X Factor 7: la Diretta. Ape Escape e le pagelle della quinta puntata
Commento, analisi e voti ai talenti mostrati su Sky Uno il 24 ottobre 2013. La sorpresa dagli interpreti dei Linkin Park, l'eleganza di Violetta e la grande scivolata di Lorenzo Iuracà. Un ragazzo che messo in difficoltà, non ha saputo superare l'ostacolo, perdendo contro i FreeBoys.
Panorama.it sta seguendo X Factor 7. Il 24 ottobre 2013 abbiamo visto il programma su Sky Uno e in streaming su Sky Go. Abbiamo osservato con attenzione i talenti nella prima puntata live in diretta dalla nuova X Factor Arena di Via Crescenzago.
Simona Ventura, Elio, Morgan e il nuovo giudice Mika hanno dato i loro giudizi nelle due manche che hanno visto l'eliminazione di Lorenzo Iuracà, della squadra Under Uomini di Morgan, l'unico giudice a volerlo ancora in gioco nella votazione finale dopo l'ultimo scontro con i FreeBoys.
E ora tocca a noi, con le pagelle del Canale Cultura.
Under Donne - Mika
Gaia Galizia - "Seven Nation Army" dei White Stripes (2003)
Non sentire la sua voce naturale ha azzerato l'impatto emotivo del pezzo e la sua energia. L'originale incisa ha quella caratteristica, ne siamo consapevoli, ma si poteva tentare una strada diversa, specie nella prima puntata dove far capire che voce hai davvero in una performance live sotto votazione è fondamentale. Lei, come molti stasera, è stata un po' tanto vittima dell'emozione.
GAIA GALIZIA - VOTO: 6
Valentina Tioli - "Where is the love?" dei Black Eyed Peas (2003)
Le mossette, l'abito ingombrante, Valentina sembrava un robot programmato al computer con un codice html. Liberatela! È una rapper, rimettetele i pantaloni e riportatela a essere semplicemente se stessa. La canzone era perfetta, lei ha dato il peggio di se stessa stasera, che delusione. Ed è un peccato, perché è lei che ha uno dei maggiori potenziali in questo programma. Bisogna valorizzarla, non sopprimere la sua natura selvaggia.
VALENTINA TIOLI - VOTO: 5 E MEZZO
Violetta "Viò" Zironi - "Let her go" dei Passenger (2012)
in una parola? Magica. Un brano importante, un po' Lana Del Rey, a metà strada tra la delicatezza e la compostezza più assoluta. Professionale al limite dell'ossessivo, sembra già un'artista navigata. Ce ne fossero come lei. Sono molto fortunati ad averla su quel palco.
VIOLETTA "VIO'" ZIRONI - VOTO: 8 +
Under Uomini - Morgan
Andrea D'Alessio - "Clint Eastwood" dei Gorillaz (2001)
Provate a risentire l'esibizione in cuffia. La base vi lascerà senza fiato, la voce di Andrea farà breccia nel vostro cuore. Ottimo rap, buon canto, poche incertezze, ha fatto oggettivamente una performance da ricordare. Bravissimo. Ha superato ogni aspettative. Questo è avere le spalle grosse e la forza per fare bene.
ANDREA D'ALESSIO - VOTO: 8
Michele Bravi - "Carte da decifrare" di Ivano Fossati (1993)
Le scelte di Morgan sono dei suicidi o degli ascensori verso il cielo. Un ragazzo così giovane ha dato a questo brano difficile, poco "commerciale", poco spendibile, un senso contemporaneo. È stato tenero, profondo e intenso. Speriamo di vederlo in qualcosa di più vicino alla sua, di sensibilità.
MICHELE BRAVI - VOTO: 7 E MEZZO
Lorenzo Iuracà - "Se sapessi come fai" di Luigi Tenco (1966)
Credeteci, avrebbe potuto cantare qualsiasi cosa (qualsiasi, anche la sigla di un cartone animato) e passare il turno senza se e senza ma. Il problema è che su questo palco Lorenzo si è ammorbidito troppo, ha fatto il finto tranquillo. E il risultato è stato mediocre sotto ogni aspetto. Un vero peccato. La canzone era una zappa sui piedi, ma lui invece di tirarsene fuori, è rimasto a sprofondare. Soprattutto nello scontro finale, dove ha perso ogni concentrazione.
LORENZO IURACA' - VOTO: 6
Gruppi vocali - Simona Ventura
Freeboys - "Baby can I Hold you" di Tracy Chapman (1988)
È quello che speravamo di non vedere, una concezione di boyband legata agli Anni 90. L'atteggiamento con cui si affacciano al mercato i giovanissimi fenomeni come i One Direction e le Little Mix (ad esempio) è molto più rilassato, meno impostato e molto più contemporaneo, assecondando i loro gusti e la loro personalità, che qui non è uscita fuori. Sembravano vecchissimi. Buona performance vocale, su questo niente da dire, sono stati davvero bravi.
FREE BOYS - VOTO: 7-
Street Clerks - "Wake me Up" di Avicii (2013)
Che bravi! Ecco cosa intendiamo qui quando si parla di saper stare su un palco. Chi sa vivere la musica in strada, sa stare dovunque. Emozionanti, originali, freschi, appassionati. Hanno dato vita, colore, bellezza al palco aiutati da un brano contemporaneo e con un testo bellissimo. Complimenti!
STREET CLERKS - VOTO: 8
Ape Escape - "Burn It Down" dei Linkin Park (2012)
È una delle cose più improbabili che si siano mai viste a X Factor. È uno dei gruppi vocali più emozionanti della storia di X Factor. Loro, il metallo, ce l'hanno nelle vene. Le metriche del rappato erano debolucce ma non da buttare via. Perfetti padroni del palco, non hanno paura di essere se stessi. Imprecisi sugli acuti, ma chi se ne frega quando hai dato il massimo e il pubblico era carico di entusiasmo. Sanno gestire il rock, sono "sporchi", sono veri.
APE ESCAPE - VOTO: 8 E MEZZO
Over - Elio
Fabio Santini - "Sotto Casa" di Max Gazzé (2013)
Se fosse una puntata di "Tale e quale show" la Goggi avrebbe dato voti alti e speso grande entusiasmo. Questa imitazione caricaturale di Max Gazzé ha ridicolizzato un concorrente che sì, ha capacità teatrali e una bella faccia tosta, ma dopo il primo minuto è arrivata in noi la convinzione: ha rovinato il pezzo. L'ha riproposto come farebbe un bravo professionista sul palco di un piano bar, non l'ha fatto suo.
FABIO SANTINI - VOTO: 5
Alan Scaffardi - "Creep" dei Radiohead (1992)
Presentarlo come uno che deve portare a casa i soldi non è un'idea gigantesca, soprattutto quando lui è uno di quelli che ha fatto lo sforzo maggiore per migliorarsi e dare spessore alla sua performance. Una bellissima voce, lo avremmo voluto vedere più sofferto, più intenso. Ma ha ottime potenzialità per migliorare nelle prossime esibizioni. La scelta del brano era perfetta.
ALAN SCAFFARDI - VOTO: 7+
Chiara "Aba" Gallana - "You Oughta Know" di Alanis Morissette (1995)
Padrona del palco, padrona delle telecamere, padrona del suo corpo. È sostanzialmente perfetta, la vorremmo vedere in futuro anche nelle sue insicurezze, perché sono quelle le cose che emozionano il pubblico. Non siamo negli Stati Uniti. Ma il suo modo di muoversi (vocalmente) sulle note di questo brano splendido, era caldo, rovente, un corteggiamento convincente. Brava.
CHIARA "ABA" GALLANA - VOTO: 7/8