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McDonald’s e Starbucks mettono al bando il porno

McDonald’s e Starbucks mettono al bando il porno

Negli Usa, sì al WiFi gratuito nei locali dei due brand, ma con il filtro per vietare l’accesso ai siti hot

Caffè e hamburger “Porn free”. E’ una piccola rivoluzione quella che riguarda i punti vendita statunitensi  di McDonald’s e Starbucks (21.000 se sommati) che, da questa settimana, hanno deciso di porre un filtro al WiFi gratuito.

Mentre di mangia un Big Mac o si beve un Frappuccino sarà ancora possibile navigare in Rete a caccia di notizie o sui social network, ma se qualcuno fosse preso dai bolletti spiriti e avesse una voglia irrefrenabile di entrare in un sito porno dovrà tenersele.



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Un punto vendita McDonald’sRob Walls / Alamy

I due colossi, infatti, hanno aderito alla campagna contro la pornografia che in America è sostenuta da decine di associazioni che lottano in nome del buon costume, della decenza, ma soprattutto contro la pedopornografia.

Donna Rice Hughes, presidente dell’associazione Enough is Enoughche si potrebbe tradurre con Quando è troppo è troppo – canta vittoria. “La sicurezza di internet è una questione di salute pubblica prioritaria per i nostri ragazzi: ormai la pedopornografia è un virus sul web. Dopo McDonald’s e Starbucks, speriamo che aderiscano anche alberghi, centri commerciali, biblioteche e tanti altri”.

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