Il carro funebre si è allontanato dalla chiesa di Militello per accompagnare Pippo Baudo al cimitero, dove sarà sepolto nella tomba di famiglia, accanto ai genitori. Tra le rose rosse che ricoprono la bara spicca una rosa blu: «Perché a lui piacevano tanto», ha spiegato Dina Minna.
Al termine della messa, il feretro di Pippo Baudo, seguito dai familiari, è stato portato a spalla sul sagrato della chiesa di Santa Maria della Stella. Lungo la navata è stato accolto da un lungo applauso, rinnovato poi all’uscita, quando la bara ha raggiunto la piazza gremita. Qui la folla, tra commozione e affetto, ha accompagnato il conduttore con un coro spontaneo: «Pippo, Pippo, Pippo».
Nel suo intervento in chiesa, il sindaco di Militello Val di Catania e amico personale di Pippo Baudo, Giovanni Burtone, lo ha ricordato come «un familiare» per la comunità. Il primo cittadino ha sottolineato il legame profondo tra il presentatore e la sua città natale, definendolo «un grande italiano». «Era l’Enrico Mattei della Rai. Mancherà ai familiari, agli amici, a Militello, a tutta l’Italia», ha detto Burtone.
Nell’omelia, don Giuseppe Albanese ha ricordato l’orgoglio di Militello per il suo figlio più illustre, sottolineando i «semi di bene che ha sparso nella sua vita». Pippo Baudo, ha detto il sacerdote, è stato un pezzo di storia dell’Italia del dopoguerra, poiché «è entrato sempre felicemente nelle case degli italiani».
«Siamo qua per rendere l’ultimo saluto terreno nella luce della fede che ci accomuna. Ma non dobbiamo vivere questo momento come un distacco senza ritorno, ma come un arrivederci nella speranza della resurrezione», ha proseguito don Albanese, richiamando anche il legame profondo del conduttore con la Sicilia: «Siamo nella sua terra natale ed è stata commovente il benvenuto che questa notte è stato riservato a Pippo per concludere il suo cammino terreno nella terra che gli ha dato i natali».
Il sacerdote ha poi ricordato l’ultimo periodo di malattia di Baudo, il suo forte senso di giustizia e di verità: «In una società, la nostra, spesso inquinata da tanti virus, con la sua condotta in più circostanze ha affermato il bene, la gratuità, il dono di se stesso ai poveri. Spesso mi ha detto: il successo, e lui ne ha avuto tanto, non basta a riempire il cuore, non basta a rendere felici».
Non è mancato infine un riferimento all’impegno civile del presentatore: «coraggio contro la mafia, un male da estirpare ricercando sempre e comunque la legalità».
Al termine dell’omelia la chiesa è esplosa in un lungo applauso, subito raccolto anche all’esterno, dove una folla gremita segue la funzione dai maxi-schermi allestiti in piazza.
Non manca l’omaggio delle istituzioni. In chiesa è presente il presidente del Senato, Ignazio La Russa, che al Tg1 dichiara: «Io ho fatto poca strada per venire, ma ne avrei fatta anche molta di più per ricordare Pippo. Io l’ho scoperto a nove anni». Tra i banchi siedono anche il ministro del Made in Italy Adolfo Urso, il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, il presidente della Regione Renato Schifani e una dozzina di sindaci con la fascia tricolore, tra cui Enzo Trantino, primo cittadino di Catania.
Nella chiesa di Militello Val di Catania, oltre a numerosi cittadini, partecipano anche il presidente della Regione Renato Schifani, il cantante Al Bano, la showgirl Lorella Cuccarini, il conduttore Alberto Matano, il cantante Gigi D’Alessio e il regista televisivo Michele Guardì. Assente, invece, Katia Ricciarelli, ex moglie di Pippo Baudo.
“Le ultime settimane sono state per Pippo Baudo di grande sofferenza. Era sotto morfina, però lucido. E, comunque, per lui è stato un tempo, sono parole sue, di purificazione, di liberazione”. Lo ha raccontato don Giulio Albanese, padre spirituale del conduttore, lasciando la camera ardente a Militello Val di Catania, dove gli è stato vicino negli ultimi mesi.
Riguardo ai figli di Baudo, don Albanese ha aggiunto: “Se Pippo Baudo ha detto tutto quello che voleva dire ai suoi figli? Quello che posso dirvi è che mi ha detto solo di ricordare i suoi figli e che gli ha voluto bene. Devo dire che lo ha ripetuto costantemente. Mi diceva: ‘Forse a volte non ci sono riuscito, ho fatto fatica a essere esplicito, ma ho sempre voluto bene ai miei figli’”.
Pippo Baudo, il padre spirituale: «Ultime settimane di grande sofferenza. Era sotto morfina»
A Militello, nella chiesa di Santa Maria della Stella, molti cittadini si sono recati alla camera ardente di Pippo Baudo per l’ultimo saluto al conduttore.
