Un collage con le 5 bandiere tra cui i cittadini neozelandesi sceglieranno il loro nuovo vessillo
Uno dei 5 bozzetti selezionati: tra questi verrà scelta la nuova bandiera della Nuova Zelanda – Wā kāinga/Home (long list) Designed by: Grant Alexander (principal), Alice Murray, Thomas Lawlor, Jared McDowell from Auckland
Koru (Black) (long list) Designed by: Andrew Fyfe from Wellington
Uno dei 5 bozzetti selezionati: tra questi verrà scelta la nuova bandiera della Nuova Zelanda –
Uno dei 5 bozzetti selezionati: tra questi verrà scelta la nuova bandiera della Nuova Zelanda –
Le 40 bandiere selezionate
Black Jack (long list) Designed by: Mike Davison from Auckland
Raranga (long list) Designed by: Pax Zwanikken from Nelson
Land Of The Long White Cloud (Traditional Blue) (long list) Designed by: Mike Archer from International
Unity Koru (long list) Designed by: Paul Densem from Wellington
Unity Koru (Red & Blue) (long list) Designed by: Sven Baker from Wellington
Silver Fern (Black & White) (long list) Designed by: Kyle Lockwood from Wellington
Koru and Stars (long list) Designed by: Alan Tran from Auckland
Modern Hundertwasser (long list) Designed by: Tomas Cottle from Auckland
New Southern Cross by Wayne William Doyle
Koru Fin (long list) Designed by: Daniel Crayford and Leon Cayford from Auckland
Unity Fern (Red & Blue) (long list) Designed by: Paul Jackways from Canterbury
Land Of The Long White Cloud (Ocean Blue) (long list) Designed by: Mike Archer from International
Fern (Green, Black & White) (long list) Designed by: Clay Sinclair and Sandra Ellmers from Waikato Suggested by: Sandra Ellmers from Waikato
Koru (Blue) (long list) Designed by: Andrew Fyfe from Wellington
Embrace (Red & Blue) (long list) Designed by: Denise Fung from Canterbury
Silver Fern (Green) (long list) Designed by: Roger Clarke from Waikato Suggested by: Roger Clarke from Waikato
Manawa (Blue & Green) (long list) Designed by: Otis Frizzell from Auckland
Manawa (Black & Green) (long list) Designed by: Otis Frizzell from Auckland
Huihui/Together (long list) Designed by: Sven Baker from Wellington
The Seven Stars of Matariki (long list) Designed by: Matthew Clare from Hawke’s Bay
Tukutuku (long list) Designed by: Pax Zwanikken from Nelson
Red Peak (long list) Designed by: Aaron Dustin from Wellington
Southern Koru (long list) Designed by: Sven Baker from Wellington
Una felce e quattro stelle, con i colori nero, blu, bianco e rosso: è questa la nuova bandiera su cui i neozelandesi saranno chiamati a pronunciarsi a marzo, in un referendum per cambiare il vessillo nazionale voluto dal governo. La stampa neozelandese ha svelato in anticipo l’esito della votazione via posta con cui i cittadini hanno scelto fra quattro opzioni per la proposta di una nuova bandiera.
L’opzione prescelta richiama la pianta come simbolo massimo della nazione e nella consultazione popolare si contrapporrà all’attuale bandiera che riporta l’Union Jack del Regno Unito (la Nuova Zelanda è un Paese del Commonwealth). Delle opzioni proposte, tre riportavano una felce stilizzata, una pianta molto comune nel sottobosco delle foreste locali. Bocciata però la proposta appoggiata dal governo, quella di un’effigie con la felce bianca e nera sul modello della maglia della nazionale di rugby degli All Blacks. Una quarta opzione prevedeva invece solo una spirale, che altro non era che la punta di una felce.
A volere un nuovo simbolo nazionale è stato soprattutto il premier, John Key, del Partito Nazionale della Nuova Zelanda, che aveva annunciato la riforma già nel 2014. L’attuale bandiera è stata introdotta nel 1902 ed è chiaro come il cambiamento sia voluto anche come un atto simbolico nei confronti del Regno Unito, considerato come ancora troppo influente sulle vicende della Nuova Zelanda. Ora, appunto, la scelta è stata fatta, anche se l’ufficializzazione del risultato di questa prima selezione arriverà solo martedì. Il Governo aveva lanciato un bando per disegnare la nuova bandiera: quasi 10.300 le proposte, 40 i bozzetti selezionati.
E la Nuova Zelanda fra quattro mesi andà al referendum, cercando di mostrare uno scatto d’orgoglio nei confronti di Londra.