A distanza di quasi vent’anni dall’omicidio di Chiara Poggi, si riapre uno dei casi giudiziari più controversi d’Italia. Oggi a Pavia è il giorno dell’incidente probatorio nell’ambito della nuova inchiesta sul delitto di Garlasco. Al centro dell’udienza – presieduta dal Gup Daniela Garlaschelli – c’è il conferimento dell’incarico per una maxi consulenza genetica che potrebbe riscrivere le sorti del processo.
Gli esperti nominati, Denise Albani per la perizia genetica e Domenico Marchigiani per quella dattiloscopica, avranno il compito di analizzare tracce di materiale biologico ritrovate sotto le unghie della vittima. I risultati verranno confrontati con i profili genetici di Andrea Sempio – oggi formalmente indagato per omicidio in concorso – e di Alberto Stasi, già condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio della giovane.
Ma la nuova fase investigativa va ben oltre: saranno prelevati campioni di DNA anche da persone mai indagate finorama che frequentavano abitualmente la villetta teatro del delitto. Tra questi figurano le gemelle Cappa, un amico di Stasi (Marco Panzarasa), e tre amici di Andrea Sempio e Marco Poggi: Roberto Freddi, Mattia Capra e Alessandro Biasibetti. Il prelievo coinvolgerà inoltre il medico legale e alcuni inquirenti che parteciparono alle indagini iniziali, per escludere eventuali contaminazioni.
L’estensione dei prelievi ha un solo obiettivo: trovare riscontri certi che permettano di confrontare i nuovi campionicon le tracce rimaste senza risposta nelle analisi precedenti.
Le operazioni peritali cominceranno ufficialmente il 17 giugno, mentre la prossima udienza per l’incidente probatorio è stata fissata al 24 ottobre. In quell’occasione si discuteranno gli esiti delle consulenze, destinate a diventare un nuovo snodo chiave del caso.
I legali a confronto: tra riscrittura della storia e verità già accertata
“Oggi è solo una tappa, ce ne saranno altre”, ha dichiarato l’avvocato Antonio De Rensis, legale di Stasi. “Vedo grande determinazione negli inquirenti. Ci aspettiamo che questa indagine possa riscrivere la storia”, ha affermato davanti alla Procura di Pavia. Sebbene una revisione del processo non sia per ora la priorità della difesa, lo scenario resta aperto.
Di segno opposto la posizione dell’avvocato Gian Luigi Tizzoni, legale della famiglia Poggi, che ha ribadito: “Siamo per la verità che è già stata accertata. Non ci opponiamo agli accertamenti, ma ci auguriamo che vengano letti alla luce di tutto ciò che è stato fatto finora. Altrimenti, sarebbero lavori inutili”.
In parallelo, proseguono le ricerche di possibili reperti nei canali attorno a Garlasco. “Mi sorprende che questi accertamenti non siano stati fatti prima”, ha commentato ancora Tizzoni. “La zona è piena di canali, anche vicino a casa di Stasi. È giusto esplorare anche lì”.