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Dazi, accordo preliminare tra Usa e Cina in vista dell’incontro Trump-Xi

Dazi, accordo preliminare tra Usa e Cina in vista dell’incontro Trump-Xi

In Malesia i team negoziali di Cina e Stati Uniti hanno trovato un accordo di massima su dazi e commercio. In settimana atteso in Corea del Sud il faccia a faccia tra i due leader

Il 30 ottobre è sempre più vicino. In quella data dovrebbe andare in scena l’atteso incontro tra Donald Trump e Xi Jinping. Tema centrale sarà il tanto agognato accordo commerciale che dovrebbe finalmente porre fine alla “guerra dei dazi” scoppiata nell’aprile di quest’anno.

Dopo due giorni di trattative andate in scena nella capitale malesiana di Kuala Lumpur, dove peraltro si trova attualmente il Presidente Trump per il summit Asean, i team negoziali di Cina e Stati Uniti hanno annunciato di aver trovato un «consenso preliminare» in materia commerciale, propedeutico alla definitiva risoluzione delle tensioni tra le due superpotenze.

L’annuncio del Segretario americano

Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti Scott Bessent, intervenendo in un’intervista alla CBS News, ha affermato che la minaccia di Trump di imporre dazi del 100% sui prodotti cinesi a partire da novembre «è effettivamente fuori discussione».  

Da parte cinese, il segretario ha detto di aspettarsi acquisti «consistenti» di soia (l’anno scorso Pechino ha acquistato il 22% dell’intera soia prodotta negli Usa) e una «proroga» sui controlli alle esportazioni di terre rare e magneti derivati, fondamentali per il settore automotive, tech e militare americano.

«Mi aspetto quindi che la minaccia del 100% sia stata eliminata, così come quella dell’imposizione immediata da parte della Cina di un regime di controllo delle esportazioni a livello mondiale», ha affermato Bessent nell’intervista, dichiarando inoltre di ritenere che la Cina ritarderà le restrizioni sulle terre rare «di un anno, mentre le riesamina».

La Cina conferma

Da parte cinese, l’inviato commerciale Li Chenggang ha espresso la sua convinzione che le parti abbiano raggiunto un consenso in merito al fentanyl, la droga oppiacea che sta imperversando nelle periferie delle grandi città americane, i cui precursori chimici vengono spesso importati dalla Cina.

Li ha quindi lasciato intendere che gli Stati Uniti potrebbero revocare o ridurre il dazio del 20% imposto per esercitare pressioni su Pechino affinché blocchi il flusso di precursori.

Ha affermato inoltre che le due superpotenze affronteranno anche il tema riguardante le misure adottate dall’amministrazione Trump per imporre tasse portuali alle navi cinesi, nel tentativo di rivitalizzare la cantieristica navale americana, fatto che hanno spinto Pechino a imporre dazi di ritorsione sulle navi di proprietà, gestite, costruite o battenti bandiera statunitense.

Il negoziatore cinese ha descritto i colloqui come intensi e la posizione degli Stati Uniti come dura, ma ha salutato i progressi compiuti nelle discussioni. Entrambe le parti riferiranno ora i risultati ai propri leader in vista del vertice previsto tra Trump e Xi giovedì.

«Le attuali turbolenze e i colpi di scena sono cose che non vorremmo vedere», ha detto Li criticando velatamente le “montagne russe” daziarie a cui il Presidente Trump ha ormai abituato il mondo intero.

Strada spianata per l’incontro in Corea del Sud

Secondo quanto riferito dal capo negoziatore cinese, il vicepremier He Lifeng, le due parti hanno concordato di definire i dettagli specifici e di seguire le procedure di approvazione interne di ciascuna parte.

L’obiettivo finale sembra essere quello di arrivare all’incontro in programma il prossimo 30 ottobre in Corea del Sud con posizioni definite e pronte per essere messe nere su bianco dai due leader.

A margine del vertice ASEAN, cui il Presidente americano sta attivamente prendendo parte, Trump ha accennato a possibili incontri con Xi in Cina e negli Stati Uniti: «Abbiamo concordato di incontrarci. Ci incontreremo più tardi in Cina e poi negli Stati Uniti, a Washington o a Mar-a-Lago».

Gli occhi sono ora puntati in Corea del Sud, dove prima dell’inizio del vertice dell’Asia-Pacific Economic Cooperation Forum è previsto il primo faccia a faccia tra Xi Jinping e Donald Trump dopo il ritorno alla Casa Bianca di quest’ultimo.

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