«Natale da sospetto assassino», osserva Alessandro Sallusti introducendo l’intervista. Andrea Sempio torna così a parlare pubblicamente del delitto di Garlasco e lo fa con una frase netta: «Non ho ucciso Chiara Poggi». L’uomo, indagato per l’omicidio della ragazza avvenuto nel 2007, si racconta a 10 Minuti su famiglia, amicizia con Marco Poggi e vita privata.

Famiglia e legami: tornare a casa da sospetto
Sempio è tornato a casa dei genitori dopo la riapertura dell’inchiesta. Descrive la sua come «una famiglia molto unita» priva dell’omertà di cui è stata incolpata. Un’accusa che lo lascia «abbastanza indifferente». Nello stesso contesto si inserisce il rapporto con Marco Poggi, fratello di Chiara, che resta secondo Sempio, un’amicizia solida, anche se oggi i contatti sono più rari: «Sarebbe un disastro uscire a cena io e lui».
La vita privata e il silenzio
Nell’intervista emerge anche la vita privata dell’uomo senza però fornire dettagli sulle sue relazioni per tutelare la privacy delle persone coinvolte. «Non sono fidanzato, ma sono amato», precisa, escludendo qualunque suggerimento di far parlare pubblicamente una ex compagna per migliorare la sua immagine pubblica.
L’unica figura femminile citata esplicitamente è Angela Taccia, sua legale e amica d’infanzia, con cui descrive un rapporto «fraterno».
Intercettazioni, diari e frasi contestate
Un capitolo rilevante riguarda le intercettazioni e i diari personali. Sempio fornisce la sua versione dell’audio sui «maschi alfa», una teoria che non condivide, ma che ha spiegato in quella conversazione definendola «una cavolata» che sminuisce le donne. Per quanto riguarda i diari, invece, racconta di averli sfruttati come strumento di sfogo, paragonandoli a «una seduta dallo psicologo con se stesso». La frase incriminata «ho fatto cose inimmaginabili», contenuta in un appunto, viene ricondotta a una giornata di forte «caos» emotivo e non a fatti gravi o criminali.
Il caso Stasi e la paura di una condanna da innocente
Parlando di Alberto Stasi, unico condannato in via definitiva per l’omicidio di Chiara Poggi, Sempio non pensa direttamente a lui, ma riflette sulla possibilità «che lui possa essere innocente» e di trovarsi nella stessa situazione: «Io sto rischiando di andare verso quella condizione». Una consapevolezza che alimenta la sua preoccupazione, ma non una vera e propria paura, assenza che gli è valsa l’accusa di essere «troppo freddo» anche di fronte alla rivelazione delle foto che lo ritraggono nel giorno del delitto. Immagini che, a suo dire, non fanno altro che confermare le sue dichiarazioni a verbale.
Alla domanda diretta se abbia ucciso Chiara Poggi, il sospettato risponde con un secco «no». Un altro Natale da indagato e ancora una volta Sempio ribadisce con fermezza la sua innocenza.
