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Obama-Renzi: oggi il faccia a faccia alla Casa Bianca

Matteo Renzi ha sempre detto di aver avuto due modelli "stranieri": Tony Blair e Barack Obama. Al primo, ha offerto una pizza a Palazzo Chigi durante una recente visita romana dell'ex primo ministro britannico; con il secondo, c'è già stato un faccia a faccia nel corso del viaggio che un anno fa portò il presidente americano a Roma per incontrare Papa Francesco. 

Ora, l'ospitalità viene ricambiata. Renzi vola a Washington per una visita di stato domani all'insegna degli onori, ma anche dei chiarimenti su due importanti nodi di politica estera che tanto interessano a Obama: la Russia di Vladimir Putin e la guerra all'Isis nel teatro libico.


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Renzi e Obama (con le rispettive consorti) si incontrano a NYC, 23 settembre 2014
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Matteo Renzi incontra Barack Obama a Villa Madama. Roma, 27 marzo 2014
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IL LEGAME CON WASHINGTON. I rischi dell'isolazionismo europeo, dovuti alle forti divisioni nazionaliste in seno all'Ue, e le spinte della globalizzazione, obbligano Roma e Bruxelles a ripensare agli storici legami con gli Stati Uniti, tradizionale partner dell'Europa. Le domande sono molte: quale ruolo in futuro per la Nato? Quale equilibrio trovare nell'Europa dell'Est tra Washington e Mosca? (Barack Obama e Matteo Renzi a Palazzo Madama)

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Un momento dell' incontro tra Barack Obama e Matteo Renzi a Villa Madama. Roma, 27 Marzo 2014


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Barack Obama incontra il Premier Matteo Renzi a Villa Madama. Roma, 27 Marzo 2014


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27 marzo 2014. Il Presidente USA Barack Obama accolto dal Presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, a Villa Madama a Roma

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27 marzo 2014. Il Presidente USA Barack Obama accolto dal Presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, a Villa Madama a Roma. 


 Barack Obama da Papa Francesco - Foto


Obama a Roma: da Papa Francesco, a Napolitano fino a Renzi


Il presidente del consiglio avrà un trattamento di prim'ordine: dormirà alla Blair House, l'edificio lungo la Pennsylvania Avenue dove vengono ospitate le delegazioni di altri paesi in visita ufficiale negli Stati Uniti; cenerà alla Casa Bianca e terrà una conferenza stampa insieme a Barack Obama.

Il protocollo della Casa Bianca
Tutti segnali di molta attenzione e rispetto, se si pensa al protocollo della presidenza Usa riguardante i leader stranieri. Solo una di cena di stato o l'invito a Camp David per il fine settimana avrebbe potuto trasformare questo viaggio americano di Renzi in un qualche cosa di più nel rapporto con Barack Obama e di conseguenza con il il governo americano.

In diverse occasioni, la Casa Bianca ha mandato segnali per far capire che guarda con benevolenza alle iniziative del giovane premier italiano, anche se a Washington hanno fatto fatica a capire il perché del passaggio dal governo Letta a quello guidato da Matteo Renzi.

Questo un anno fa. Ora la situazione è diversa. I pragmatici statunitensi pensano che per un paese così'delicato per la zona Euro come l'Italia la priortà sia soprattutto la stabilità del governo e quindi ora non perdono molto più tempo nel tentare di comprendere come siano nate le varie operazioni di palazzo.

I chiarimenti sulla Russia 

Quello che Barack Obama però vorrà capire da Matteo Renzi è il perché della sua visita a Vladimir Putin nello scorso marzo. Per gli Usa, quel viaggio a rotto quella cortina di isolamento (o apparente tale) che l'Occidente aveva creato attorno al leader russo con il varo delle sanzioni decise dopo lo scoppio della crisi ucraina.

E'vero che anche Angela Merkel e Francois Hollande si erano recati al Cremlino per colloqui con Putin, ma si trattava di una missione europea per convincere la Russia a firmare la tregua con Kiev, come poi è avvenuto.

Quello di Renzi è stata invece un'iniziativa unilaterale. In un momento in cui Obama è impegnato nell'aumentare la pressione sulla Russia affinché abbandoni la causa dei secessionisti ucraini, quella visita ufficiale del premier italiano ha suscitato molta perplessità nell'amministrazione americana.

Cosa fare contro l'Isis?

L'altro tema è la Libia. Obama e Renzi sono d'accordo sul fatto che l'Isis debba essere fermato e che per raggiungere questo risultato, per ora, si debba puntare sulla stabilità di un governo di unità nazionale in Libia, la via che sta perseguendo l'Onu attraverso gli sforzi del suo inviato speciale.

I due però parleranno anche e soprattutto del fatto che l'Italia è ormai un paese in prima fila nella lotta al terrorismo, con l'Isis a qualche centinaia di chilometri dalle sue coste. Come sgominare potenziali pericoli e minacce ? Quali mezzi impiegare?  

L'ipotesi di un intervento armato è ben lontana. Obama è contrario e anche Renzi, dopo le prime dichiarazioni belliciste dei suoi ministri, ha detto con chiarezza che preferisce seguire altre vie.

Nonostante questo, il tema sarà sul tavolo dell'incontro. Anche solo come possibile prospettiva. Obama vorrà saggiare le possibili intenzioni del primo ministro italiano se si dovesse trovare di fronte a una drammatica scelta. 

Michelle a Milano

Ultimo tema sarà Expò. La presenza di Michelle Obama a Milano verso la fine di giugno sembra certa, mentre anche presidente, in quei giorni in viaggio di stato in Europa, potrebbe decidere di fare un salto a visitare l'esposizione milanese.

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