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Tecnologia

Hotel, gli italiani votano quattro stelle

Sono la categoria preferita per le vacanze. I dati di un rapporto di Momondo, con prezzi medi, mete emergenti e i consigli per risparmiare

Almeno quando si tratta di hotel, solo il 10 per cento degli italiani sceglie i cinque stelle. La categoria è quarta in classifica: domina il partito dei quattro stelle, prediletti nel 43 per cento dei casi, poi le tre stelle (33 per cento) e le due (11 per cento). Solo il 3 per cento dei connazionali si accontenta di una stella per le sue vacanze. A dirlo è l’«Hotel travel report 2018» di Momondo.it, la piattaforma dove prenotare voli, auto e, appunto, alberghi. Che il 54 per cento delle volte sono ancora la struttura prediletta dai nostri connazionali, nonostante la sovrabbondanza di alternative però senza le coccole del servizio in camera o le tentazioni del minibar.

Spesso di lunedì

Giorno per prenotare più gettonato: il lunedì (seguito dal giovedì). Si scacciano via i dispiaceri dell’inizio della settimana lavorativa proiettandosi con la mente altrove, pianificando fughe da soli o in compagnia. Sognatori ma pratici, gli italiani impiegano in media 4 minuti per trovare la struttura adatta e strisciare virtualmente la carta. Sarà anche perché, on line, confrontare le alternative è questione di attimi. Già, ma dove si va più frequente?

L’estero è meglio

Momondo risponde che il 35 per cento degli italiani sceglie una meta nazionale. Sembra tanto, lo è fino a un certo punto: ribaltando la prospettiva, vuol dire che quasi 7 italiani su 10 (il 65 per cento) saluta il suolo patrio. Anche per soggiorni brevi, fino a tre giorni, in cui Praga a sorpresa batte Londra e Parigi nella classifica delle mete più gettonate. Quando invece si va via dai 4 ai 14 giorni, la Grecia (con Cefalonia e Rodi) fa lo sgambetto alla Spagna (con Maiorca) a livello continentale, mentre nel mondo il classicone New York s’impone sulle Mauritius e la Thailandia.

Risparmio capitale

Le classifiche lasciano il tempo che trovano, ognuno sceglie la sua destinazione in base a desideri covati a lungo o al termine di un estenuante braccio di ferro con partner o amici, ma rapporti come quello di Momondo possono aiutare a capire dove si risparmia, non necessariamente andando in controtendenza. Il prezzo medio a notte di Roma (per soggiorni brevi), per esempio, è di 106 euro, contro i 144 di Venezia e i 122 di Firenze. Andare al Sud sulla carta dovrebbe convenire, ma ormai Matera costa esattamente quanto Venezia. A Milano, invece, siamo sui 116 euro.

Budapest e Krabi amiche del portafoglio

In Europa, sempre su una media di tre giorni, Londra viene quasi il doppio di Praga: 146 euro contro 75. Parigi e Amsterdam sono quasi gemelle, ma la Tour Eiffel, tra le due, è più abbordabile: 135 euro per la capitale francese, 150 per l’olandese. Troppo? Tutti nell’incantevole Budapest allora: 78 euro a notte. E nel resto del mondo? Fino a due settimane New York è un salasso assoluto: 257 euro in media a notte. In alternativa, un bagno al mare: a tanti piace quello trasparente della Thailandia. Low cost? Non ovunque. Prendete appunti: la molto nota Patong viaggia sui 104 euro a notte, poco meno della Grecia; la vicina dall’acqua altrettanto diafana Krabi crolla della metà e oltre: 50 euro. Lasciate perdere Ibiza o Mykonos, almeno ad agosto: per un soggiorno superiore alle due settimane, arrivano nell’ordine a medie siderali da 279 euro e 384 euro a notte.

Tentazioni meno ovvie

Fin qui, una sfilza di nomi noti. Altri stanno diventando di tendenza, sono sempre più gettonati online, come Momondo conferma dopo aver monitorato il traffico sulle sue pagine. Poros, Sofia, Breslavia (in Polonia), Riga e Bucarest hanno fatto registrare aumenti di ricerche anno su anno fino al 575 per cento; fuori dal Vecchio Continente, Dubai, Cancún, Rio, Seul e San Francisco stanno facendo breccia nel cuore dei viaggiatori tricolore. Che, se restano in patria, alla lista delle solite città d’arte hanno da poco aggiunto Stintino, Madonna di Campiglio, Sirmione, Siena e Portoferraio. Oltre al Colosseo e piazza San Marco c’è di più.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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