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Economia

Detrazioni per le mense scolastiche 2017: come fare

Hanno diritto all’agevolazione le famiglie con figli che frequentano scuole dell’infanzia, elementari, medie e superiori

Novità interessanti per tutte le famiglie che vogliono ottenere le detrazioni fiscali legate alla frequenze di una mensa scolastica da parte dei propri figli. La legge di stabilità ha infatti introdotto alcuni interessanti cambiamenti delle regole, che riguardano soprattutto gli importi effettivamente detraibili dalla dichiarazione dei redditi. Vediamo allora nel dettaglio chi ha diritto a questa agevolazione e come fare per poterla ottenere.

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Scuole di appartenenza

La legge prevede che possano aver diritto alla detrazione Irpef per le mense scolastiche tutte le famiglie che hanno figli iscritti innanzitutto alle scuole dell’infanzia. Il bonus si estende poi anche ai bambini delle scuole elementari e a quelli delle medie, e quindi del cosiddetto primo ciclo di istruzione. Infine, l’agevolazione fiscale in questione è concessa anche agli studenti delle scuole superiori, ovvero della scuola secondaria di secondo grado.

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Ammontare della detrazione

Il contribuente con figli che usufruiscono delle mense scolastiche, ha diritto, in fase di dichiarazione dei redditi, ad una detrazione Irpef del 19% sull’ammontare della spesa annua sostenuta per la frequenza appunto delle mensa stessa. La legge di stabilità 2017 ha proprio su questo punto, introdotto delle novità riguardanti la cifra massima su cui è applicabile tale aliquota. I nuovi valori sono: 717 euro nel 2017, 786 euro nel 2018 e 800 euro nel 2019.

Documentazione

L’attestazione dell’effettivo pagamento della quota annuale per la mensa scolastica, necessaria per poter certificare l’idoneità ad ottenere la detrazione fiscale, può consistere nella ricevuta del bollettino postale o del bonifico bancario contente il nome e cognome dell’alunno. In alcuni casi in cui è previsto il pagamento in contanti, con bancomat o altri sistemi, il contribuente dovrà invece farsi rilasciare una ricevuta del versamento che attesti l’ammontare della spesa, l’anno di iscrizione e ovviamente i dati dell’alunno o studente.

A chi si paga

È bene ricordare che il servizio mensa può essere reso da soggetti diversi. In alcuni casi infatti esso è fornito direttamente dalla scuola, in altri dal Comune ove ha sede il plesso scolastico, in altri ancora si tratta di società terze rispetto alla scuola. È importante conoscere le generalità effettive di chi cura la mensa scolastica, perché dovrà essere proprio il soggetto in questione a rilasciare la certificazione che attesta l’avvenuto pagamento della quota annuale.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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