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Roma, imbrattata la Sinagoga di Monteverde: la Procura indaga per odio razziale

Roma, imbrattata la Sinagoga di Monteverde: la Procura indaga per odio razziale

I pm, coordinati da Francesco Lo Voi, indagano per danneggiamento aggravato dall’odio razziale, mentre la Digos è al lavoro per trovare i responsabili

Per le scritte antisioniste comparse sui muri della Sinagoga nel quartiere Monteverde di Roma, i pm indagano per odio razziale. L’atto intimidatorio contro la comunità ebraica ha sollevato ieri la ferma condanna da parte delle istituzioni. 

Gli ultimi sviluppi

È stato confermato stamattina che i pm, coordinati dal procuratore Francesco Lo Voi, procedono per il reato di danneggiamento aggravato dall’odio razziale. La Procura di Roma sta anche aspettando l’informativa della Digos sull’accaduto: le immagini di videosorveglianza sono al vaglio delle forze dell’ordine visto che avrebbero ripreso i due responsabili.  

La sinagoga vandalizzata

Due persone incappucciate, nella notte tra domenica e lunedì, hanno preso di mira l’esterno della sinagoga Beth Michael di via di Villa Pamphili, scrivendo sui muri frasi antisioniste come «Palestina libera» e «Monteverde antisionista e antifascista». Hanno inoltre imbrattato con della vernice nera la targa in memoria di Stefano Gaj Tachè: il bambino di soli due anni ucciso dai terroristi palestinesi nell’attentato del 9 ottobre del 1982 a Roma. 

Reazioni

A denunciare l’atto intimidatorio è stato il presidente della comunità ebraica di Roma, Victor Fadlun: «All’indomani dell’ennesima manifestazione pro Pal, al tempio di Monteverde è stata profanata la targa di intitolazione a Micheal Stefano Gaj Tachè, un bambino di soli due anni assassinato dal terrorismo palestinese nel 1982 in un attacco al Tempio maggiore». E ha chiesto al Governo di «fermare questa spirale d’odio». Immediati sono stati i gesti di solidarietà espressi alla comunità ebraica. Nella giornata di ieri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiamato Fadlun, per esprimergli «solidarietà dopo il grave gesto intimidatorio». A intervenire in merito sono stati anche i due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini. Il primo ha dichiarato: «Contro ogni fantasma del passato, basta antisemitismo, basta odio». Il secondo, esprimendo «totale condanna per questo gesto vile e vigliacco», ha lanciato un avvertimento: «In Italia non c’è spazio per l’odio e l’antisemitismo». Parole di condanna sono arrivate anche dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha detto: «Le scritte comparse nella notte al tempio Beth Michael a Monteverde sono un gesto infame che ferisce la Comunità Ebraica e offende l’intera città»

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