Dove si lavora meglio: il caso Punto Service
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Economia

Dove si lavora meglio: il caso Punto Service

Trasmettere fiducia e certezze ai collaboratori: è questa una delle chiavi del successo della cooperativa che assiste più di ottomila famiglie

Conta su quasi 30 anni di storia e oggi impiega 3.200 dipendenti. Punto Service, realtà che opera nell’area socio assistenziale ed educativa, oggi è tra i riferimenti del settore. Costituita a Vercelli in forma di cooperativa nel 1989, negli anni l’azienda è cresciuta rapidamente e oggi registra un fatturato che arriva a quasi 100 milioni di euro (99,2 nel 2017). Opera in sei Regioni, tra cui Piemonte e Lombardia, e assiste oltre 8.000 famiglie.  Cosa ne ha fatto l’azienda più amata? Tra i richiami che piacciono di più ai dipendenti che l’hanno scelta e continuano a crederci c’è sicuramente la solidità della realtà, sia nei fatturati, sia nelle retribuzioni.

«Con i nostri anni di storia e i numeri robusti che realizziamo riusciamo a trasmettere fiducia e certezze anche per il futuro» racconta Daniela Tommasini responsabile HR e amministratore delegato della società. «È questo un aspetto che spesso viene veicolato attraverso il passa parola, da un lavoratore all’altro, e che, di anno in anno, ha portato sempre più attrattiva. L’ambiente di lavoro poi gioca un’importanza particolare. «La nostra cooperativa registra un turnover che è relativamente basso» racconta la manager. «Chi ci sceglie tende a restare a lungo con noi e questo significa che l’ambiente di lavoro è ben considerato tra i nostri dipendenti». Quello dell’ambiente di lavoro gradevole è del resto un aspetto che influisce anche sul tipo particolare di servizio offerto alla «clientela». Assistere chi ha bisogno di cure, sia in struttura, sia a domicilio, richiede infatti una certa sensibilità e stabilità tra i lavoratori. «Cerchiamo di offrire serenità ai nostri assistiti e a questo obiettivo si arriva anche attraverso un ambiente di lavoro soddisfacente e motivante». 

Un altro punto di attrattiva è dato dall’assicurazione sanitaria integrata che l’azienda offre ai propri dipendenti e che è stata molto apprezzata ed utilizzata non solo dai soci, ma anche da alcuni loro familiari. L’essere riusciti a primeggiare nella classifica Statista delle imprese dove si lavora meglio nel 2018 è quindi un elemento che è parte di un percorso in azienda. «Puntiamo molto su una buona qualità del lavoro – dice Daniela Tommasini -. Questo nostro sforzo passa anche attraverso la formazione. Molti dei nostri dipendenti sono, infatti, incentivati con corsi dedicati che li aiutano a crescere nelle nostre strutture». E la possibilità di crescere in azienda è proprio uno degli elementi a cui chi è in cerca di un’occupazione guarda maggiormente. Nel settore socio assistenziale ed educativo non mancano occasioni.

«Chi ha le giuste competenze riesce a raggiungere, in tempi anche brevi, le posizioni più interessanti» aggiunge Alessandria Palmisano, responsabile della selezione. Intanto Punto Service prosegue nel proprio percorso di crescita. Di recente la Cooperativa ha pensato a nuovi servizi per poter fungere da unico punto di riferimento della famiglia per i servizi dedicati all’assistenza alla terza età, soprattutto nella domiciliarità e nelle prime fasi di fragilità dell’anziano. Ha inoltre sviluppato nuovi format per le residenze per anziani, al fine di trasformarle sempre più in un centro servizi per il territorio anche attraverso l’utilizzo di innovativi strumenti di finanziamento. Il progetto Sicurezza d’Argento è, infatti, stato implementato grazie al crowdfunding e la cooperativa ha rafforzato così la propria rete di servizi domiciliari.  

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Sandra Riccio