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100 anni fa la fine del "Lusitania", vittima della Grande Guerra

Il transatlantico in rotta tra New York e Liverpool fu silurato da un U-Boot tedesco. Le vittime furono oltre 1200. Tra cui 130 passeggeri americani

L'RMS Lusitania era il fiore all'occhiello della Cunard Line di Liverpool. Varato nel 1907, il transatlantico più grande e veloce al mondo era in servizio di linea tra Liverpool e New York. 

Dal febbraio 1915 le autorità tedesche avevano dichiarato le acque attorno alla Gran Bretagna e all'Irlanda zona di guerra, con l'obiettivo di forzare il blocco navale inglese che permetteva agli inglesi di ricevere rifornimenti continui dagli Stati Uniti. 

Il "Lusitania", lungo 240 metri e dalla stazza di 31.550 tonnellate, levò l'ancora dal porto di New York diretto a Liverpool il 1 maggio 1915. La sua imponente sagoma fu salutata per l'ultima volta dal Pier 54. A bordo ci sono circa 1,300 passeggeri e 700 membri dell'equipaggio. Molti sono cittadini statunitensi, all'epoca nazione neutrale nel conflitto. 

Nei giorni precedenti la partenza le autorità del porto di New York avevano affisso alcuni manifesti di allarme rivolti ai viaggiatori in quanto a conoscenza dell'attività degli U-Boot della Kriegsmarinenelle zone di navigazione attorno alle coste britanniche. Il 7 maggio 1915 il Lusitania si trova a navigare nei pressi della costa meridionale dell'Irlanda. Dopo aver incontrato un fitto banco di nebbia durante la mattinata, attorno a mezzogiorno il transatlantico si trova a navigare nuovamente in pieno sole. 

Nel frattempo l'U-Boot U-21 comandato dal capitano Walther Schwieger ritornava da una battuta lungo le coste inglesi dove aveva affondato alcuni mercantili britannici. Era a corto di carburante, ed il comandante aveva appena dato l'ordine di rientro. Affiorato attorno alle ore 14 l'equipaggio scorge la sagoma del grande transatlantico. Schwieger ordina l'immersione a quota periscopio. Inizialmente teme di aver perso di vista il Lusitania, poi lo inquadra nuovamente in una posizione favorevole all'attacco. A 700 metri dal transatlantico, l'U-20 apre il portello dal quale parte un siluro che alle 14,00 colpisce il fianco di tribordo generando una devastante esplosione in sala macchine. Il Lusitania affonda in 18 minuti

A causa dell'inclinazione a destra del transatlantico le operazioni di imbarco e calo delle scialuppe fu particolarmente difficoltoso. Molte si rovesciarono, altre colpirono i ponti o furono danneggiate dalla rivettatura dello scafo di babordo. L'ultimo a lasciare la nave fu il capitano William Thomas Turner. Finì aggrappato ad una sedia che galleggiava nelle gelide acque. Raccolto esanime, si salverà. Il bilancio delle vittime fu gravissimo. I morti furono 1,198 a fronte di 770 sopravvissuti. Molti di loro erano rimasti intrappolati dalla chiusura delle porte a tenuta stagna chiuse in via precauzionale. Fu ipotizzata in seguito, ma mai confermata, un'operazione di spionaggio a bordo del Lusitania che avrebbe trasportato un carico di esplosivi destinato alle truppe britanniche. Questa tesi non fu mai confermata. 

Il relitto dell'RMS Lusitania si trova nelle acque irlandesi a 11 miglia al largo di Kinsale a 93 metri di profondità dove riposa da 100 anni.

Getty Images
Il Lusitania incrocia nelle acque britanniche poco dopo il varo del 1907. Lo scafo del transatlantico era lungo ben 240 metri.

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Edoardo Frittoli