Giro d’Italia 2013: cinque libri sul ciclismo
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Giro d’Italia 2013: cinque libri sul ciclismo

Parte la 96esima edizione della competizione ciclistica più amata dagli italiani. Ecco dunque alcuni titoli dedicati al mondo dei pedali

“Pronte sono le biciclette lustrate come nobili cavalli alla vigilia del torneo. Il cartellino rosa dal numero è fissato al telaio coi sigilli. Il lubrificante le ha abbeverate al punto giusto. I sottili pneumatici lisci e tesi come giovani serpenti.”

Così scriveva nel 1949 Dino Buzzati sul Corriere della Sera, colorando con il suo stile letterario i preparativi alla partenza del Giro d’Italia. L’ispirata prosa dell’autore de Il deserto dei Tartari (Mondadori) è un esempio dell’enorme potere ammaliatore che appartiene alla mitica corsa ciclistica, e al ciclismo in generale. Uno sport che non sembra mai perdere colpi e appassionati, nonostante i periodici scivoloni offerti dal tema doping.

Per celebrare la novantaseiesima edizione del Giro d’Italia, e lo sport che rappresenta, abbiamo qui voluto proporre cinque titoli, per respirare un po’ il fascino che l’universo delle due ruote sa infondere agli appassionati.

Senza freni. Le storie più pazze della storia del ciclismo - Les Woodland (Ultra)

Si tratta di un’affascinante raccolta di storie buffe provenienti dal mondo delle corse in biciletta: come quella del corridore che vinse una tappa del Tour de France senza volerlo, o quella del finto barone che gareggiò con i suoi finti valletti, oppure quella dell’olandese sopravvissuto a una caduta in un burrone, tratto in salvo dai compagni che lo recuperarono con una corda fatta di camere d’aria.

L'avocatt in bicicletta. Il romanzo di cinquant'anni del ciclismo nel racconto di Eberardo Pavesi – Gianni Brera (Book Time)

Con questo libro il grande giornalista sportivo riuscì a commuovere sino alle lacrime uno come Mario Soldati. In L’avocatt in bicicletta Brera, attraverso i ricordi delle imprese di Eberardo Pavesi, ha provato a costruire l’epopea dei poveri che tentarono una rivincita sociale proprio grazie alla passione per la bicicletta.

Al Giro d'Italia. Vasco Pratolini al 38° Giro d'Italia (14 maggio-5 giugno 1955) – Vasco Pratolini (Otto/Novecento)

L’autore di capolavori come Metello e Cronaca familiare ha sempre reso pubblica la sua passione sportiva, in particolare per il Giro d’Italia. In questo volume Pratolini veste ripercorre la 38esima edizione della competizione, muovendosi tra il presente e i ricordi di una visione adolescenziale e festosa della corsa.

L’uomo a pedali – Roberto Bonfanti (Falzea)

Per una brutta caduta, Sergio, il protagonista di questo romanzo, non ha più potuto usare la sua bicicletta, abbandonandosi a una vita fatta di emozioni piatte, piena di rimpianti sbiaditi e amori lasciati incompiuti. Così è almeno fino alla notte del suo trentesimo compleanno, quando riprende finalmente la sua due ruote, tuffandosi in una corsa che riapre la mente e il cuore ai ricordi e alla vita.


Lo zen e l'arte di andare in bicicletta. La vita e altre forature di un nomade a pedali – Claude Marthaler (Ediciclo)

Dopo sette anni di pedalate intorno al mondo, e aver scalato tutte le più alte vette in sella alla sua bicicletta, l’autore racconta l’arte guardare il mondo seduti su un sellino. Il viaggio su due ruote e il suo significato sono servono a Marthaler per spiegare la sua filosofia di vita, in cui viene racchiusa la grande ruota del mondo e ciò che può svelare attraverso i propri raggi.


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- Senza freni. Le storie più pazze della storia del ciclismo - Les Woodland (Ultra)
- L'avocatt in bicicletta. Il romanzo di cinquant'anni del ciclismo nel racconto di Eberardo Pavesi – Gianni Brera (Book Time)
- Al Giro d'Italia. Vasco Pratolini al 38° Giro d'Italia (14 maggio-5 giugno 1955) – Vasco Pratolini (Otto/Novecento)
- L’uomo a pedali – Roberto Bonfanti (Falzea)
- Lo zen e l'arte di andare in bicicletta. La vita e altre forature di un nomade a pedali – Claude Marthaler (Ediciclo)

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Andrea Bressa