Dinastie Tognazzi, Comencini & Co.: in Italia il cinema è questione di famiglia
(Claudio Onorati, Ansa)
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Dinastie Tognazzi, Comencini & Co.: in Italia il cinema è questione di famiglia

Tanti i figli e nipoti d'arte che popolano i set nostrani. Tra gli ultimi virgulti, eredi vip, Pietro Castellitto, Andrea De Sica e Brenno Placido

Il cinema e la tv, in Italia, sembrano una questione di famiglia. Da Comencini a De Sica a Tognazzi, tante le dinastie d'autore che popolano i set nostrani, di generazione in generazione.

Petra, mini serie tv giallaappena andata in onda su Sky, è diretta da una regista figlia d'arte, Maria Sole Tognazzi, che a differenza del padre, il celebre attore Ugo Tognazzi, ha preferito orchestrare dietro la macchina da presa. Il fratello Gianmarco, invece, ama starsene davanti: è nel cast della commedia italiana Divorzio a Las Vegas, dall'8 ottobre al cinema. Ricky Tognazzi, il più grande dei tre fratelli, si divide tra regia, recitazione, sceneggiature e produzione. L'ultimo lavoro? Ha diretto alcuni episodi della serie tv di Rai 1 La vita promessa. Non è sfuggito alla vita di set e ciak, soprattutto come produttore e regista, neanche Thomas Robsahm, loro fratello (di padre soltanto) da noi meno noto, nato dalla relazione di Ugo con la modella e attrice norvegese Margarete Robsahm.

Non è stata solo la stirpe Tognazzi a calcare le orme paterne. Il padre della commedia all'italiana, Luigi Comencini, è anche padre di due registe sceneggiatrici, Cristina e Francesca Comencini, le più famose, ma anche della scenografa e architetto Paola e della direttrice di produzione Eleonora. Paola più volte ha incrociato la sua espressione artistica con quella delle sorelle, collaborando soprattutto con Cristina, ad esempio per Zoo, I divertimenti della vita privata, Va' dove ti porta il cuore, La bestia nel cuore, ma anche con Francesca, da A casa nostra a Lo spazio bianco. Ancor prima, aveva lavorato alcune volte con il papà, l'ultima delle quali è per Marcellino pane e vino (1991), film per cui Francesca fu invece assistente di regia.

Andrea De Sica, invece, è uno degli eredi della grande famiglia De Sica. 39 anni, è figlio del compositore Manuel e della produttrice cinematografica Tilde Corsi, nipote del vateVittorio De Sica. Christian De Sica, che al Neorealismo del padre ha preferito i cinepanettoni, è lo zio. Dopo l'esordio da regista con I figli della notte (2017) e la serie di successo per Netflix Baby giunta alla terza stagione, Andrea ora sta girando un teen drama, Non mi uccidere, storia d'amore dalle tinte horror. Il cugino Brando, 37 anni, figlio di Christian, ha provato sia come attore che come regista: nel 2018 ha affiancato il padre alla regia di Amici come prima, il cinepanettone della ritrovata coppia Boldi-De Sica.

Che passione e talento si trasmettano per Dna? Pietro Castellitto è uno degli ultimi virgulti delle famiglie italiane del cinema. Dopo aver esordito coma attore nel dramma Non ti muovere di papà Sergio Castellitto, tratto dal libro di mamma scrittrice e drammaturga Margaret Mazzantini, quest'anno, a 28 anni, il debutto alla regia, direttamente in concorso nella sezione Orizzonti della Mostra del cinema di Venezia, con I predatori, in cui tra l'altro si fa beffe del mondo del cinema romano, infelice e snob: Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura. Ora, calzoni corti e immancabile numero 10 cucito sulla schiena, sarà Francesco Totti nella serie tv Sky Speravo de morì prima. Pietro è anche nel cast di un film attesissimo: Freaks Out, l'opera seconda di Gabriele Mainetti, il produttore e regista che ha fatto impazzire tutti con il suo esordio di regia Lo chiamavano Jeeg Robot (2015).

Buon sangue da attore non mente? Ecco così che anche i discendenti di Michele Placido – che ha due fratelli attori, meno affermati, Gerardo Amato e Donato Placido - hanno intrapreso la strada del cinema. Se Violante Placido, 44 anni, è dagli anni '90 che calca i set ed è arrivata a recitare anche accanto a George Clooney (The American) e Nicolas Cage (Ghost Rider - Spirito di vendetta), ora è il momento di Brenno Placido, 29 anni, fattosi conoscere con la fiction Rai Tutti pazzi per amore. È al cinema dal 12 al 14 ottobre nel film Il caso Pantani - L'omicidio di un campione, nei panni del Pirata da giovane, a Madonna di Campiglio, quando dopo un controllo antidoping viene escluso dal Giro d'Italia che sta conducendo trionfalmente. Ora è sul set con papà Michele, che sta dirigendo il film L'ombra di Caravaggio sul genio del Rinascimento, accanto a Riccardo Scamarcio, Louis Garrel, Isabelle Huppert, Micaela Ramazzotti.

Ma non si pensi che il cinema sia questione di famiglia solo in Italia. All'ultima Mostra del cinema di Venezia, tra i film in concorso nella sezione Orizzonti c'era Mainstream di Gia Coppola, ovvero la nipote del grande regista Francis Ford Coppola (Francis è suo nonno). Sofia Coppola, Leone d'oro a Venezia 2010 con Somewhere? È sua zia, figlia di Francis e sorella di Roman Coppola, anche lui regista, certo. Sarà merito delle origini italiane.

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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