Paolo Borsellino: la miniserie di Canale 5 sul giudice eroe ucciso dalla mafia
Ufficio Stampa Mediaset
Televisione

Paolo Borsellino: la miniserie di Canale 5 sul giudice eroe ucciso dalla mafia

Alla vigilia del 30esimo anniversario della Strage di Via d’Amelio, Mediaset ricorda i servitori dello Stato massacrati da Cosa Nostra. Domenica 17 luglio la fiction con Giorgio Tirabassi, poi il docufilm Io ricordo, realizzato per la fondazione Progetto Legalità

Alla vigilia del trentesimo anniversario della Strage di Via d’Amelio, Canale 5 ricorda i servitori dello Stato massacrati da Cosa Nostra e lo fa con un doppio appuntamento molto importante: la messa in onda della miniserie Paolo Borsellino, con Giorgio Tirabassi, e quella del docufilm Io ricordo, in onda domenica 17 luglio in prima e seconda serata. L'obiettivo è quello di ricordare una delle personalità più importanti nella lotta alla mafia, in Italia e nel mondo: il giudice Borsellino, ucciso il il 19 luglio del 1992 a Palermo assiema a cinque agenti della sua scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

Paolo Borsellino, la miniserie di Canale 5 sul giudice eroe

La miniserie Paolo Borsellino, diretta da Gianluca Maria Tavarelli, trasmessa per la prima volta nel novembre del 2004 racconta la storia del pool antimafia - dal 1980 al 1992 -, di Falcone e Borsellino, sotto la guida di Rocco Chinnici e poi di Antonino Caponnetto. Gli ascolti, in prima tv, furono clamorosi: quasi 10 milioni e il 35% di share per la prima puntata, oltre 11,6 milioni e quasi il 42% di share nella seconda. Nel cast gli attori sono di primo livello: ci sono Giorgio Tirabassi, nei panni di Borsellino, Ennio Fantastichini (in quelli del giudice Giovanni Falcone), Giulia Michelini (Lucia Borsellino), Elio Germano (Manfredi Borsellino), Ninni Bruschetta (Ninni Cassarà), Claudio Gioè (Antonio Ingroia) e Peppino Mazzotta (il capitano Pellegrini). Impegnato nell'indagine sulla mafia palermitana, il giudice Paolo Borsellino apprende dal giovane capitano dei carabinieri Basile che il commissario Giuliano era stato ucciso dalla mafia per aver scoperto un giro di soldi sporchi tra la Sicilia e gli Usa e l'imminente alleanza tra la principale famiglia mafiosa palermitana, i Bagarella, e quella corleonese, i Marchese. Prima di aver terminato il resoconto al giudice, Basile viene però assassinato dalla mafia: sgomento per l'omicidio, Borsellino decide di formare un pool investigativo composto dai giudici Chinnici e Falcone, i giovani commissari Montana, Cassarà, Di Lillo e Guarnotta, con sede in uno scantinato segreto del Palazzo di Giustizia. Mentre le attività investigative del pool portano alla ribalta i nomi dei più importanti notabili del paese e all'arresto di Tommaso Buscetta, la vita privata dei suoi componenti diviene sempre più minacciata dal rischio di attentati. E dopo la morte di Giovanni Falcone, ammazzato a Capaci il 23 maggio del '92, Borsellino, si isola sempre di più consapevole della presenza di traditori a Palazzo di Giustizia e della fine ormai imminente che avverrà con l'attentato mafioso in pieno centro a Palermo.

Tutto sul docufilm Io ricordo sulle vittime di mafia

Sempre domenica 17 luglio, in seconda serata, Canale 5 trasmetterà Io ricordo, il docufilm realizzato per la fondazione Progetto Legalità con l'obiettivo di tenere viva la memoria di tutte le vittime della mafia e di Paolo Borsellino. L'opera racconta l’abominevole organizzazione criminale e riporta le testimonianze di chi ha avuto un familiare assassinato da Cosa Nostra. Io ricordo è anche il racconto di un padre che spiega al figlio cos’è la mafia, i suoi legami con le istituzioni e la ragione per cui l'ha chiamato Giovanni.Diretta da Ruggero Gabbai, prodotta da Indiana Production, l’opera ha ricevuto il riconoscimento di Progetto Speciale dal MIBAC.

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Francesco Canino