratore focoso per tentato stalking e la polizia è andato a prenderlo a casa.
“Ha avuto paura – ha spiegato una fonte alla stampa Usa – Voleva documentare l’incidente per dare il via ad una traccia cartacea nei confronti del ragazzo, nel caso in cui si dovesse trasformare in uno stalker. Se lo segnali e la polizia segue i suoi movimenti allora si può ottenere un ordine di restrizione, nel caso in cui dovesse farsi nuovamente avanti. Ma questo è possibile solo dopo una prima denuncia”.
L’errore, dunque, non è stato dell’attrice che ha cercato di tutelare la propria persona da una potenziale minaccia, ma delle forze dell’ordine troppo interventiste che hanno sbattuto in prigione il ragazzo – che non aveva la minima intenzione di mettersi a stalkerare la donna – senza pensarci due volte. L’ammiratore è stato poi rilasciato, ma dovrà comunque comparire in giudizio per condotta molesta.
