juventus penalizzazione cosa succede processo plusvalenze coni corte figc classifica
Ansa
Calcio

Plusvalenze Juventus, chi ha vinto davanti al Coni (e come andrà a finire)

Cosa dice il dispositivo dei giudici che hanno rimandato alla Corte Figc la penalizzazione dei bianconeri? Panorama lo ha chiesto ad Angelo Cascella, esperto di diritto sportivo internazionale

Chi ha vinto davanti al Collegio di Garanzia del Coni? La Juventus che ha visto accolto almeno in parte il suo ricorso e vedrà rimodulata la penalizzazione di 15 punti che l'ha afflitta dallo scorso gennaio per la vicenda plusvalenze, oppure la Procura della Figc il cui impianto accusatorio pare aver retto anche all'esame dei giudici ultimi di legittimità? La premessa doverosa è che prima di aver letto le motivazioni (arriveranno entro 15 giorni) è impossibile avere un quadro certo e definitivo, che comprende anche la previsione su cosa accadrà da qui in poi. Ma il dispositivo delle Sezioni Unite del Collegio svela alcune verità su cui si può provare a costruire un'analisi su cosa rimane dopo la grande battaglia processuale sportiva che ha visto impegnati i legali della Juventus e dei suoi dirigenti passati e, nel caso di Federico Cherubini, attuali.

Panorama.it ha chiesto un'interpretazione del verdetto del Collegio di Garanzia del Coni ad Angelo Cascella, avvocato esperto di diritto sportivo internazionale e per dieci anni giudice del Tas di Losanna. Risponde da Barcellona, dove si trova per impegni di lavoro che non gli hanno impedito, però, di seguire con attenzione le vicende juventine.

Avvocato Cascella, la Juventus ha vinto, perso o pareggiato davanti al Coni?

"Avrebbe vinto se il ricorso fosse stato accolto nella sua interessa, annullando la sanzione senza alcun rinvio"

Invece?

"L'annullamento con rinvio è una vittoria a metà. Pur essendo stato chiesto un supplemento di motivazioni e un chiarimento sui rapporti tra alcuni dirigenti e la società, non c'è stata piena soddisfazione verso le richieste delle difese"

Angelo CascellaCourtesy Angello Cascella

I dirigenti apicali della Juventus, da Agnelli a Cherubini passando per Arrivabene e Paratici, si sono visti confermare le condanne. Che peso ha nella valutazione del dispositivo del Collegio di Garanzia del Coni?

"Ha un peso e proprio per questo non si può parlare di vittoria della Juventus. Le motivazioni, però, sono importanti ed è lo stesso collegio che lo ha specificato nel dispositivo precisando che il nuovo processo che sarà istruito presso una nuova Corte federale d'Appello dovrà tenere conto dei limiti e dei termini delle stesse motivazioni. La Corte dovrà attenersi a questi principi giuridici e non potrà uscire da questi. Di certo noi oggi sappiamo che la Juventus non è stata prosciolta dalle accuse e che i suoi dirigenti apicali si sono visti confermare la condanna che ora è diventata definitiva per la giustizia sportiva"

Tanti sono convinti che si andrà a uno sconto rispetto ai 15 punti di penalizzazione inflitti a gennaio

"E' una possibilità ma non è espressamente previsto dal dispositivo del Collegio di Garanzia del Coni. Dipenderà dalle motivazioni, ancora una volta, anche se bisogna tenere conto che le responsabilità dei dirigenti sono state ritenute acclarate e che essi operano in nome e per conto della società Juventus"

Nel codice di giustizia sportivo è affermato il principio di afflittività di una pena. Significa che la Juventus, in ogni caso, vedrà modularsi l'eventuale penalizzazione in modo da stare fuori dalla Champions League se sul campo avrà chiuso tra le prime quattro della classifica?

"L'afflittività può in linea di principio essere posticipata anche alla stagione sportiva successiva. Accadrà? Dubito, ma in ogni caso è pensata perché debba infliggere un danno al club che viene condannato ed è determinante ai fini della valutazione di un verdetto finale"

La strada verso il patteggiamento nell'altro filone, quello relativo a stipendi, partnership e rapporti con alcuni procuratori, è diventata più impervia o più facile dopo il Coni?

"Più complicata senza dubbio perché è rimasta in sospesa la quantificazione della penalizzazione, ma anche fosse minima scatterebbe per la Juventus la recidiva e quindi sarebbe preclusa la possibilità di patteggiare. Lo dicono gli articoli 126 e 127 del Codice di Giustizia sportiva dove trattano della riduzione della pena prima o dopo il deferimento. La recidiva significa essere incorsi in una violazione analoga per fattispecie rispetto a quella per cui si chiede di trovare un accordo. Difficile che si possa percorrere vista la decisione del Collegio di Garanzia del Coni che ha lasciato in piedi l'impianto accusatorio"

Una scuola di pensiero sostiene che, se la Juventus è stata condannata per la vicenda plusvalenze, non si vedrà precluso un eventuale patteggiamento per stipendi, partnership o altro di differente

"Dipenderà dalle valutazioni ma non è facile riuscire a scindere ipotesi di reato che alla fine afferiscono tutte alla sfera della gestione economica di una società. Purtroppo nel diritto sportivo è vero tutto e il contrario di tutto, c'è spazio a un'interpretazione che la rende diversa e più elastica rispetto al civile e al penale anche se le fattispecie sono comunque tipizzate e poi sanzionate. Va ricordato che si pensava anche che la Juventus potesse provare ad essere processata una sola volta per possibili violazioni emerse da un'unica inchiesta e alla fine è andata diversamente"

Quanto è concreto il rischio per la Juventus che tutte le vicende processuali abbiano una ricaduta anche sulla prossima stagione e non solo su questa?

"Se il nuovo giudizio della Corte Figc arriverà come sembra entro 30-40 giorni, il filone plusvalenze potrebbe chiudersi in tempo per non sforare nel prossimo campionato. Sull'alto procedimento, invece, c'è un problema di tempi evidente"

Soprattutto se non si arrivasse al cosiddetto patteggiamento?

"Esatto. Cosa di cui dubito, specie se dovesse esserci una condanna anche a un solo punto di penalizzazione. Ma stiamo parlando di sofismi giuridici, quelli eventualmente necessari per provare a percorrere questa strada distinguendo le tipologie di reato sportivo".

I più letti

avatar-icon

Giovanni Capuano