Home » Attualità » Esteri » Russia-Ucraina, la ritorsione di Putin si abbatte sulle città ucraine

Russia-Ucraina, la ritorsione di Putin si abbatte sulle città ucraine

Russia-Ucraina, la ritorsione di Putin si abbatte sulle città ucraine

Massiccio scambio di attacchi tra Russia e Ucraina: centinaia di droni e missili colpiscono città e infrastrutture, con vittime e blackout. L’escalation segue un colloquio tra Putin e Trump.

Nella notte tra il 6 e il 7 giugno si è registrata una nuova, massiccia ondata di attacchi aerei tra Russia e Ucraina. La Russia ha lanciato un attacco coordinato su vasta scala contro l’Ucraina. A riferirlo è Yuriy Ignat, capo del dipartimento comunicazioni del Comando dell’Aeronautica ucraina, citato da Rbc Ukraina. Secondo Ignat, nella sola giornata del 7 giugno, le forze russe hanno impiegato complessivamente 407 droni d’attacco Shahed di fabbricazione iraniana e un totale di 44 missili, tra cui sei balistici e 38 da crociera.«La maggior parte dei vettori nemici è stata abbattuta dai nostri sistemi di difesa aerea», ha dichiarato Ignat, sottolineando come l’intensità e l’ampiezza geografica degli attacchi indichino un’escalation preoccupante delle ostilità. Secondo quanto riferito dal Ministero della Difesa russo, le forze ucraine avrebbero invece lanciato ben 174 droni contro diverse regioni del territorio russo, compresa quella della capitale, oltre a tre missili Neptune diretti verso obiettivi nel Mar Nero. Mosca sostiene che tutti i velivoli senza pilota e i missili siano stati intercettati e abbattuti. Le regioni colpite includono Bryansk, Rostov, Saratov, Voronezh, Kaluga, Kursk, Oryol, Ryazan, Tula, Belgorod, Tambov e l’area metropolitana di Mosca.

L’offensiva russa arriva a meno di 24 ore da una telefonata tra Vladimir Putin e Donald Trump, durante la quale il presidente russo avrebbe annunciato l’intenzione di «reagire contro l’Ucraina» in risposta a un precedente raid ucraino su basi aeree russe.Le sirene antiaeree sono risuonate in tutte le regioni dell’Ucraina. L’Aeronautica militare ucraina ha comunicato che diversi bombardieri strategici Tu-95MS si sono levati in volo, lanciando con ogni probabilità missili da crociera. Esplosioni sono state registrate a Kiev, Ternopil, nella regione di Khmelnytskyi, a Leopoli e a Lutsk.

A Kiev, i droni russi hanno colpito complessi residenziali e infrastrutture civili, provocando incendi e il crollo di detriti in numerosi distretti: Solomianskyi, Holosiivskyi, Darnytskyi, Dniprovskyi e Shevchenkivskyi. Il sindaco della capitale, Vitali Klitschko, ha riferito che almeno quattro persone hanno perso la vita e altre venti sono rimaste ferite, di cui sedici ricoverate. Secondo quanto riferito da DTEK, il principale operatore energetico privato del Paese, oltre 2.100 famiglie della sponda sinistra di Kiev sono rimaste senza elettricità a causa dei raid. In particolare, un drone ha colpito l’undicesimo piano di un edificio residenziale di 16 piani nel quartiere Solomianskyi, generando un vasto incendio. Tre persone sono state tratte in salvo. Anche un sito industriale della zona è stato interessato dalle fiamme. Nel distretto di Holosiivskyi, frammenti di drone hanno colpito un altro edificio, scatenando un incendio di proporzioni ancora imprecisate. Un istituto scolastico è rimasto danneggiato, mentre detriti sono caduti nei pressi di una stazione di servizio, colpendo un’auto. Un ulteriore attacco si è verificato al 17° piano di un condominio nel quartiere Darnytskyi. Le autorità hanno segnalato «danni rilevanti» anche in una stazione di servizio nel distretto Dniprovskyi. I raid hanno compromesso la linea metropolitana tra le stazioni Darnytsia e Livoberezhna, interrompendo il servizio: i lavori di ripristino sono in corso e dovrebbero concludersi entro 24 ore.

A Ternopil, città dell’Ucraina occidentale, droni Shahed e missili da crociera Kalibr hanno colpito siti industriali e infrastrutture, lasciando parte della popolazione senza corrente elettrica. Secondo il sindaco Serhii Nadal, cinque persone sono rimaste ferite e sono attualmente in cura.Nonostante la distanza dalla linea del fronte, anche la città di Lutsk, nell’Ucraina nordoccidentale, è stata presa di mira. Il sindaco Ihor Polishchuk ha dichiarato che almeno cinque civili sono rimasti feriti e che i danni hanno interessato il tetto di un edificio, automobili, attività commerciali e persino un ufficio pubblico. Secondo le autorità, l’attacco ha coinvolto 15 droni e sei missili. Il massiccio bombardamento russo è avvenuto all’indomani di un colloquio telefonico tra Putin e Trump, nel quale l’ex presidente statunitense ha messo in guardia sull’intenzione del Cremlino di rispondere all’«Operazione Spiderweb», l’attacco ucraino del 1° giugno che ha distrutto 41 bombardieri russi. Se da parte di Mosca non è arrivata alcuna dichiarazione ufficiale, Trump ha affermato che la reazione russa «non sarà piacevole». Tuttavia, la sequenza di attacchi aerei russi non è una novità. Già durante l’ultima settimana di maggio, Mosca aveva condotto una delle offensive più intense dall’inizio dell’invasione su larga scala, colpendo ripetutamente diverse città ucraine per tre notti consecutive.

© Riproduzione Riservata