I veri numeri sui conti ed il fatturato delle discoteche
(Titti Fabi, Getty Images)
Economia

I veri numeri sui conti ed il fatturato delle discoteche

La chiusura dei locali da ballo causa Covid ed un articolo diventato virale con cifre anomale ha creato confusione sulle cifre

La chiusura delle discoteche, disposta dal governo il 16 agosto e confermata dal Tar del Lazio il 19, ha provocato una dura protesta da parte dei gestori che dovranno sopportare nuovi cali di fatturato e di conseguenza invocano gli aiuti dello Stato. Sui giornali è anche comparsa una cifra, 4 miliardi di euro, che i gestori rischierebbero di perdere. Partendo da questo dato si è scatenata sui social una polemica sui veri dati delle discoteche:

"Dunque, in Italia ci sono circa 3.500 discoteche il cui reddito medio d'impresa (Agenzia delle Entrate) è di circa 4.600 euro all'anno" ha scritto il 18 agosto su Facebook il giornalista Andrea Scanzi. "Per cui 4.600 euro moltiplicato per le 3.500 discoteche farebbe circa 16 milioni di euro. I proprietari di discoteche hanno dichiarato, tramite la propria associazione che avranno una perdita di 4 miliardi di euro. Se 4 miliardi fosse il fatturato e se avessero un utile di 16 milioni, sarebbe un affare che nessuno intraprenderebbe. Se invece dichiarano che avranno una perdita di reddito di 4 miliardi a fronte di 16 milioni denunciati ci sarebbe una lieve evasione fiscale di 3 miliardi e 984 milioni di euro".

Il post ha avuto decine di migliaia di visualizzazioni ma a sua volta riprendeva un testo di un tale Coriolano Pallacci, un esodato che ha messo insieme i numeri prendendoli dalle notizie sui giornali. Sulla scia di questa polemica si è inserito anche il finanziere Davide Serra riportando più o meno gli stessi dati in un tweet.

Ma che cosa c'è di vero in questi numeri? Ben poco, stando all'accurata analisi compiuta da un sito di fact checking, Pagella Politica.it. Intanto il numero di 4 miliardi si riferisce a tutto il settore dell'intrattenimento serale e notturno, come ha spiegato a Pagella Politica Maurizio Pasca di Silb-Fipe, l'associazione italiana delle imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo: "Quando parliamo di perdite di 4 miliardi di euro stiamo parlando del giro di affari in termini di fatturato che in Italia vale tutto il settore dell'intrattenimento serale e della notte, inteso non solo come discoteche e locali, ma anche di concerti e altri eventi simili. In quel numero sono compresi anche i dj-set, per esempio, o i concerti di artisti come Zucchero e Jovanotti".

Secondo le associazioni di categoria del mondo delle discoteche e dei locali simili, ad oggi, ricorda Pagella Politica, i mancati guadagni legati all'epidemia di Covid-19 si attesterebbero invece intorno ai 400 milioni di euro (e non 4 miliardi).

Anche il dato relativo al numero delle discoteche non è del tutto sicuro: secondo i dati più recenti dell'Agenzia delle entrate (qui consultabili), nel 2018 c'erano 1.057 contribuenti nella categoria delle "Discoteche, sale da ballo, night club e scuole di danza". Allargando però il campo anche a locali che svolgono altre attività, come la ristorazione, ma "offrono anche un servizio regolare di attività da ballo o da discoteca" si può stimare che in Italia ci siano tra mille e 3.500 discoteche.

Il reddito medio d'impresa di una discoteca in Italia sarebbe, secondo le ricostruzioni sui social, di circa "4.600 euro all'anno". Un dato vecchio, ricavato dagli studi di settore relativi al periodo d'imposta 2015. I numeri relativi al 2018, i più recenti, indicano invece un reddito medio dichiarato dai 1.057 contribuenti della categoria delle "Discoteche, sale da ballo, night club e scuole di danza" di 8.600 euro. I ricavi medi invece erano di circa 292 mila euro. La redditività sarebbe dunque del 2,9%, decisamente bassina e sospetta.

Quindi, basandosi solo sui dati ufficiali dell'Agenzia delle entrate (che almeno sono omogenei), si potrebbe stimare che le discoteche in Italia hanno un fatturato complessivo di circa 300 milioni di euro (292 mila euro di ricavi medi per 1.057 contribuenti).

Ammettendo invece che i locali che offrono il servizio di discoteca siano 3.500, il fatturato complessivo del settore sarebbe pari a circa un miliardo (ma è una stima spannometrica): la perdita lamentata dai gestori pari a 400 milioni appare quindi più realistica.

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Guido Fontanelli