Jovanotti: la recensione di "Lorenzo 2015 CC"
Ufficio stampa
Musica

Jovanotti: la recensione di "Lorenzo 2015 CC"

Un album enciclopedia per l'artista che più di ogni altro intercetta il suono del nostro tempo. 30 nuove canzoni - Stasera live a "Che tempo che fa"

30 canzoni per un album

Ci sono dischi che hanno l'ambizione di racchiudere il suono del loro tempo. Lorenzo 2015 CC è sicuramente uno di questi. Sono album che tengono insieme la musica di ieri, di oggi e che a volte anticipano il mood di domani. Un approccio sonoro che ha precedenti illustri. Uno su tutti, quello dei leggendari Clash nell'altrettanto leggendario disco intitolato Sandinista.

Questa sera, domenica 1 marzo, Jovanotti e la sua band saranno ospiti a Che tempo che fa

Nel nuovo album di Lorenzo ci sono 30 canzoni. Parla di "tribunali improvvisati che condannano ancora prima di sapere" L'alba, il brano d'apertura. Ritmica martellante e grande attitudine pop: ha i numeri per diventare un classico.

Ha un respiro internazionale e un beat irresistibile Tutto acceso, inno al divertimento, intrigante quanto radiofonico: "Fino a quando c'è una radio che trasmette, un sogno che non smette..".

Tutto acceso

Una delle vette di Lorenzo 2015 CC è Musica. "E poi c'è questa cosa che mi carica, si chiama musica, viene dall'Africa..." dice il testo che si snoda su una base afro dance. A impreziosire il brano il sax di Manu Dibango, musicista geniale, originario del Camerun.

Le storie vere è una di quelle ballad-favola che arrivano dritte. "La sensazione di essere salvo anche nella tempesta" canta Lorenzo. Facile immaginare gli stadi illuminati a giorno dalle luci degli smartphone...

L'estate addosso è pura energia pop-rock. L'atmosfera richiama quella dei singoli più popolari di Franco Battiato. Pezzo in battere, efficace e solare. Ascoltarlo produce spensieratezza immediata. Non manca la citazione battiatesca ("Cuccuruccucu Paloma").

Un caleidoscopio di suoni

Il mondo è tuo (stasera): una delle canzoni più trascinanti del disco. Una botta di energia che parte dal testo: "Mandiamoli a cagare i bulli e i vittimisti, gli indignati di mestiere, i fondamentalisti".

A completare il caleidoscopio dei suoni del disco, E la scienza bellezza, brano dalla ritmica esplosiva, perfetta combinazione tra sonorità classiche ed elettronica.

L'astronauta: un brano "dalla luna" che inizia piano e voce: bellissimo, intenso, delicato. Una grande canzone.

Caravan music

Caravan story profuma di viaggi, amori e desideri di fuga, mentre Perché tu ci sei è un tuffo piacevolmente retrò. Piano, voce, archi: una parentesi di romantica bellezza. 

Jazz, bossa nova, funky, afro beat, tutto nello stesso brano. Sta qui la forza di Melagioco che vede come ospiti gli immensi Antibalas, band-orchestra ispirata allo stile Fela Kuti.

A proposito di ospiti, Si alza il vento è il brano in cui compare Bombino, cantante e chitarrista Tuareg acclamato in tutto il mondo. Il risultato è una canzone di rara bellezza.

La Bohème

Su tutto, il basso di Saturnino.La Bohème è adrenalina funky rap. Roba forte, che richiama i mitici Living Colour di fine anni Ottanta.

Non meno intrigante Gravity, anch'essa con una sezione ritmica in grande evidenza. Un pezzo fortissimo con un intermezzo strumentale da standing ovation.

7 miliardi è un gran finale, rock e fiati a volontà. Il cerchio si chiude nel migliore dei modi. In attesa dell'estate e degli stadi....

I più letti

avatar-icon

Gianni Poglio