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Tecnologia

Compreresti gli occhiali AR di Facebook?

Stretto un accordo con Luxottica per produrre un paio di lenti con la realtà aumentata da vendere entro il 2025 con a bordo queste tecnologie

Facebook è stato chiaro in passato sia sulle ambizioni di creare occhiali per la realtà aumentata che sull'incapacità di farlo adesso, senza un aiuto concreto. Quell'aiuto arriverà da Luxottica.

Secondo la CNBC, dietro la partnership c'è già un prodotto, nome in codice Orion, un progetto che ha spinto il leader hardware di Facebook, Andrew Bosworth, a dare la priorità al loro sviluppo. Negli ultimi anni, il gruppo sotto la guida del manager si è concentrato sulla produzione, e messa in vendita, degli speaker con schermo Portal (un vero fallimento) e i visori per la realtà virtuale con il marchio Oculus (un successone invece).

Futuro in AR

Il mese scorso, Facebook ha rivelato che stava pianificando di sfruttare la sua fotocamera Oculus Insight e le tecnologie di tracciamento in futuri occhiali AR, senza dire granché su ciò che l'hardware sarebbe stato in grado di fare.

Il rapporto di oggi suggerisce che gli occhialini, cosiddetti Orion, sono destinati a sostituire uno smartphone, consentendo agli utenti di ricevere chiamate, visualizzare informazioni su un piccolo schermo e trasmettere video in streaming ai follower dei social media, funzionalità che non sono presenti sulle soluzioni odierne.

La tecnologia sotto la lente

A corredo di tutto ciò serve molto altro lavoro. Ad esempio Agios, un sensore di movimento a forma di anello che aiuterebbe un software a tracciare lo spostamento della pupilal degli occhi quando sta visualizzando qualcosa su uno schermo, come un paio di lenti appunto. Ciò permetterebbe di cambiare contesto, spostare finestre e box di navigazione e fare tanto senza toccare nulla, solo con lo sguardo.

Poi c'è l'assistente vocale che dovrà fare il resto, cioè svolgere azioni a seconda delle impartizioni arrivate da un utente via microfono. È la fine della telefonia mobile? Probabilmente si.

Il ruolo di Luxottica

Lavorare con Luxottica darà pregio, bellezza e design al progetto. Grazie alle acquisizioni, l'azienda italiana controlla molti, se non la maggior parte, dei marchi di occhiali più importanti al mondo, tra cui Ray-Ban, Oakley ed è licenziataria di gente come Armani, Burberry, Coach e Polo Ralph Lauren. Inoltre, ha già lavorato a qualcosa di simile, ovvero i Google Glass. Anche se lì la vicenda non è andata esattamente come speravano. Quando vedremo Orion? Più o meno verso il 2025, ma forse prima.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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