Paolo Nori e la politica: una dissacrante riflessione nel nuovo libro
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Paolo Nori e la politica: una dissacrante riflessione nel nuovo libro

In Mo mama. Da chi vogliamo essere governati? l’autore parmigiano parla di voti, partiti, elezioni e tanto altro

È una domanda non tanto semplice, forse anche un dubbio carico di ironia, quella che propone Paolo Nori nel suo ultimo libroMo mama. Da chi vogliamo essere governati? , edito da Chiarelettere.

E quel “Mo mama”, oltre a essere un’esclamazione di stupore di fronte a qualcosa che non quadra proprio, è una sorta di stato mentale. È un metodo che Nori applica osservando la sua città, Parma, amministrata dai 5 Stelle, gettando anche uno sguardo all’Italia intera.

Con il suo solito registro leggero e “sgrammaticato”, ricco di incisi e digressioni, Nori ricostruisce la situazione politica italiana, soprattutto nel rapporto con l’elettorato. O meglio, ne prova a spiegare le dinamiche attraverso la sua personale lente di ingrandimento, che è quella dell’osservatore comune, un po’ ingenuo magari, che non fa parte dell’establishment e non ne conosce tutti i meccanismi, ma che volente o nolente ne subisce le decisioni. E si permette di criticare con grandissima e pungente ironia.

In Mo mama. Da chi vogliamo essere governati, proprio come in tutti i testi di Nori (ricordiamo tra gli altri La meravigliosa utilità del filo a piombo , o l’ultimo La banda del formaggio , entrambi per Marcos y Marcos), non si entra subito nel nocciolo del discorso. Occorre far passare un lasso di tempo che può durare qualche paragrafo come qualche capitolo, prima di comprendere esattamente quale sia il filo del pensiero. Ma una volta entrati si ha la sensazione di essere lì fisicamente, accanto a Nori, magari seduti a un tavolo di un bar o camminando per strada, senza fretta, chiacchierando.

Mo mama è un libro di riflessioni dissacranti e mai scontate, quasi un quaderno di appunti preparatori. E in certi momenti appare come una sorta di retrospettiva personale dell’autore, che va a ripescare cose già scritte nei suoi libri passati.

Che ci si ritrovi infine d’accordo o meno con i suoi ragionamenti, Paolo Nori si fa comunque leggere con grande piacere, grazie alla capacità di stimolare la mente del lettore giocando con il linguaggio. E strappando anche molte risate.

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Andrea Bressa