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Libia: una base militare russa a Bengasi?

Il generale Haftar, nemico giurato del governo di unità nazionale, vola a Mosca per parlare anche dell'invio di armi in Cirenaica. Che cosa farà Trump?

 Khalifa Haftar, l'uomo forte dall'autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna) attivo nelle regioni orientali del paese, è giunto a Mosca per una visita ufficiale in Russia, dove incontrerà  il capo della diplomazia di Mosca, Sergej Lavrov,  diversi membri della Duma, e il ministro della Difesa Sergej Shoigu. L’ambasciatore russo in Libia, Ivan Molotkov, ha spiegato che Haftar aveva già incontrato lo scorso giugno il ministro della Difesa, per parlare dell'invio di armi in Cirenaica.

 Al centro dei colloqui in Russia, secondo fonti d’intelligence del sito web informativo israeliano “Debkafile”, la possibile apertura di una base militare russa sulle coste di Bengasi, il capoluogo della Cirenaica: una struttura dotata di unità navali ed aree ad appena 700 chilometri dalle coste d’Europa, “gemella” della base di Hmeymim, nella provincia di Latakia, in Siria. Lo stesso sito web – legato all’intelligence israeliana – ipotizza che il presidente russo Vladimir Putin possa offrire all’esercito di Haftar aerei da guerra, elicotteri d’attacco, veicoli blindati, missili e supporto aereo nella lotta contro lo Stato islamico.

Haftar, recentemente promosso maresciallo di campo dal parlamento di Tobruk,  è considerato il più importante signore della guerra in Libia, principale nemico del governo di unità nazionale voluto dall'Onu e sostenuto dall'amministrazione uscente americana. Haftar è anche considerato alleato del generale Al Sisi in Egitto. C'è grande attesa per capire quale saranno le prossime mosse del presidente Trump.

Libia: è il generale Haftar il nemico del governo Serraj

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