BlackBerry: la storia dei telefoni in 20 foto
Jeremy Vandel, Flickr
Tecnologia

BlackBerry: la storia dei telefoni in 20 foto

Dal 950 alla serie Curve, arrivando fino all’ultimo Passport. Caduta e rinascita dell’azienda che ha reso famosa la tastiera QWERTY sugli smartphone

Sembrava poter cadere definitivamente, solo qualche mese fa, ma BlackBerry si è rialzata e, con fatica, rimessa in corsa. Dopo aver abbandonato la sua sigla, ed esser sopravvissuta ad una serie infinita di possibili compratori, l’azienda canadese ha deciso di proseguire la corsa sulle proprie gambe. I risultati finanziari degli ultimi mesi dicono che potrebbe aver fatto la scelta giusta visto che l’anno sta per chiudersi in maniera positiva, almeno negli intenti. Durante l’estate, a seguito di un aumento del 50% del valore delle azioni della società (maggiore di quanto abbiano saputo fare Apple e Google nel breve periodo), il CEO ad interim John S. Chen ha sintetizzato in una sola parola la voglia di riscatto: “Siamo impegnati a reclamare il nostro successo”.

BlackBerry, anzi RIM, è stata sulla cresta dell’onda per anni, fino a quando il mercato degli smartphone ha cominciato a chiedere qualcosa di diverso. Basta tastiere QWERTY, basta piccoli schermi. Il telefono si è trasformato, da brutto anatroccolo a cigno dallo schermo full touch, con pochi, pochissimi tasti fisici a disposizione. Ma RIM, forte di un utente affezionato che faceva della produttività “on mobile” la sua prerogativa, è andata avanti per la sua strada, continuando a sfornare prodotti simili, tutti basati su una stessa filosofia di vita. Eppure anche il businessman ha capito che il suo smartphone poteva essere più sexy, senza tralasciare gli aspetti importanti per la sua attività: una rete stabile e una carrellata di programmi per gestire SMS, email e notifiche a più non posso, con al centro il suo lavoro. Qui BlackBerry ci è arrivata, con qualche anno di ritardo ma la caparbietà di Chen e, soprattutto, la pazienza degli investitori, ha permesso che ci fosse un’altra chance.

L'ultimo BlackBerry Passport@Connessioni

C'è ancora posto per BB in questo mondo?

L’ultimo prodotto uscito dai laboratori di BlackBerry è Passport, uno smartphone dallo schermo quadrato, 4,5 x 4,5 pollici, dimensioni importanti, strane e (finalmente) diverse, in un panorama che sembra mettere in fila dispositivi sempre identici, almeno esteticamente. Diciamo la verità: non è facile adattarsi ad un nuovo form factor, soprattutto quando logiche di mercato indirizzano i consumatori verso lidi diversi.

Ma BlackBerry ha il coraggio e l’esperienza per far ri-innamorare il suo vecchio pubblico e, se possibile, catturarne dell’altro. Basterà il Passport? Probabilmente no, ma l’azienda lo sa bene. È per questo che BlackBerry 10, il sistema operativo introdotto qualche anno fa, si è aperto al mondo Amazon: sul Passport è infatti disponibile lo store presente anche sui tablet di Jeff Bezos, così da rendere decisamente più invitante l’esperienza quadrata, lasciando ai tempi che furono i complessi di inferiorità nei confronti della concorrenza.

BlackBerry: la storia dei telefonini

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BlackBerry 950 - Sviluppato in due versioni: Exchange Edition e Internet Edition. La prima permetteva di collegarsi agli account di posta aziendali, la seconda agli altri

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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