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Ansa
Calcio

Juventus, sconto ma addio Europa

Il Collegio di Garanzia del Coni ha depositato le motivazioni: linea difensiva sconfitta e la necessità solo di rimodulare la penalizzazione ridefinendo il ruolo dei dirigenti senza deleghe. Significa -15 ridotto ma la sostanza non cambierà

Riaprire il processo sportivo alla Juventus per la vicenda delle plusvalenze è stato corretto e i nuovi fatti hanno fotografato l'esistenza di "comportamenti non corretti sistematici e ripetuti". C'era un disegno "preordinato di alterazione" delle operazioni di calciomercato con effetti "voluti dagli stessi autori" tali da giustificare l'applicazione dell'articolo 4 sulla slealtà sportiva con "necessità di irrogare una sanzione severa a causa della gravità dei fatti emersi", sanzione che "deve essere afflittiva". Insomma, la Procura della Figc prima e i giudici della Corte d'Appello federale hanno avuto ragione su tutti i punti tranne uno, ma quella che è la vittoria parziale della Juventus nel suo ricorso al Collegio di Garanzia del Coni alla lettura delle motivazioni appare di molto ridimensionata nella sua portata.

Il deposito delle 75 pagine , avvenuto 18 giorni dopo il verdetto dello scorso 20 aprile, fa chiarezza su molte cose dentro la vicenda processuale sportiva della Vecchia Signora. La sintesi è abbastanza semplice: la Juventus ha perso praticamente su tutto. Tutti i punti del suo ricorrere sono stati considerati "infondati" con la sola eccezione della definizione del peso dei dirigenti senza deleghe usciti assolti senza rinvio: Pavel Nedved più una serie di consiglieri di amministrazione per i quali è stata ritenuta troppo debole la motivazione della "diffusa consapevolezza".

COLLEGIO DI GARANZIA DEL CONI - LE MOTIVAZIONI DELLA CONFERMA DELLA CONDANNA DELLA JUVENTUS.pdf

Dunque, alla Corte federale viene chiesto di rideterminare la penalizzazione della Juventus rispetto al -15 prendendo in considerazione lo stralcio di queste posizioni. Significa quasi certamente uno sconto in termini di punti ma, avendo retto in tutto e per tutto l'impianto accusatorio e anche il discusso percorso logico che ha portato la Corte presieduta dal giudice Torsello a stangare i bianconeri oltre le richieste della Procura Figc di Giuseppe Chiné, è abbastanza logico ritenere che anche il nuovo calcolo sarà pesante, afflittivo e con riflessi sulla stagione che va chiudendosi.

Si potrebbe tornare al -9 della richiesta della Procura Figc o, molto più credibile, a una definizione numerica che privi la Juventus della qualificazione alle prossime coppe europee: certamente la Champions League ma non è escluso che si vada oltre. Del resto, per uno strano scherzo del destino, se oggi alla squadra di Allegri fossero tolti i 9 punti chiesti allora da Chiné scivolerebbe alle spalle di Atalanta e Roma, fuori dunque anche dalla zona Europa e Conference League. In ogni caso si farà in fretta, così da consegnare alla Uefa la lista delle italiane in Europa alla fine del campionato, fissata per il prossimo 4 giugno.

La tempistica va tenuta d'occhio. Il Collegio di Garanzia del Coni poteva prendersi fino a 30 giorni per depositare le motivazioni e ce ne ha messi 18. Ora ne servono almeno 15 per poter costituire una nuova Corte federale d'Appello per ridefinire la penalizzazione e l'intenzione è di non andare oltre. Si tornerà in udienza alla fine di maggio, tra la penultima e l'ultima giornata di campionato o, al limite, prima della 37°. La piena vittoria della Procura Figc apre la strada anche a una definizione del secondo filone (stipendi, partnership sospette e rapporti con alcuni procuratori) senza che si vada a processo allungando i tempi e trascinando sulla prossima stagione gli effetti di tutta la vicenda.

L'ipotesi del patteggiamento prende corpo: tecnicamente si tratta di strategia e non di ammissione di colpa e consentirebbe alla Juventus magari di quantificare con una multa sostanziosa tutta la parte di contestazioni amministrative relative alla cosiddette manovre stipendi dei mesi del Covid per poi ripartire "pulita" nel prossimo campionato. Decisione che i legali del club bianconero dovranno prendere nelle prossime settimane e va ricordato che anche in questo secondo filone la Procura Figc ha contestato il famigerato articolo 4, quello che consente di intervenire duramente sui risultati sportivi. Visto il precedente del processo plusvalenze, non un dettaglio...

Una Juventus fuori dall'Europa risponderebbe anche a quanto vuole la Uefa, i cui messaggi sono stati recapitati con frequenza crescente nell'ultimo periodo. Teoricamente c'è sempre spazio per un intervento sanzionatorio anche di Nyon e la vicenda intreccia con quella, tutta politica, della Superlega e del verdetto della Corte di Giustizia UE in arrivo prima dell'estate. Però Ceferin potrebbe anche aver ottenuto il risultato dell'esclusione e fermarsi qui.

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Giovanni Capuano