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Smart working, come trasformare la scrivania di casa nell’ufficio perfetto

Smart working, come trasformare la scrivania di casa nell’ufficio perfetto

I trucchi per sistemare luci e inquadratura per le videochiamate, tecniche e strumenti per farsi vedere e sentire meglio dai colleghi, i metodi per non stancarsi al pc. Una guida per un salto di qualità nel lavoro a distanza.


Non verrà archiviato come un fenomeno provvisorio, destinato a sgonfiarsi e scomparire come una tendenza passeggera. Per tutte quelle professioni che non richiedono il vincolo di una presenza fisica, lo smart working sarà (come già lo è) la normalità. A fine ottobre VMware, realtà leader nell’innovazione dei software aziendali, ha pubblicato i risultati di uno studio internazionale condotto su oltre 2.500 tra imprenditori e responsabili delle risorse umane: il 74 per cento tra quelli italiani, riconosce e concorda che una buona quota del lavoro resterà a distanza.

In parallelo, secondo due nuove ricerche della società Cisco frutto di oltre 12 mila interviste, l’87 per cento degli italiani chiede, per il 2021, di poter scegliere se e per quanto lavorare da casa. A prescindere dagli obblighi dettati dalla pandemia. I motivi? Il 64 per cento dichiara di essere più produttivo tra le mura domestiche, il 61 per cento di avere aumentato l’esercizio fisico. Ci sono però dei contro, alcuni con cifre da plebiscito: il 98 per cento vive con frustrazione le riunioni in video. Un po’ le soffre, un po’ le teme. Tra le ragioni più ricorrenti, la scarsa qualità dell’audio (50 per cento del campione), le preoccupazioni di cosa mettere sullo sfondo per non fare figuracce con i colleghi, risultare banali o fuori luogo (28 per cento).

Otto oggetti per portare l’ufficio in casa

Smart working, come trasformare la scrivania di casa nell’ufficio perfetto
Otto oggetti per portare l’ufficio in casa

DOVERE E PIACERE

Il ThinkPad X1 Fold di Lenovo è un ibrido tablet-pc con lo schermo pieghevole. È comodo da usare dappertutto, su un tavolo come in poltrona. L’ampio display consente il multitasking, così si può guardare un video o dare un’occhiata ai social durante l’ennesima riunione su Zoom.

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UNA PER TUTTI

Epson EcoTank ET-5880 è una stampante a colori che fa anche da fotocopiatrice, scanner e fax. Velocissima (sforna fino a 25 pagine al minuto), ha a bordo la connettività Wi-Fi, così possono attivarla tutti i componenti della famiglia da ogni angolo della casa.

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BAGLIORI DI STILE

L’elegante lampada Mi LED Desk Lamp di Xiaomi ha varie modalità di illuminazione, inclusa una per stare a lungo al pc senza stancare gli occhi e una ad alta intensità dedicata alla lettura. Si gestisce anche tramite una app, da cui scegliere il colore della luce.

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SCRIVANIA EVOLUTA

Nell’immagine, alcune soluzioni di Logitech per lo smart working. Sotto lo schermo, le cuffie senza fili Zone, che cancellano i rumori di vicini molesti e coinquilini chiassosi; più giù, MK295 Silent Wireless Combo, mouse e tastiera silenziosi e dal design ergonomico.

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UN’APOTEOSI DI VERSATILITÀ

DUB-M810 di D-Link moltiplica per otto una porta Usb-C del computer. Oltre a replicarla, permette di connettere fino a tre dispositivi Usb 3.0, leggere schede SD micro e standard, collegare un cavo Lan e un monitor esterno (tramite un ingresso Hdmi).

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INTERNET OVUNQUE

Nest Wifi di Google porta una connessione senza fili ad alta velocità in ogni angolo della casa, grazie a un router potente e punti d’accesso di design da collocare nelle stanze in cui si lavora.

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LO STUDIO MOBILE

I pc portatili ConceptD 7 di Acer sono pensati soprattutto per i creativi. Uniscono prestazioni grafiche di primo livello, paragonabili a quelle di un computer da scrivania, a display ad alta precisione nella resa dei colori. Uno stato protettivo in ceramica riveste le superfici metalliche.

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VISIONI SNODABILI

Se lo schermo del notebook sta stretto, si può allargare la visione con UltraFine Ergo 4K (modello 32UN880) di LG. Le immagini sono nitidissime, ma la vera chicca è la base mobile e regolabile che permette di lavorare in piedi, impostando l’inclinazione preferita.

Insomma, è tempo di organizzarsi. Attrezzarsi, senza rovinarsi. Panorama ha chiesto aiuto ad alcuni professionisti, a cominciare da un campione dell’immagine fai da te, il creator Jacopo D’Alesio, per tutti Jakidale. Il suo canale su YouTube conta circa 1,5 milioni di iscritti, molti dei suoi video li registra dalla scrivania di casa. «Non serve dotarsi di un’attrezzatura professionale, ma adottare qualche semplice accorgimento» premette D’Alesio. Che poi scende nel dettaglio: «La cosa più comoda è sfruttare la luce naturale, quindi mettersi il più vicino possibile alla finestra. Meglio a tre quarti, accanto a tende bianche e sottili per non avere il sole sparato in faccia, mai con i vetri alle spalle altrimenti chi è dall’altra parte non vedrà davvero nulla». Questione di buon senso, però meglio non dare nulla per scontato. E se con l’inverno il buio diventa la regola, ci sono soluzioni artificiali: «Online si trovano faretti a led da poche decine di euro, ma basta una lampada qualunque. Il trucco è attaccarci con lo scotch della carta da forno, che filtra la luce e la diffonde in modo omogeneo».

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Jakidale
Jacopo D’Alesio, 21 anni, ha raggiunto circa 1,5 milioni di iscritti sul suo canale YouTube, Jakidale, dove mostra e racconta la sua vita quotidiana. Grande appassionato di tecnologia, registra molti video alla scrivania del suo appartamento milanese. Jakidale

Provate, l’effetto è sorprendente. Per costruire un contesto, per evitare di essere una macchia che sbuca dal buio, serve una seconda lampada accesa nelle retrovie: «Io utilizzo un faretto blu, aiuta a dare profondità all’immagine». E poi bisogna improvvisarsi un po’ registi, ruotare la webcam per decidere cosa fare vedere e cosa no: «Magari arricchire il tutto con un qualche oggetto di design, trasmettere un’idea di grazia, di ordine. Il bello è barare senza vergogna: tutta la stanza può essere un delirio, immersa nel caos totale. È sufficiente non lo sia la porzione di spazio da mostrare su Zoom, Teams e dintorni». Ma attenzione, meglio fare delle prove prima di entrare in un meeting: ogni servizio tende a tagliare l’inquadratura in maniera differente.

Se ora vi state chiedendo che microfono o telecamera comprare, Jakidale ha un piano alternativo parecchio astuto: «Anche se il vostro computer è preistorico, probabilmente avrete già uno strumento portentoso per un salto di qualità evidente. Lo smartphone». Lo youtuber suggerisce di usarlo per le videochiamate «acquistando un supporto da pochi euro che lo tenga in piedi»; per farsi sentire, invece, «bastano gli auricolari con microfono di serie nella confezione».

«Proprio ora, nella casa accanto, i muratori hanno il trapano acceso» dice in un silenzio quasi irreale Laura Canova, marketing manager video collaboration di Logitech Italia. Indossa le Zone, cuffie senza fili con microfono che, grazie alla cancellazione del rumore, isolano dai disturbi sonori del contesto e non li fanno avvertire ai propri interlocutori. Non è magia, ma tecnologia, come quella a bordo della webcam Brio Ultra Hd Pro: «Bilancia la luce da sola, elimina le rughe e le macchie della pelle». Fa sembrare freschi e riposati anche se reduci da una notte di maratone televisive: è un fotoritocco dinamico per principianti. E come sostituire il mouse che senza tappetino impazzisce e s’impalla? «Il modello MX Anywhere 3 funziona su qualsiasi superficie, pure sul vetro o sul divano». Inoltre, addio batterie che si scaricano sul più brutto, creando drammi, panico e patemi: «Le sue durano 70 giorni, quando finiscono basta un minuto di ricarica per avere subito tre ore di autonomia». Abbastanza per finire qualsiasi documento o presentazione.

Le magnifiche sorti e progressive del lavoro da remoto sembrano pensate per renderci degli automi di produttività. Non senza conseguenze fisiche: secondo una delle ricerche di Cisco, il 34 per cento degli italiani si stanca di stare troppo al computer. Di nuovo, per cercare una soluzione, abbiamo chiesto lumi a un professionista: «Lo smart working impone piccoli accorgimenti per tenere colonna vertebrale, spalle e collo rilassati. Tra questi voglio citare l’importanza di avere lo schermo del pc in posizione frontale rispetto agli occhi, la schiena appoggiata alla sedia e i piedi sempre a contatto con il suolo. È indispensabile non tenere la stessa postura per troppe ore di seguito, consiglio di alzarsi ogni ora per non avvertire dolori cervicali» prescrive il fisioterapista Simone Capodiferro. Troppo generico? Niente paura, potete chiedere un consulto su misura, a lui o a un collega con la stessa specializzazione. Senza uscire da casa: si prenota e si svolge online attraverso il sito dottori.it. «Se il paziente soffre di dolori localizzati» spiega Capodiferro «attraverso la videoconsulenza se ne possono capire innanzitutto la natura e i punti esatti. Poi passo a test specifici attivi in cui si valuto le capacità motorie del paziente, infine decido a quale tipo di trattamento sottoporlo. In un secondo momento, gli mostro gli esercizi e chiedo di eseguirli con me per permettergli di farli in autonomia».

Già, il coach della postura non vi sarebbe mai venuto in mente. Ultimo tassello, banale ma essenziale, avvisate sempre familiari e coinquilini quando avete una videochiamata all’orizzonte, sia essa con colleghi, clienti o fisioterapisti. Eviterete di finire sui social network, dov’è di tendenza (e questa no, non sarà passeggera) l’hashtag #zoomfail, i disastri catturati dalla webcam: donne nude e uomini in mutande nell’inquadratura, bagni in uso sullo sfondo e altri scivoloni ad alto tasso d’imbarazzo. Ora che siete diventati professionisti dello smart working, non vi resta che evitare questi errori da dilettanti.

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