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Calcio

Champions League, caccia al tesoro

Alle spalle del Napoli ci sono sei squadre in corsa e tre soli posti: nessuno può restare fuori ma in molti falliranno. Con l'incognita del calendario e della giustizia sportiva

Nove ore di calcio, con in mezzo tanto in più soprattutto per chi insegue l'Europa. Nove ore di calcio, poco più di un turno di lavoro, per decidere chi accompagnerà il Napoli nel Paradiso della prossima Champions League che è l'Eldorado degli amministratori delegati e non solo: garantisce soldi certi (non meno di 50 milioni di euro), tiene in piedi bilanci altrimenti rossi senza alcun dubbio e consente di vivere un'estate senza troppi mal di testa. Chi è dentro, programma. Chi resta fuori, ridimensiona. E' il nuovo calcio, quello in cui il quarto posto nella classifica finale viene festeggiato quasi come uno scudetto e pazienza se per arrivarci si sono bruciati sogni ed illusioni.

Col Napoli in fuga da sempre, la Serie A di quest'anno ha messo in palio tre biglietti per l'Europa che conta. Corrono in sei. Forse. Perché una delle concorrenti è la Juventus su cui pende la mannaia della giustizia sportiva con la ragionevole certezza che, in un modo o nell'altro, alla fine la prossima Champions League sarà preclusa al netto dei risultati di campo. Non è l'unica variabile da tenere in conto, visto che abbiamo portato due squadre in semifinale di Champions League (Milan e Inter) e altrettante a giocarsi l'Europa League (Roma e Juventus): significa che il contingente potrebbe aumentare di un'unità, se vincessimo una delle due coppe e a farlo fosse una squadra che arriva fuori dalle prime quattro, oppure anche togliere il pass a chi chiude quarto se ad alzare entrambe (Champions ed Europa League) fosse qualcuno rimasto beffato in campionato. Insomma, un discreto rebus.

IL PESO DEL CALENDARIO SULLA VOLATA CHAMPIONS

Senza perdersi in calcoli impossibili, meglio concentrarsi su quello che propone il menù delle nove ore di calcio che porterà all'epilogo del prossimo 4 giugno. Ci sono due fine settimana da segnarsi in agenda: quello del 6-7 maggio con Milan-Lazio, Roma-Inter e Atalanta-Juventus e quello del 28 maggio con Juventus-Milan e Inter-Atalanta. Cinque scontri diretti come in una sorta di grande playoff cui bisogna aggiungere Napoli-Inter e gli incroci con chi lotta per non retrocedere.

Miscelare, scuotere e ne esce una volata con un'indiziata forte ad accompagnare il Napoli: è la Lazio di Sarri, se non fosse che dopo un lungo sprint si è piantata. E quindi si torna al punto di partenza, a cercare di fare le carte a un finale di stagione quasi impronosticabile. Ecco, allora, squadra per squadra una valutazione del calendario e dei momenti che promettono di essere decisivi in positivo o negativo.

LAZIO (61 PUNTI) - Sulla carta la discesa meno impegnativa verso il traguardo, con solo la trasferta a San Siro sponda Milan e poi il Lecce in casa quando potrebbe essere mezzo salvo. Il resto sono avversarie senza troppo da chiedere al finale di stagione: Sassuolo, Udinese, Cremonese ed Empoli (all'ultima). Chance qualificazione: 70%.

JUVENTUS (60 PUNTI) - Dopo un marzo di vittorie, un aprile di sconfitte e stenti. Calendario di difficoltà medio-alta con Milan e viaggio a Bergamo da unire a Lecce ed Empoli. Cremonese e Udinese preoccupano meno, occhio all'incrocio con le due semifinali contro il Siviglia. C'è però la questione processi sportivi che incombe e toglie energie oltre che punti, se la penalizzazione sarà rimodulata ma non cancellata. Tenendo tutto insieme ci sbilanciamo, chance qualificazione: 5%.

ROMA (57 PUNTI) - L'unico scontro diretto lo gioca all'Olimpico (contro l'Inter) nel week end che precede la semifinale d'andata con il Bayer Leverkusen ma anche il primo Euroderby di Milano. Prima e dopo, Monza, Bologna, Salernitana, Fiorentina (reduce dalla finale di Coppa Italia) e Spezia all'ultima. Non male ma la sensazione è che la squadra di Mourinho stia andando avanti di nervi e abbia finito la benzina. Chance di qualificazione: 30%.

MILAN (57 PUNTI) - Il peso dei due derby contro l'Inter sarà enorme, inutile girarci intorno. Incrociano con lo scontro diretto casalingo contro la Lazio, la trasferta a La Spezia e il morbido Milan-Sampdoria: non male, ma attenzione alla gara in mezzo in cui Pioli dovrà fare uso di seconde linee. Come contro la Cremonese subito. Chiusura con Juventus e Verona. Chance di qualificazione: 60%.

INTER (57 PUNTI) - Calendario terribile. Trasferta contro il Verona che si è rilanciato e lotta per la salvezza. Poi all'Olimpico contro la Roma prima del derby, Sassuolo in casa e gita a Napoli post derby di ritorno. Quindi la finale di Coppa Italia e l'altro scontro diretto contro l'Atalanta per poi chiudere a Torino con i granata. La squadra di Inzaghi sta bene, ma è davanti a un tappone dolomitico con quasi nessun margine di foratura. Chance di qualificazione: 30%.

ATALANTA (55 PUNTI) - Parte di rincorsa, come al Palio di Siena, e non è detto che sia una pessima posizione. E' aiutata da un buon calendario con due picchi come Juventus in casa e Inter fuori (nerazzurri reduci dalla finale di Coppa Italia) e le due sfide contro le pericolanti Spezia e Verona da giocare davanti al pubblico amico. In aggiunta Salerno e Monza in casa. Chance di qualificazione: 50%.

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