I migliori chef della Toscana
Ristorante Campo del Drago
Italia

I migliori chef della Toscana

La Toscana, tra le molte cose, è rinomata anche per la sua cucina, per quelle ricette della tradizione che si possono godere nelle trattorie e che costituiscono un patrimonio al pari delle splendide opere contenute nei musei.

Ma questa è una terra ricca di idee, di passione, in continuo fermento ed evoluzione come se il Rinascimento ci avesse lasciato in eredità l'incessante ricerca del bello e del buono e allora anche in cucina tanti chef blasonati si confrontano con le ricette tipiche reinterpretandole e rendendole speciali. I grandi cuochi sono veri e propri artisti, rispettando la materia prima che scelgono in maniera maniacale giocano con consistenze, profumi, colori ed abbinamenti inediti per creare emozione e stupore.

Tanti sono i super chef che hanno scelto questa terra per deliziare i palati e coccolare le menti più raffinate, dallo chef più stellato d’Italia Enrico Bartolini che ha scelto la Maremma, a Matteo Temperini a Montalcino, dal celebre Cannavacciuolo nel Pisano, a Vito Mollica a Firenze.

La Trattoria

Enrico Bartolini lo chef più stellato d’Italia a pochi km da Castiglione della Pescaia, nel cuore della maremma coccola gli ospiti alla La Trattoria Enrico Bartolini con lo Chef Resident De Moura Cossio Bruno. Anche raggiungerla, percorrendo il secolare viale alberato con i tipici pini dal profumo di salmastro, prepara il cuore alle grandi emozioni che i piatti regalano. Abbinamenti insoliti e rivisitazioni di piatti tradizionali vanno oltre la stella assegnata; come lo spaghetto di peperoni e caviale, cipolla alla brace anguilla, foie gras e rosa canina, risotto con cibreo di more o alle rape rosse, gambero rosso albicocche e cumino e poi il menù 100% brace, un tributo a questa terra nell’esaltazione di tutti i prodotti di stagione.

Ristorante Campo del Drago

Altra grande esperienza è una cena al Ristorante Campo del Drago dallo chef Matteo Temperini a Rosewood Castiglion del Bosco a Montalcino, considerato il miglior hotel del mondo dall’autorevole rivista americana dedicata ai viaggi Travel + Leisure.

L'Executive Chef Matteo Temperini che fonda la sua passione per l’invenzione gastronomica nella profonda connessione tra cibo, territorio e comunità, si forma dalla leggenda culinaria francese Alain Ducasse che lo nomina prima come sous chef nel suo ristorante parigino Spoon - Food and Wine, e successivamente come chef de partie presso il prestigioso locale Louis XV con tre stelle Michelin a Monaco. La terrazza esterna con vista mozzafiato su Montalcino lo rende uno dei luoghi più romantici della Toscana per una cena all’aperto. Il menù è un gioco di abbinamenti raffinati come il tortello di stracotto di manzo, spezie di panforte, tartufo estivo, il riso nero integrale venere, insalata di mare, salmì di cacciucco o la zuppa di scampi siciliani, pesche bianche, ricotta di Pienza o i secondi come il piccione nostrale arrostito, radici, sedano rapa, caffè o la faraona cotta sull’osso, carote di giardino, melone, jus di granchi di fiume.

Laqua Resort (Francesca Pagliai)

Anche il celebre chef Cannavacciulo da poco in Toscana con Laqua Vineyard, a Casanova delle Spinette, porta in questa regione i sapori e l’ospitalità by Cannavacciuolo.

Nella parte centrale del casale, il ristorante è protagonista, con la cucina a vista, il grande tavolo degustazione - «Social Table» - dove si può ritrovare, come a casa tra amici o per le occasioni speciali insieme e il «Privé» – il tavolo più intimo e riservato del ristorante.

Per la prima volta al di fuori della Campania e del Piemonte, Antonino porta qui in Toscana la sua filosofia di cucina, i suoi sapori, la sua tecnica, traendo anche ispirazione per nuovi piatti, che nascono dall’utilizzo della materia prima locale e dal suo personale incontro con la Toscana.

Il Ristorante Cannavacciuolo Vineyard propone due menu degustazione e uno à la carte – tra le proposte: gli «spaghetti, estratto di peperone, pil pil di baccalà, polvere di limone» e i «piccione, insalata di patate e mela verde, chutney al rabarbaro». Alla guida della brigata del nuovo Ristorante, l’Executive Chef Marco Suriano.

Chic Nonna

A Firenze nello splendido Salotto Portinari, lo Chef Vito Mollica, torna nel capoluogo toscano dopo l’esperienza al Four Seasons, con Chic Nonna che aspira a diventare un punto di riferimento per l’alta cucina, attraverso un progetto di ristorazione improntato sul fine dining e su materie prime di eccezionale qualità. Sarà una cucina centrata sulla stagionalità e di matrice tradizionale ma che allargherà gli orizzonti del gusto superando i confini, grazie all’impiego di ingredienti selezionati fra le eccellenze locali e mondiali, quali il pollo bianco del Valdarno, il Patanegra a lunghissima stagionatura, le verdure coltivate da piccoli produttori toscani e la selezione di ostriche, solo per citarne alcuni.

Il menù è à la carte, con la possibilità di scegliere due percorsi di degustazione da cinque portate ciascuno: il menù degustazione «Corte degli Imperatori«, combinazione originale di carne e pesce, mentre il menù «Rubabriciole» - dedicato al singolare fregio della Batracomiomachia, presente in una delle sale del ristorante, a opera di Alessandro Allori, con la rappresentazione della battaglia tra topi e rane tratto dal poemetto attribuito a Omero - propone un menù con piatti vegetariani. A dirigere la cucina Vito Mollica, uno degli chef più apprezzati del panorama fiorentino, insieme ai Restaurant Chef Rosario Bernardo e Paolo Acunto. Grande attenzione sarà data anche al momento conclusivo della serata, con una minuziosa selezione di rari tè e una ricca carta di caffè di diversa provenienza e diversi metodi di estrazione. Chic Nonna collabora con 1895 by Lavazza e contribuisce attivamente a Ethiopia Women's Coffee Project, che valorizza il ruolo delle donne produttrici e promuove l'istruzione e le buone pratiche di coltivazione e di rispetto dell'ambiente.

Tante offerte di alto livello, a dimostrazione di come la cucina toscana, da sempre apprezzata in quanto a ricette e materie prime di qualità, sia in grande fermento e accanto ad ottime trattorie si stia investendo in proposte raffinate per regalare serate memorabili ricche di emozioni e sensazioni indimenticabili.

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Federico Minghi