Un progetto win-win per tutti i soggetti coinvolti: la proprietà (solitamente Cassa Depositi e Prestiti o Agenzia del Demanio) abbatte i rischi derivati dal disuso e offre alla collettività contenuti di valore; il territorio ne ricava un importante indotto e una positiva ricaduta sociale; i soggetti interessati a utilizzare lo spazio possono accedervi senza doversi fare carico di grandi investimenti. La cittadinanza può, così, godere di un’offerta di contenuti variegati e un nuovo spazio aperto al pubblico. Tutti diventano un piccolo tassello di un grande mosaico che è la rigenerazione
Il 2 maggio 2018 chiuderà i battenti il primo spazio di Rigenerazione Urbana della Capitale dopo un anno e mezzo di attività. Il progetto ideato e realizzato, interamente con capitali privati, dalla divisione Urban Value dell’agenzia Ninetynine ha coinvolto circa 1.000 imprese e oltre 1 milione di visitatori. Gli spazi di Guido Reni District hanno visto l’attivazione di 437 diversi contenuti fra cui mostre, festival, eventi aziendali, sfilate e shooting. Sono stati creati ben 283 posti di lavoro ed è stato generato un indotto economico di 37 milioni di euro per la città di Roma. Un’esperienza più che positiva dunque. Nonostante ciò, l’area sarà chiusa per effettuare una serie di manutenzioni straordinarie in vista del suo futuro utilizzo immobiliare.
Quello del Guido Reni District è, al momento, il più riuscito esperimento di Rigenerazione Urbana Temporanea realizzato in Italia (al momento ce n’è uno in corso a Napoli a Palazzo Fondi e prossimamente uno in partenza a Milano). Dopo Napoli e Roma la prossima tappa sarà Milano.