La sinistra francese sempre più islamocentrica
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La sinistra francese sempre più islamocentrica

La Rubrica - Appuntamento in Piazza

Anche questa settimana ecco le notizie di carattere internazionale che in Italia sono passate (colpevolmente) sotto silenzio

Francia

Durante una trasmissione politica domenica andata in onda su "France Inter", il candidato alle presidenziali del 2022 per "La France Insoumise" (LFI) Jean-Luc Mélenchon si è lasciato andare ad una serie di considerazioni che stanno provocando feroci polemiche in Francia. Parlando del clima elettorale in vista delle presidenziali del 2022 il leader del partito di estrema sinistra ha rilanciato una serie di tesi complottiste care all'islam radicale, ad esempio, ha detto che "anche questa volta tutto è stato scritto in anticipo" ma in anticipo su cosa e soprattutto da chi? Secondo l'Islamogauchista Mélenchon nemico giurato delle forze di polizia "prima delle prossime elezioni si verificherà anche stavolta un grave incidente come già accaduto in passato in modo da dare la colpa ai musulmani". Dopo qualche ora, ha provato a precisare e a smarcarsi ma non è servito a molto perché ü stato travolto dalle polemiche e dagli insulti. A questo punto ci si aspetta che inizia a commentare lo sbarco sulla Luna oppure a spiegarci come andarono le cose l'11 settembre 2001. A proposito di sbarco sulla Luna potrebbe chiedere una consulenza a Carlo Sibilia attuale sottosegretario agli Interni noto specialista del tema...

La Rubrica - Appuntamento in Piazza

Qatar- Londra - Siria

Il Qatar è di nuovo alle prese con un grosso scandalo visto che l'emirato è accusato dall'Alta Corte di Londra di aver giocato un ruolo centrale in un'operazione segreta di riciclaggio di denaro volta a inviare centinaia di migliaia di dollari a gruppi jihadisti in Siria. In gioco in questa delicatissima partita ci sono come ha raccontato "The Times", personalità di primissimo piano visto che gli inquirenti inglesi muovono accuse pesantissime all'ufficio privato dell'emiro del Qatar, Tamim bin Hamad al Thani, che sarebbe al centro di diverse operazioni clandestine di riciclaggio di denaro attraverso le quali sarebbero stato finanziato il Fronte di Al Nusra braccio armato di Al Qaeda in Siria.

Nell'inchiesta ci sono due banche qatariote, diverse Ong, uomini d'affari, politici di primo piano e funzionari dello Stato tutti alle prese con le accuse di risarcimento per danni portate davanti alla Corte londinese da nove cittadini siriani. Tra gli accusati ci sono anche Hamad bin Jassim al Thani, ex primo ministro del Qatar, e Abdulhadi Mana al Hajri, proprietario dell'hotel Ritz di Londra. I loro rappresentanti legali affermano, con forza, che le accuse sarebbero completamente infondate. Vedremo cosa accadrà di certo non è la prima volta che l'emirato di Doha è accusato di sostenere il terrorismo, ad esempio, con i milioni di dollari inviati da decenni ai terroristi di Hamas.

Hezbollah, Salafiti l'Islam turco spaventano la Germania


Mentre in Svizzera si sta votando sulla nuova legge antiterrorismo avversata dai "soliti noti" dalla vicina Germania arrivano nuove allarmanti rivelazioni sulla diffusione dei gruppi terroristici islamici sia sunniti che sciiti. A proposito di questi ultimi secondo un recente rapporto dell'Ufficio per la protezione della Costituzione, l'agenzia di intelligence interna della Bassa Sassonia ha reso noto che si è riscontrato un aumento del numero di membri sostenitori dell'organizzazione terroristica libanese Hezbollah (il Partito di Dio) di fatto un gruppo paramilitare sciita libanese. In Bassa Sassonia secondo quanto pubblicato dal "Jerusalem Post" il numero di sostenitori e membri è passato da 1.050 nel 2019 a 1.250 lo scorso anno. Il numero degli islamisti in Germania è cresciuto in maniera esponenziale nell'ultimo decennio basti pensare che coloro che si definiscono salafiti (seguaci ultra-rigoristi sunniti) sono passati da 700 a 13.500 (dato 2020) La rete tedesca dei Fratelli Musulmani, strettamente legata all'organizzazione terroristica Hamas è cresciuta da 170 membri all'inizio degli anni 2000, a 1.900 sempre nel 2020. Ma è il numero globale che preoccupa Berlino perché gli islamisti in Germania sarebbero ormai più di 28.000 con l'islam turco a farla da padrone. Impossibile poi sapere che impatto che hanno e che avranno su questi numeri il 1.5 milione di persone arrivate da Siria e Iraq durante gli ultimi anni. Ma guai a dirlo…

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Stefano Piazza