Un vigile del fuoco sistema il crocefisso per la messa funebre ad Amatrice
Amatrice: un momento della cerimonia funebre
Amatrice: una delle bare viene portata dai militari nell’area attrezzata per i funerali
Una psicologa del team di assistenza presente ai funerali
L’arrivo ad Amatrice del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella
Amatrice: la folla raccolta sotto e intorno alla struttura realizzata a tempo di record per i funerali
Amatrice: la gente assiepata sotto al tendone per dare l’ultimo addio alle vittime del terremoto
Amatrice: le bare posizionate davanti all’altare per i funerali delle 18
Amatrice: Vigili del Fuoco e Protezione Civile approntano l’area dove si svolgeranno i funerali
Alcuni militari trasportano una delle 37 bare
Amatrice: i funerali delle vittime del terremoto avranno luogo in un’area nei pressi del campo sportivo
Amatrice: alcuni motociclisti rendono omaggio a una delle vittime del terremoto in attesa dei funerali
L’arrivo di alcune delle 37 bare per i funerali ad Amatrice
Amatrice: l’allestimento dell’altare per i funerali delle vittime del terremoto
Amatrice: il dolore dei parenti delle vittime
Amatrice: soldati trasportano una delle bare verso il luogo dei funerali
Amatrice: le bare allineate davanti all’altare e il composto dolore di una ragazza
Amatrice: un vigile del fuoco sistema il crocefisso per la messa funebre
Amatrice: il tendone sotto il quale si svolgerà la cerimonia funebre
“Il terremoto non uccide, piuttosto sono le opere dell’uomo che uccidono”. Sono soprattutto queste parole del vescovo di Rieti Domenico Pompili nell’omelia della messa funebre per le vittime del terremoto ad Amatrice, ad aver lasciato il segno, dopo la cerimonia.
Particolarmente forte anche l’impegno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, con le lacrime agli occhi ha detto: “Non temete non vi abbandoneremo. “Ricostruiremo Amatrice, pezzo per pezzo la ricostruiremo”, ha invece aggiunto il premier Matteo Renzi.
Iniziati alle 18 esatte, i funerali si sono conclusi dopo circa un’ora in un’Amatrice sferzata da una pioggia battente. La cerimonia si è tenuta sotto una struttura allestita a tempo di record nella spianata alle spalle del campo sportivo che ospita la tendopoli e dalla quale si vede il campanile con l’orologio fermo sulle 3:36 di quel terribile 24 agosto.
Erano 37 i feretri allineati davanti all’altare allestito per la messa celebrata dal vescovo di Rieti, Domenico Pompili, presenti il presidente Sergio Mattarella, il premier Renzi e soprattutto la gente della tendopoli, riunitasi sotto il tendone e anche intorno a esso, proteggendosi alla meglio con gli ombrelli, per dare l’ultimo addio a parenti e amici proprio su quella terra che ha dolorosamente tradito mettendosi a tremare, ma che è comunque la loro terra.
Un concetto, quest’ultimo, sottolineato al termine della stessa cerimonia dal sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi: “Questa gente è morta perché amava questa terra e noi vogliamo restare qui”. Una frase accolta da un forte applauso da parte dei sopravvissuti al sisma presenti alla funzione.