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Borsa: lo spauracchio della tempesta d’agosto

Borsa: lo spauracchio della tempesta d’agosto

Tra gli operatori dei mercati, aleggia lo spettro di un crollo estivo dei listini. Ma c’è chi invita a non fare inutili allarmismi.

Attese, paure e scongiuri. Si può riassumere in 3 parole il sentiment di molti investitori di borsa che, con l’inizio del mese di agosto, temono  adesso il solito crollo dei listini di mezza estate: lo stesso che avvenne l’anno scorso, quando la salute di Eurolandia cominciò ad aggravarsi, oppure nel 2007, in occasione della crisi dei mutui sub prime (i finanziamenti immobiliari sottoscritti dalle famiglie americane con un basso merito di credito e finiti in sofferenza).

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VOLUMI A SINGHIOZZO.

Le paure della comunità finanziaria hanno una ragion d’essere ben precisa: poiché ad agosto molti operatori sono in vacanza e i volumi di scambio dei titoli sono ridotti all’osso, la speculazione può trovare un terreno abbastanza fertile per fare danni. In altre parole, bastano pochi movimenti di denaro sul mercato, magari provenienti da qualche grande investitore, per provocare brusche oscillazioni degli indici. Già qualche settimana fa Ad van Tiggelen, gestore  di Ing Investment Management, ha suonato un campanello d’allarme: “nell’attuale scenario dei mercati”, ha scritto van Tiggelen in un report pubblicato alle soglie dell’estate, “il rischio di caduta degli indici sembra più probabile dei movimenti al rialzo”.

IN ATTESA DELLA BCE.

A ben guardare, però, i ribassi pronosticati dal gestore sono già arrivati nei mesi passati, almeno in Italia: l’indice Ftse Mib di Piazza Affari, per esempio, dagli inizi di luglio ha perso quasi il 3,5% e nell’ultimo anno ha ceduto oltre il 24%. Ora, invece, per il listino milanese potrebbe addirittura aprirsi una fase di crescita, intervallata però da diversi alti e bassi. “Molto dipenderà dall’esito della riunione della Banca Centrale Europea di domani”, dice Marco Dall’Ava, capo analista per l’Italia di Xtb-Brokers. Se il presidente della Bce Mario Draghi riuscirà a vincere il braccio di ferro con la Bundesbank e a mettere in campo un piano per salvare l’Europa, a detta di Dall’Ava i listini potrebbero imboccare decisamente  la strada del rialzo per tutto il mese di agosto. Altrimenti, c’è il rischio di una retromarcia dei mercati nel breve termine, seppur di portata ridotta, cioè nell’ordine del 4-5%.

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UN PO’ DI OTTIMISMO.

Il temuto crollo, insomma, secondo alcuni operatori non ci sarà. “Per esperienza personale, sono convinto di una cosa: le tempeste sui mercati non arrivano mai quando vengono annunciate  in anticipo”, dice Erasmo Paolella, analista tecnico di Jc&Associati, secondo il quale l’indice Ftse Mib, entro fine mese, potrebbe piuttosto tornare attorno alla soglia dei 14.400 punti, con una crescita di quasi il 4% rispetto ai livelli attuali. Ciò non significa, però, che per Piazza Affari si stia aprendo una lunga stagione all’insegna dei rialzi.

Più semplicemente, secondo Paolella, la bufera sui listini arriverà un po’ più tardi del previsto, probabilmente in settembre o in autunno. “Oggi tutte le attenzioni della stampa finanziaria sono concentrate sulla borsa italiana o su quella spagnola, che hanno già perso molti punti”, dice ancora l’analista, “e gli investitori non si sono accorti che le piazze finanziarie principali, come Wall Street o Francoforte, hanno invece già corso parecchio”. L’indice tedesco Dax, per esempio, dall’inizio dell’anno ha guadagnato quasi il 15%: quel tanto che basta per aspettarsi una brusca retromarcia prima della fine del 2012.

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