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Scostamento di bilancio e ristori, le nuove sfide di Draghi

Scostamento di bilancio e ristori, le nuove sfide di Draghi

Nuovo scostamento di bilancio, il Def, riflessioni sul Codice degli appalti. Per il governo Draghi ed il Parlamento si avvicinano settimane di gran lavoro, ad alta tensione (politica e sociale).


Un nuovo scostamento di bilancio tra i 30 e i 35 miliardi con destinazione il mondo produttivo sotto forma di ristori e rifinanziamenti dei prestiti garantiti. Ma non solo. Il governo Draghi dovrà anche mantenere il polso della situazione sul Documento di economia e finanza (Def), che vede la sua scadenza il 15 aprile, sul Dl semplificazione che al momento è in discussione e anche sul Codice degli appalti. Strumento da rivedere o sospendere in vista dei soldi del Recovery fund. Insomma, si appresta ad essere uno dei periodi più caldi dell’anno e in cui è vietato sbagliare.

“Da ora a fine aprile il governo dovrà essere in grado di superare lo stress-test più impegnativo dal suo giuramento, che va dal cronoprogramma per le riaperture al nuovo scostamento di bilancio, fino alla presentazione del Recovery plan”. Lo scrive in una nota la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini. “Far arrivare subito gli indennizzi è cruciale per bloccare sul nascere la protesta sociale, ma la prima chiave per riaprire i negozi, i bar e i ristoranti è il piano vaccinale, e in questo senso va assolutamente ascoltato il monito del professor Locatelli: finche’ non saranno stati messi in sicurezza anziani e fragili, c’è il rischio di compromettere i risultati ottenuti nel contenimento del Covid con i sacrifici delle ultime settimane”.

Ma torniamo allo scostamento di bilancio, protagonista indiscusso di questa settimana. La misura

era stata promessa da Draghi già durante la prima conferenza stampa che ha visto la presentazione del dl Sostegni, dato che lui stesso aveva riconosciuto come gli stanziamenti concessi al mondo produttivo fossero poca cosa, rispetto alle reali esigenze. Ma le misure messe in campo avevano dovuto fare i conti con i 32 miliardi (frutto del primo scostamento di bilancio) lasciati in eredità dal governo Conte. Questa settimana hanno dunque preso il via i lavori che porteranno alla definizione finale della somma del secondo scostamento di bilancio per far fronte a questa pandemia. Lunedì mattina a Palazzo Chigi si è tenuta una riunione tra Draghi e il ministro dell’economia, Daniele Franco. Al centro del colloquio il varo del documento di economia e finanza (Def) e la nuova richiesta di scostamento di bilancio che l’esecutivo dovrà chiedere al Parlamento. Entrambi i temi saranno al centro del Consiglio dei ministri che si terrà mercoledì, anche se non è escluso che slitti verso il weekend o addirittura alla settimana prossima. Da sottolineare come tutte le forze politiche in campo sono d’accordo sulla necessità di un nuovo scostamento di bilancio e sul voler cercare di aiutare maggiormente il mondo produttivo. A sottolineare questo impegno c’è anche il ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini: “è una settimana molto importante per il governo, saremo chiamati ad assumere una decisione in materia di Def ma anche di scostamento. Il governo sta valutando uno scostamento di bilancio poderoso per dare un supporto all’economia con l’accortezza di non fare solo assistenzialismo”. C’è la necessità di “provare ad utilizzare le risorse del Recovery, dello scostamento, indirizzandole a quelle aziende, quelle realtà che versino in una condizione di fragilità ma che siano nelle condizioni di potersi rialzare dalla crisi in cui purtroppo il Covid le ha precipitate”. Da ricordare infine che lunedì sono stati presentanti anche 2.852 emendamenti in commissione senato al dl Sostegni. Tra questi ci sono anche molti progetti che cercano di aiutare le categorie più colpite dalla pandemia (turismo, sport, ambulanti). I lavori però non inizieranno prima della prossima settimana e il provvedimento dovrebbe andare in aula verso inizio maggio, dopo gli adempimenti legati a Def, scostamento e Pnrr.

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