Supercoppa: la "nuova" Juventus contro la "vecchia" Lazio

Juventus batte Lazio sei a zero. Non è la proiezione improvvisata di un mago da salotto, bensì il conto dei giocatori bianconeri che non prenderanno parte alla gara di Supercoppa italiana rispetto alla sfida di Coppa Italia del maggio scorso. 

I sei bianconeri che non scenderanno in campo in Supercoppa

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Marco Storari si è accasato al Cagliari

I sei bianconeri che non scenderanno in campo in Supercoppa

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Arturo Vidal ha scelto il Bayern Monaco

I sei bianconeri che non scenderanno in campo in Supercoppa

ANSA/ MAURIZIO DEGL' INNOCENTI
Andrea Pirlo è stato sedotto e conquistato dalle sirene di New York

I sei bianconeri che non scenderanno in campo in Supercoppa

Fernando Llorente

I sei bianconeri che non scenderanno in campo in Supercoppa

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Carlos Tevez ha chiesto e ottenuto di tornare nel "suo" Boca Juniors

I sei bianconeri che non scenderanno in campo in Supercoppa

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Giorgio Chiellini non sarà in campo a Shanghai per infortunio

Come è noto, la Lazio del presidente Lotito ha sposato la linea della continuità, per la felicità di buona parte dei suoi tifosi, spaventati e non poco dall'idea di perdere sul mercato i pezzi migliori della squadra, e certo, pure di Giovanni Trapattoni, sostenitore numero uno della teoria "squadra che vince, non si cambia". Tra campo e panchina, la squadra di Stefano Pioli è cambiata pochissimo. Nelle ultime settimane hanno preso casa nella capitale i difensori Hoedt (Az Alkmaar), Patric (Barcellona), i centrocampisti Morrison (Cardiff) e Milinkovic (Genk) e l'attaccante Kishna (Ajax). Pregevolissimi inserimenti, sia chiaro, che tuttavia non sposteranno di un capello (almeno inizialmente) le gerarchie già consolidate. Le partenze? Mauri a parte, nulla di travolgente. Per una verità che si nasconde nella probabile formazione alla quale Pioli girerà le chiavi della rivincita dell'Olimpico. Nel dettaglio: Marchetti in porta; difesa a quattro con Radu, Gentiletti, De Vrij e Radu; centrocampo a tre con Onazi, Biglia e Cataldi; e attacco da fuochi d'artificio con il trio delle meraviglie Felipe Anderson-Candreva-Klose. Uniche due variazione rispetto all'undici schierato per la Coppa Italia, Marchetti al posto di Berisha e Onazi per Lulic. Sfumature, non rivoluzioni.

Al contrario, la Juve si è guardata allo specchio e al ritorno da Berlino ha definito la via per la definitiva affermazione fuori e dentro l'Italia. Fuori i leader della prima ora e i comprimari di provata affidabilità, vedi Tevez, Pirlo, Vidal, Storari, Pepe, Ogbonna e Matri, dentro giocatori tutti da verificare sul palcoscenico delle grandi sfide made in Italy. Ovvero, Dybala, Mandzukic, Zaza, Rugani, Khedira e Neto. Con Llorente che sta più di là (Real Madrid, Arsenal, Manchester United, soltanto per dire le più quotate), che di qua. Leggi del mercato, vai a capirle. Le differenze tra la finale di Coppa Italia e il duello in Supercoppa? Tante, tantissime, anzi, di più. Era Storari, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Evra, Llorente, Tevez. Sarà probabilmente Buffon, Barzagli, Bonucci, Caceres, Lichtsteiner, Sturaro, Marchisio, Pogba, Evra, Mandzukic, Dybala. Appunto, sei cambi su undici. Per necessità di infermeria (Chiellini), ma soprattutto per decisioni in sede di calciomercato. E i cambiamenti sarebbero stati addirittura di più se Khedira e Morata non si fossero fatti male negli ultimi quindici giorni. Insomma, un'altra Juve, da testare sul campo nel primo appuntamento vero dell'anno, contro la "vecchia" Lazio, uguale a se stessa, quindi saggia e impetuosa. Chi la spunterà? Domani alle 14 il verdetto. 

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