Project Morpheus, la realtà virtuale di PS4
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Project Morpheus, la realtà virtuale di PS4

Sony ha presentato un sistema VR per la sua console: sarà la prossima frontiera dei videogiochi?

Il futuro dei videogiochi? Secondo Sony è la realtà virtuale – una chimera inseguita già dagli anni Ottanta nell'industria con esiti imbarazzanti, e che finora è sempre andata a sbattere contro limitazioni tecniche insormontabili. Per i giapponesi invece questa è la volta buona: alla Game Developer Conference di San Francisco hanno annunciato Project Morpheus, un sistema VR per la PlayStation 4 che dovrebbe ovviare ai classici inconvenienti di analoghi esperimenti del passato e anzi aprire nuove prospettive di intrattenimento (queste sono le intenzioni dichiarate).

Il visore, da indossare in testa come un paio di occhialoni, quanto meno non sembra troppo ingombrante. È dotato di vari sensori e lavora insieme alla PlayStation Camera in modo da rilevare e riprodurre i movimenti della testa e la posizione spaziale del giocatore. Il visore proietta immagini a brevissima distanza dagli occhi, creando una sensazione di immersione diretta nel mondo di gioco; stando alle prime informazioni, Sony sta lavorando per una risoluzione di 1080p (meno, a quelle distanze, sarebbe inguardabile) e per un angolo di visione di 90°.

Anche il Move ha una sua parte nell'ensemble: può, per esempio, trasformarsi nell'ambiente virtuale in un oggetto di gioco, come un'arma.

Il sistema audio, sviluppato ad hoc, gioca un ruolo chiave nel realismo dell'esperienza: il Morpheus è in grado di riprodurre i suoni come se provenissero effettivamente da varie direzioni (destra, sinistra, avanti, indietro, ma anche sopra e sotto) e di modificarne l'intensità a seconda dell'orientamento della testa.

Alla kermesse americana una versione demo del Morpheus è già disponibile al pubblico per qualche giro di prova con alcuni titoli esemplificativi o adattati per l'occasione (Thief). Nelle intenzioni di Sony, comunque, il sistema VR avrà applicazioni anche al di fuori dell'ambito ludico.

Data di uscita e prezzo sono ovviamente ancora di là da venire. Ma le vere questioni sono altre: riuscirà PS4 a elaborare un doppio flusso di immagini alla massima risoluzione senza che i giochi ne risentano? Quanto riusciremo a tenerlo in testa prima di aver bisogno di un Travelgum (per il mal di mare) o di un Aulin (per i crampi al collo)? Quanti giocatori sono davvero, ma davvero interessati alla realtà virtuale?

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Filippo Ferrari