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120 anni di ACM sempre in movimento, sempre a favore della mobilità

120 anni di ACM sempre in movimento, sempre a favore della mobilità

Le difficoltà di Milano, l’ideologia green, il futuro delle auto e dell’Autodromo di Monza. Con un regalo d’eccezione: la 1000 Miglia

120 anni e non sentirli, soprattutto non dimostrarli. Perché occuparsi di mobilità obbliga più che mai tutti ad essere in movimento, sempre attivi, sempre aggiornati, anzi attenti al presente e con lo sguardo ben saldo sul futuro. E parlare di mobilità in Italia significa soprattutto parlare di Ac Milano, ente che in questi giorni spegne appunto la sue prestigiose 120 candeline.

«Allora come oggi da 120 anni – spiega Geronimo La Russa, Presidente di Ac Milano – l’esigenza di mobilità è centrale nella vita della gente, di quelli di 120 anni fa che vedevano come uno stravolgimento del sistema dei trasporti a cui si era abituati nelle città e in tutto il paese (si girava a cavallo) fino all’invenzione dell’automobile che ha stravolto la vita di tutti noi. Mutazioni, progressi che bisognava accompagnare offrendo servizi ai cittadini che diventavano automobilisti e poi nel tempo offrirlo a tutti coloro che avevano esigenze di mobilità. Oggi Ac Milano si occupa di mobilità a 360º, cercando di assistere e difendere le esigenze di chi ha bisogno di spostarsi aiutandoli nel trovare il mezzo più idoneo per quel singolo spostamento e farlo nella maniera più efficiente possibile, ovviamente dando un occhio anche all’ecologia, all’impatto ambientale».

120 anni di ACM sempre in movimento, sempre a favore della mobilità
Geronimo La Russa – Pres. Aci Milano

Inutile dire che lei si trovi davanti una situazione non semplice da gestire. Milano, forse la città con l’hinterland a più alto tasso di mobilità e trasporti di persone e merci…

«Milano è grande perché fa muovere persone mezzi velocemente. Queste persone e merci devono muoversi in un sistema integrato ben organizzato che tenga conto delle esigenze di tutti. L’AcM questo lo dice sempre, la strada è di tutti: bisogna tutti rispettare le regole, trovare i giusti spazi per ognuno, ben vengano anche le nuove forme di mobilità come i monopattini ma bisogna sapere gestire tutto questo».

Oggi la situazione com’è?

«La situazione è in grande trasformazione e c’è assolutamente necessità di governare questa trasformazione. Purtroppo spesso in tante grandi città italiane viene posto avanti un po’ di ideologia green rispetto alla praticità, e questo è dannoso: se tu affronti un cambiamento epocale, quello che stiamo vivendo post Covid sulla mobilità urbana, con l’ideologia la possibilità di insuccesso è alta, invece bisogna affrontarla tenendo conto delle esigenze di tutti, sapendo che le nostre città sono antiche, con una storia, quindi anche con degli spazi limitati. Però si possono trovare forme integrate: i primi due consigli che noi diamo attraverso la nostra commissione sono quelli di ampliare sempre di più il trasporto pubblico locale e costruire parcheggi in interscambio, quei parcheggi alle estremità delle città dove chi arriva da fuori può lasciare la macchina in serenità».

Anche perché in centro, muoversi, è molto complicato

«In città, nel centro storico, non c’è spazio per tutti. Soprattutto quando, come succede a Milano vengono tolti spazi alle vetture: : non mi puoi creare delle ciclabili disegnate la notte col pennello un po’ improvvisate come quella davanti alla nostra storica sede in corso Venezia. Gli stessi ciclisti dicono “ma dove devo andare?” Col rischio di farsi male loro e fare male agli altri, di non far funzionare la circolazione e ovviamente anche i mezzi fermi inquinano più che se c’è una scorrevole mobilità».

Cosa ne pensa delle auto elettriche?

«La tecnologia ha sempre portato progresso quindi ben venga la tecnologia e le nuove innovazioni però io non sono a favore dell’auto solo elettrica con tutti i problemi geopolitici, di posti di lavoro che ne derivano. L’auto elettrica ha un grande pregio, inquina meno, ma non è che non inquina; le pastiglie dei freni per esempio generano polvere e queste le hanno anche le auto elettriche. Se poi consideriamo il ciclo di vita di un auto elettrica quanto inquinano? Come si recupera il materiale delle batterie, come vengono smaltite… Noi siamo per la neutralità tecnologica quindi l’obiettivo è diminuire l’impatto ecologico e ambientale, le emissioni e i consumi. Però ci si deve arrivare non ideologicamente ma con la neutralità ecologica: alcuni spostamenti saranno in elettrico, quelli con i mezzi pesanti in idrogeno o ibrido etc, lasciamo alla tecnologia la libertà di muoversi e troviamo con l’obiettivo comune, qual è la tecnologia più adatta ad ogni spostamento».

Cosa pensa dell’area B?

«L’area B per ora non sta portando i risultati che l’amministrazione comunale di Milano si era prefissata. Ha sicuramente creato dei disagi ai lavoratori in un momento di crisi economica, cercando di spingere in tutti modi a cambiare la vettura, ma non ha portato un vero vantaggio agli ingressi in città. Quindi forse un ragionamento più complesso andrebbe fatto, ma la soluzione rimane ampliare il trasporto pubblico locale e i parcheggi a interscambio: se tu dai alle persone un’alternativa valida nessuno prenderà l’auto per andare a farsi un giro in centro, saranno tutti felici di proseguire a piedi a prendere i trasporti pubblici. Basti guardare a cosa è successo con l’arrivo dell’alta Velocità Chi va a Bologna in auto per lavoro? Ci si va in treno, in un’ora, e lì prendi un taxi o un monopattino o una bici a noleggio, insomma, diversificare risparmiando tempo ed inquinando meno»

Non si può però parlare di Ac Milano senza parlare di ACM e Sport; un legame fortissimo con un luogo simbolo: l’Autodromo di Monza.

«Per prima cosa va ricordato che l’autodromo di Monza si fece per volontà di questo club e non era scontato, c’erano altre 3 aree in ballo, era il terzo impianto al mondo e fu costruito in tre mesi e oggi è l’unico di quei tre ancora in attività segnando pagine di storia italiana e mondiale di primo ordine; è considerato da tutti il tempio della velocità, si trova all’interno del parco recintato più grande d’Europa, un enorme vanto per il nostro club che l’ha voluto 100 anni fa, che ancora adesso lo sostiene e vuole portarlo ancora più nel futuro. Ci sono dei lavori da fare soprattutto per poter ospitare ancora la Formula 1 ma io sono assolutamente fiducioso, è chiaro che se hai 100 anni di storia hai un pregio ma anche l’obbligo di fare dei bei lavori di miglioria ed ammodernamento, e verranno fatti, sono convinto che non sarà un problema.

Per i 120 anni vi siete regalati addirittura la Mille Miglia…

Abbiamo fortemente voluto un weekend di festeggiamenti ricco di appuntamenti: si va da una mostra fotografica che poi rimarrà esposta nella nostra sede fino al 31 agosto, che rappresenta i 120 anni di ACM, mentre venerdì 16 per la prima volta la 1000 Miglia farà tappa Milano. Accoglieremo tutte le vetture in Piazza Duomo, e sabato mattina ripartiranno da qui davanti da Corso Venezia. A seguire da quale delle 1000 Miglia ci saranno altri 120 macchine dei nostri soci Che seguiranno il tragitto della corsa per tutta la città di Milano Per poi andare al minimo un’altra manifestazione motoristica di Monza volutamente messa in questo weekend di celebrazione sistema auto. Che noi abbiamo sempre sostenuto in ogni suo settore. Quella delle auto d’epoca, per esempio, è una passione che sta dilagando e che noi sosteniamo in tutti modi».


120 anni di Aci – il programma dei festeggiamenti

Giovedì 15 giugno 2023

Inaugurazione della Mostra 120 Anni in Movimento nella storica sede di Corso Venezia 43 con taglio del nastro del Presidente Geronimo La Russa alle ore 18.30 alla presenza di rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali.

La mostra è stata curata da Glauco Cavaciuti, storico Gallerista Milanese. I 49 scatti raccolti, raccontano la storia dell’Ente, che da sempre accompagna gli italiani alla guida. Un’occasione unica quindi per i visitatori di ripercorrerne la storia all’interno della sede di Corso Venezia.

“La mostra fotografica percorre in 49 scatti le tappe più significative del cammino di AC Milano. 120 anni di sforzi e di energie alla luce del contributo determinante che l’auto nell’ultimo secolo dello scorso millennio ha offerto dal punto di vista economico e sociale. E’ la narrazione per immagini della storia di un sodalizio in perenne simbiosi con il suo territorio”, ha commentato il curatore Glauco Cavaciuti.

Venerdì 16 giugno 2023

Per la prima volta nella sua storia la 1000Miglia non solo arriverà in piazza Duomo, ma si fermerà facendo tappa nel capoluogo lombardo fino al giorno dopo. Dal cuore di Milano le vetture proseguiranno la loro marcia fino a CityLife, dove rimarranno esposte in quello che sarà un vero e proprio museo a cielo aperto

Dalle ore 17.00 alle ore 21.00 il Presidente di AC Milano Geronimo La Russa accoglierà i soci, le autorità e la stampa per un momento conviviale dove il fil rouge sarà la storia del mondo ACI, la passione per le auto e la mobilità

Sabato 17 Giugno 2023

Dalle 7.30 del mattino davanti alla sede di Corso Venezia transiteranno le vetture della 1000 Miglia a cui si accoderanno le 120 auto prodotte tra il 1903 e il 2023, iscritte alla Parata-Tribute.

La carovana percorrerà il tracciato milanese della 1000Miglia per arrivare in piazza Novelli dove ha sede la Prima Regione Aerea dell’Aeronautica Militare che quest’anno celebra il centenario, per poi dividersi, con le auto del tribute che raggiungeranno l’Autodromo Nazionale Monza e si cimenteranno sul circuito e sulla Sopraelevata dell’impianto brianzolo.

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