'Il Re Giallo', come Robert W. Chambers rivive in 'True Detective'
Vallardi
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'Il Re Giallo', come Robert W. Chambers rivive in 'True Detective'

Una delle serie tv più apprezzate degli ultimi anni è in realtà ispirata a un classico della letteratura gotica da poco ristampato

Il Re Giallo è tornato in libreria, ristampato da Vallardi. Per chi non lo conoscesse, si tratta di un'opera che non può mancare sugli scaffali di chi ama la letteratura gotica. L'autore, Robert W. Chambers, è stato uno scrittore e pittore statunitense, vissuto tra il 1865 e il 1933. Il Re Giallo è il suo libro più famoso, ed è una raccolta di dieci racconti fantastici, pieni di soprannaturale e di atmosfere macabre.

Facile l'accostamento con Edgar Allan Poe. Ma ancora di più con un altro grande maestro dell'orrore, H. P. Lovecraft, che proprio dal Re Giallo di Chambers sembra abbia tratto l'idea per il suo Necronomicon. Anche nella raccolta di Chambers, infatti, un tema importante che lega alcuni racconti è rappresentato da un misterioso libro che pare essere in grado di portare alla pazzia coloro che lo leggono. Lovecraft stesso affermò: "Quest'opera raggiunge vertici straordinari di paura cosmica".

Ma il ritorno de Il Re Giallo dopo 120 anni dalla prima pubblicazione non è casuale. Dalle storie di Chambers ha infatti attinto a piene mani lo scrittore e sceneggiatore Nic Pizzolatto per creare una delle serie tv più amate degli ultimi tempi, True Detective. L'ispirazione è chiara ed evidente, tanto che in molti episodi lo stesso Pizzolatto ha voluto omaggiare Il Re Giallo e il suo autore con prove e riferimenti diretti, come per esempio i simboli disegnati sui cadaveri o la mitica città di Carcosa, luogo immaginario che si trova nel finale di stagione della serie, e che Chambers aveva a sua volta preso da un racconto del 1891 di Ambrose Bierce.

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Andrea Bressa