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Sinner rimonta Zverev e trionfa “Dedicato alla famiglia e a Leila”

Sinner rimonta Zverev e trionfa “Dedicato alla famiglia e a Leila”

Jannik rivince in Austria dopo due anni, ma fatica per battere il tedesco che aveva vinto il primo set. Poi ringrazia il suo staff e chi gli vuole bene. E fa pure pace con Vespa

Una battaglia durissima di due ore e mezzo e alla fine Jannik Sinner trionfa nell’Atp 500 di Vienna contro il tedesco Aleksander Zverev che ha giocato una grande partita e ha ceduto solo negli ultimi due giochi, quelli che alla fine sono risultati decisivi per la vittoria dell’altoatesino.  Sinner conquista così il ventiduesimo torneo della carriera, il quarto nel 2025, e continua la caccia per tornare numero uno: cinquecento punti ad Alcaraz li ha recuperati, ora i due (staccati di 840 punti) si ritroveranno a Parigi. 

Zverev in gran forma

E’ stata una partita bellissima giocata ad altissimi livelli tecnici con Zverev che ha ritrovato i suoi colpi migliori e che se dovesse confermarsi a questi livelli potrebbe diventare l’unica alternativa al duopolio Alcaraz-Sinner. Jannik a inizio partita è sembrato poco concentrato, non ha sfruttato una palla break nel primo gioco e poi si è fatto strappare il servizio quando era in vantaggio 40-0. Sasha a Vienna ha giocato un ottimo torneo e sfruttando il suo servizio si è portato sul 4-1, poi Sinner non ha sfruttato due palle -break e il tedesco ha chiuso il primo set 6-3. Nel secondo set Sinner ha alzato il ritmo, le percentuali di servizio della prima sono salite dal 58% all’80 e anche alla risposta è stato più efficace. Nel secondo gioco Zverev commette due doppi falli, ha un calo vistoso (cosa che gli capita spesso) e Sinner scappa fino a chiudere 6-3 senza rischiare mai sul suo servizio.

Nervi saldi

La partita va avanti con grandissimo equilibrio: Sinner e Zverev sparano colpi di inaudita potenza da fondo campo e tutto resta in perfetta parità fino al 5-5. E’ a questo punto, nei momenti decisivi, che si vede la differenza tra un grande giocatore e un fuoriclasse. Sul suo servizio Zverev ha una palla per andare sul 6-5, ma Jannik la annulla e poi si guadagna una palla break. La tensione è altissima e alla fine di uno scambio durissimo è Zverev a sbagliare. Così Jannik sul proprio servizio può chiudere 7-5 senza lasciare neanche un punto all’avversario. Straordinaria la gestione del momento decisivo del match da parte di Sinner che dimostra la sua freddezza nei momenti decisivi del match. Jannik è ovviamente contento del successo: “Inizio difficile per me in questa finale, avevo palle break ma sono partito indietro. Ho provato però di rimanere lì mentalmente, giocando quando contava il mio miglior tennis. Ho cercato di spingere, e sono contento di aver vinto un altro titolo. La cosa più importante è cercare di non mollare, rimanere lì. La chiave è stata servire bene, risparmiare energie in battuta. Una grande performance di tutti e due”.

Per la famiglia e la fidanzata

Per la prima volta Sinner ha citato anche la sua fidanzata Laila Hasanovic, presente a Vienna a fianco della mamma Sigilde, mentre il papà è ospite fisso del box insieme allo staff di Jannik. “Grazie per il sostegno e per il lavoro che fate. Tutti hanno famiglia e fidanzate, non è semplice. Ma grazie anche alla mia famiglia, alla mia fidanzata e anche a chi è a casa, significa molto per me”. Poi ha chiarito le sue condizioni fisiche: “Penso che in una finale si senta sempre un po’ più di pressione. Ho avuto qualche crampo, molto, molto piccolo. Quello che è successo a Shanghai mi ha sicuramente insegnato qualcosa. Questa volta non è stato così intenso; altrimenti non sarebbe stato possibile. Ho servito piuttosto bene, e questo mi ha dato l’energia per giocare di nuovo un buon tennis nei game di risposta. Fisicamente mi sento bene. Mi sono mosso bene anche alla fine. Quindi va tutto bene. Sono un po’ stanco, come anche Sascha alla fine. È normale. La settimana è stata molto intensa e lunga. Sono molto, molto felice”.  E poi quando un giornalista gli chiede se gli piace giocare dove può parlare il dialetto altoatesino risponde così: “Penso che sia bello, ma alla fine sono italiano, mi sento italiano. L’atmosfera che ho in Italia è molto difficile da superare”.

La pace con Vespa

Bruno Vespa ha mangiato una carota e Jannik Sinner ha firmato una bandiera italiana con una dedica per il giornalista. Così le Iene, programma Mediaset, ha organizzato la pace tra Vespa e Sinner dopo che il giornalista aveva criticato sui social la scelta di non giocare la coppa Davis. Intercettato dall’inviato delle Iene Stefano Corti, Vespa aveva rotto il ghiaccio dicendo: “Ma sì forza Sinner, io tifo per lui. Però doveva fare la Coppa Davis”. E Jannik gli ha risposto da Vienna autografando la bandiera tricolore: “A Bruno con affetto”.

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