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«Vi racconto storie d’amore bestiali (ma molto umane)»

«Vi racconto storie d’amore 
bestiali 
(ma molto umane)»

I pesci palla disegnano mandala nella sabbia per trovare una compagna. I delfini stuprano le loro femmine. I pappagalli sono fedeli, le rondini traditrici. E gli orsi si sballano con funghi allucinogeni. L’etologo e volto tv Vincenzo Venuto analizza le analogie uomo-animale e anticipa i contenuti del suo libro Il gorilla ce l’ha piccolo.


Natura matrigna e avara. Il pene di un gorilla adulto di due metri di altezza e 180 chili di peso è lungo tre centimetri. Eretto. Vincenzo Venuto, celebre etologo, divulgatore scientifico, autore televisivo si è chiesto il perché di tanta mestizia. E da questa domanda ne è nato prima un podcast di successo e poi un libro, appena uscito per HarperCollins, dal titolo esilarante: Il gorilla ce l’ha piccolo. «Rispondere è la scusa per aprire scenari curiosi sulla sessualità non solo del gorilla, ma anche di tutti gli animali compreso l’uomo» racconta a Panorama il conduttore del programma Melaverde (Mediaset).

Parlare dell’uomo come fosse un animale potrebbe essere alquanto rischioso.

Una cara amica mi ha detto che non potevo permettermi di farlo. Ma noi siamo scimmie nude con pochi peli. Certo, guardare l’uomo dal punto di vista dell’etologo è complicato. Io ci ho provato. Gli animali possono darci una chiave di lettura dei nostri comportamenti.

Allora cominciamo dalle femmine. Nel libro afferma che in tutte le specie sono loro a scegliere i maschi. È davvero così?

Sì, perché rispetto al maschio si sobbarcano l’investimento più importante: dare alla luce i piccoli. C’è un forte sbilanciamento: entrambi vogliono la stessa cosa, ma con fatiche diverse.

Eppure sembra che, almeno nella fase del corteggiamento, il maschio sia quello che si affatica maggiormente.

Vero. Deve dimostrare che è il migliore, che i suoi geni sono i più forti, deve saper combattere e cantare come Luciano Pavarotti. I manachini e gli uccelli del paradiso fanno addirittura danze spettacolari. Sembrano Michael Jackson.

Perché poi cambiano gli equilibri?

Un uomo produce miliardi di spermatozoi con una eiaculazione, mentre la donna genera solo una cellula uovo ogni mese. E mentre per nove mesi si porta il piccolo nella pancia, io parto per i Caraibi. Nasce il bebè e io sono in barca a vela. Lei lo allatta per almeno un anno, mentre io posso essere già stato con 80 donne. Per forza scelgono sempre e solo le donne.

In natura in base a quali principi?

Sono rimasto colpito dal pesce palla giapponese. È brutto, bianco. Ma con pazienza infinita disegna un mandala nella sabbia che poi viene spazzato via dalle onde. Il suo lavoro è immenso. Mi sono chiesto perché si sottoponesse a questa immane fatica per qualcosa di così effimero.

Perché?

Per essere lui il preferito. L’artista piace sempre e se uno sa fare un’opera così è sicuramente anche un padre capace, con buoni geni. Le femmine oltre agli artisti prediligono i maschi belli, come il pavone. La loro coda meravigliosa attrae. Oppure i più forti e in quel caso si trovano costretti a combattere, come fanno i cervi. In tutti questi esempi però non c’è alcuna forma di collaborazione nel crescere i piccoli.

Quale specie si dedica a fare il padre a tempo pieno?

Quasi tutti gli uccelli monogami, come pappagalli, albatros, pinguini, si occupano dei piccoli. Così come i lupi e gli sciacalli che vivono in branco. In questi casi la femmina usa un altro criterio: il prescelto è chi sa aiutare a costruire il nido.

Ci sono anche femmine crudeli?

Accoppiarsi tra ragni è molto rischioso. I maschi per addolcire la compagna le portano regali e donano il loro corpo per la riproduzione. Per la mantide religiosa invece l’eiaculazione avviene dopo che lei gli ha mozzato la testa.

Allora è solo un’illusione l’idea di una natura meravigliosa?

Non esiste Walt Disney nel mondo animale. I delfini violentano le femmine che non accettano un rapporto sessuale. Il branco la blocca e tiene ferma, mentre ne abusa a turno. Sono stati osservati 14 maschi di delfini circondare e stuprare un’unica femmina. Tra i pinguini accadono violenze terribili anche sui pulcini. In Olanda il biologo Kees Moeliker ha visto un germano reale fare sesso per 75 minuti con l’amico ormai morto. Ma gli animali non sanno cosa sia giusto o sbagliato. Hanno solo bisogni da soddisfare. Non hanno un’etica, come noi che invece abbiamo una coscienza.

Il tradimento è a loro insaputa?

La regola generale è che nei mammiferi vige la poligamia.

Dovrebbe essere così anche tra noi?

Nasciamo poligami, ma ci siamo inventati una sorta di monogamia, che è importante. La dimensione dei nostri organi sessuali ci racconta che non siamo traditori come i bonobo, specie di scimpanzé nani, ma neanche monogami come i gorilla.

Tradiscono di più i maschi o le femmine?

Entrambi, ma per ragioni diverse. I primi, avendo a disposizione così tanti spermatozoi, più si accoppiano e meglio è. La femmina invece lo fa per diversificare i geni. La diversità è un valore.

Chi è sessualmente fantasioso?

Hanno cronometrato rapporti sessuali dei pappagalli durati fino a 51 minuti. I bonobo e i pipistrelli sono tra i pochi a praticare sesso orale, così ripuliscono i genitali femminili da altri rapporti.

E i più incalliti fedifraghi?

Sono i presunti monogami. Nicola Saino, etologo dell’Università di Milano, aveva condotto uno studio sui nidi delle rondini, simbolo della casa, della famiglia. E scoprì che il 33 per cento dei piccoli erano illegittimi. La stessa cosa è stata fatta con un’altra specie che si pensava fosse assolutamente fedele: i cigni. Anche loro malandrini. Spero che nessuno faccia uno studio sui pappagalli, mi cadrebbe un mito. Loro sono i veri monogami sessuali. Quando si forma una coppia è indissolubile.

Un capitolo è dedicato alla devianza. Anche gli animali si sballano?

Ci sono animali che si drogano, come i lemuri con dei millepiedi colorati che vivono nella foresta o gli orsi bruni con un fungo, l’ovolo malefico. Altri invece si ubriacano: gli alci con le mele mature, mentre gli elefanti si «fanno» di frutta fermentata. Lo sballo accende i centri del piacere nel cervello.

E l’omosessualità?

Esiste in natura, ma è stata descritta soprattutto in cattività. C’è solo un caso, quello degli albatros delle Hawaii, dove il 70 per cento sono femmine. Spesso formano coppie tra loro. E se capita che una ha un piccolo, vengono cresciuti con grande cura.

Gli animali capiscono la morte?

L’anno scorso nel porto di Genova sono entrate le orche. La madre aveva perso il cucciolo e per sette giorni si è trasportata il corpo del figlio morto per non abbandonarlo al mare. Un comportamento terribilmente umano.

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