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Terremoto e tsunami in Giappone 7 anni dopo: 10 foto per ricordare

Terremoto e tsunami in Giappone 7 anni dopo: 10 foto per ricordare

Furono oltre 15 mila le vittime. Il sisma generò anche il disastro nucleare di Fukushima

Terremoto e tsunami in Giappone 7 anni dopo: 10 foto per ricordare
Ansa/EPA/KIMIMASA MAYAMA

Persone pregano per le vittime del terremoto e dello tsunami che devastarono il Giappone settentrionale nel 6° anniversario nella spiaggia di Arahama a Sendai, Giappone settentrionale, 11 marzo 2017.

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Ansa/EPA/FRANCK ROBICHON

Un albero dietro migliaia di grandi sacchi di plastica nera contenenti suolo radioattivo e detriti provenienti dal lavoro di decontaminazione sono raccolti in un sito di stoccaggio a Tomioka, a meno di dieci chilometri dalla centrale nucleare di Fukushima Daiichi, Prefettura di Fukushima, Giappone, 23 febbraio 2016.

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Ansa/EPA/DAI KUROKAWA

Una strada nella città costiera di Ofunato colpita dallo tsunami, prefettura di Miyagi, Giappone nord-orientale, 31 marzo 2011.

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Ansa/EPA/STR

Case e navi in ​​fiamme tra l’acqua portata dallo tsunami in una massa di detriti nella città di Kisenuma, prefettura di Miyagi, Giappone, 12 marzo 2011.

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Ansa/EPA/KOICHI KAMOSHIDA

Una donna prega e depone fiori laddove si trovava la sua casa prima che lo tsunami la portasse via, a Minamisoma, nella prefettura di Fukushima, in Giappone, il 9 aprile 2011.

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Case travolte dallo tsunami e quindi in fiamme nella città di Natori, in Giappone, nella prefettura di Miyagi, l’11 marzo 2011.

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SADATSUGU TOMIZAWA/AFP/Getty Images

Le onde dello tsunami colpiscono la costa di Minamisoma nella prefettura di Fukushima, 11 marzo 2011.

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Ansa/EPA/KIMIMASA MAYAMA

Una guardia di sicurezza sorveglia una delle strade principali completamente vuote al tramonto a Namie, una città a nord della centrale nucleare di Fukushima Daiichi di Tokyo Electric Power, Prefettura di Fukushima, Giappone settentrionale, 9 marzo 2016.

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Veduta aerea delle macerie generate dallo tsunami nel villaggio di Otsuchi, prefettura di Iwate, Giappone, 14 marzo 2011.

L’11 marzo 2011 un terremoto di magnitudo 8,9-9 colpiva la costa nord-orientale del Giappone, nella prefettura di Miyagi, generando un successivo devastante tsunami, con onde alte oltre 10 metri. Il sisma più potente mai registrato nel Sol Levante.

Navi furono fiondate contro le abitazioni, travolte da una violenta inondazione a cui seguirono anche incendi. La distruzione regnò per chilometri e chilometri. Furono oltre 15 mila i morti e circa 5 mila i dispersi. 

Il terremoto ha causato anche il disastro nucleare della centrale di Fukushima, presso Naraha. 

Il ricordo della tragedia sette anni dopo

A sette anni dalla triplice catastrofe, continua la progressiva demolizione dei palazzi danneggiati dal maremoto e sta proseguendo il processo di ricostruzione delle zone residenziali al posto delle macerie. Proprio per questo il ricordo di quanto avvenuto sta gradualmente scomparendo tra le comunità locali. Lo rivela un’indagine della televisione pubblica Nhk: il 74% del campione di 1.900 residenti delle regioni del Tohoku parla di una progressiva scomparsa dei ricordi.

I cittadini delle prefetture di Iwate, Miyagi e Fukushima, le aree maggiormente colpite dalla devastazione, sono divisi tra la prospettiva di preservare o meno alcuni monumenti danneggiati nel segno della memoria: il 39% non lo ritiene necessario mentre il 31% preferisce custodire simboli tra le vecchie strutture.

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