Economia
August 28 2020
Nell'estate 1990 fu lanciata la Renault Clio, una piccola dagli spazi generosi e dalla linea innovativa che avrebbe rappresentato la seconda "rivoluzione francese" dopo il lungo successo di vendite delle Renault 4 e 5.
La Clio era stata concepita proprio per sostituire quest'ultima, una vettura lanciata nel lontano 1973 ma ancora in commercio alla fine degli anni '80 con il restyling e il cambio di nome in "Supercinque". La sfida era ardua anche perché all'epoca il gruppo della losanga versava in condizioni economiche negative dopo la fallimentare esperienza americana dagli anni ottanta che non era riuscita a fare breccia nella clientela statunitense non ancora abituata alle piccole europee.
Il progetto X-57 della Clio si sviluppò a partire dal 1985, ed i vertici di Boulogne-Billancourt puntarono subito su un rinnovamento totale del design a vantaggio dell'abitabilità e dell'economicità. La piccola Clio, per volontà della nuova politica del gruppo, rappresentava un salto qualitativo rispetto al passato delle Renault prodotte sino ad allora nel suo segmento: la qualità costruttiva prevalse rispetto all'idea spartana che aveva caratterizzato le sue antenate, così come la possibilità di scelta negli optional e nelle motorizzazioni che rendevano la Clio paragonabile a una vettura di fascia superiore.
La prima serie partì con due allestimenti, uno di base (RN) e uno più accessoriato (RT) che comprendeva vetri elettrici anteriori e chiusura centralizzata. I motori partivano inizialmente dal 1,1 litri ereditato dalla Supercinque passando per un 1,2 litri fino ad un performante 1,4 litri da 78 cavalli. I consumi erano contenuti anche grazie all'aerodinamica che permetteva di ottenere un cx basso, di appena 0,31. Le caratteristiche di stabilità e affidabilità della Clio e il grande successo internazionale (che portò nel 1991 al riconoscimento di auto dell'anno) unitamente allo sviluppo tecnologico dei motori Renault, risultarono nel lancio della prima versione "spinta", una 1.8 16 valvole in grado di erogare ben 137 cavalli. La vena sportiva della piccola francese fu portata agli estremi con il lancio in edizione limitata della Clio Williams, progettata in collaborazione con il team di Formula 1 motorizzato Renault (allora all'apice dei successi con il francese Alain Prost). La vettura era una vera e propria "bomba", spinta da un due litri da ben 147 cavalli per una velocità di punta di 215 Km/h. Oggi i pochi esemplari esistenti sono ricercatissimi dai collezionisti di tutto il mondo.
La saga della Clio passerà attraverso diversi restyling, il primo nel 1994 che riguardò soltanto alcuni ritocchi. Quattro anni più tardi uscirà invece la versione rinnovata, con linee bombate caratteristiche della fine degli anni novanta. La seconda serie vedrà come modello di punta una "esagerata" versione dotata di un motore 6 cilindri a V di 3 litri caratterizzata da prese d'aria laterali simili a quelle delle vetture da pista e in grado di spingersi fino ai 245 Km/h. La terza serie, meno originale delle altre due, fu lanciata nel 2005 in un periodo di crisi per gli insuccessi commerciali della casa della losanga e puntò in modo sostanziale all'aumento delle dimensioni del corpo vettura, tendenza comune a tutte le utilitarie delle case di tutto il mondo. La terza serie fu caratterizzata dall'introduzione di una versione familiare, la SporTour.
E'il 2012 quando al Salone di Ginevra compare la quarta serie, completamente rinnovata e caratterizzata da linee bombate e dall'aerodinamica accentuata, con l'introduzione di un nuovo motore da tre cilindri di 0,9 litri capace di ben 75 cavalli.
La corsa della Clio non si arresta: la piccola francese venduta in oltre quindici milioni di esemplari (compreso il Giappone dove sarà ribattezzata Lutetia per la precedente presenza sul mercato nazionale della Honda Clio) proseguirà il suo glorioso cammino. La quinta serie infatti è già una realtà. Lanciata nel 2019, presenta il primo modello ibrido della sua trentennale storia, la E-Tech Hybrid, dotata di un doppio propulsore che può viaggiare in città fino all'80 % del tempo in modalità full electric senza trascurare le prestazioni extraurbane grazie alla potenza di 140 cavalli.
Il successo della Clio prosegue dunque senza sosta, fin da quell'estate del 1990 quando per la prima volta accese i suoi fari. Rigorosamente gialli, come voleva allora la normativa francese.